Fuochi d’artificio a Westmont, negli States, sede della seconda tappa della World Acquatics Swimming World Cup 2025!
Tre giorni da record, con ben quattro mondiali e diversi primati di coppa! La vasca è senza dubbio veloce e lo stato di forma di tutti, ma proprio tutti, sembra decisamente migliore dello scorso week end!
E allora? Andiamo a vedere come è andata!
Record del mondo (e non solo) a valanga!
Come accennato, la tappa di Westmont resterà alla storia come una delle più prolifiche a livello di record del mondo realizzati. E non solo semplici primati, ma tempi veramente importati. Storici direi, come quello timbrato da Mollie O’Callaghan, proprio nella settimana in cui Ariarne Titmus annunciava il suo ritiro dal nuoto. La cangura ha stampato infatti un clamoroso 1’49’’77 nei 200 stile, prima donna in assoluto ad abbattere il muro dell’1’50’’, cancellando il primato di Siobhan Haughey di 1’50’’31 e quello di Coppa di Sarah Sjöström di 1’50’’43, oltre a quello nazionale che era appunto in mano alla Titmus dal 2018 con 1’51’’38! Altro da aggiungere?
Restiamo in Australia perché non è finita: Kaylee McKeown partecipa alla festa, grazie al nuovo record mondiale dei 200 dorso. Con 1’57’’87 cancella l’1’58’’04 di Regan Smith nuotato ai mondiali lo scorso anno, oltre anche al WC record, sempre della Smith di 1’58’’83. Migliorati anche record nazionale e oceanico.
Si direbbe una giornata nera per Regan Smith, che perde due record in una sola gara: e ad aggiungere il carico è che lo fa pur migliorando sé stessa, nuotando infatti in 1’57’’91, che le sarebbe valso il nuovo record, ma le vale solo come nuovo primato americano. Ma per il talento a stelle e strisce le note buone arrivano: dai 100 in primis, dove eguaglia il suo mondiale di 54’’02 e migliora il suo recordo di coppa di 54’’27. Ma i tre giorni della Smith non si chiudono qui: dopo il nuovo primato di Coppa nuotato nei 200 farfalla a Carmel, ancora un miglioramento grazie al crono di 2’00’’20!
Può mancare all’appello dei nuovi record Gretchen Walsh? No a sto giro niente mondiale, ma un bel primato di World Cup non glielo toglie nessuno. Ancora nei 100 misti, con 55’’77 che lima di quattordici centesimi quanto aveva nuotato a Carmel.
E se i nomi appena letti sono ormai degli habitué nell’abbatter record, quelli che vengono lo sono decisamente di meno. Kate Douglass è una di queste: ma come, è primatista mondiale in corta dei 200 rana e 200 misti! E infatti qui la vediamo al nuovo WR nei 100 stile! 50’’19, cancellata Cate Campbell che lo deteneva in 50’’25 da ormai otto anni. Limato anche il record di Coppa, di Sjöström e McKeon in 50’’58. Suo anche il nuovo record americano (prima Walsh 50’’31).
Spazio infine ai nomi meno avvezzi ai vari record: assoluta sorpresa è l’ungherese Zalán Sárkány, che piazza il tempone negli 800 stile con 7’28’’50, limando il primato di World Cup di 7’35’’30 di Pan Zhanle.
In palla anche Lani Pallister, che timbra 3’52’’42 nei 400 stile, migliorando il 3’52’’80 di Summer McIntosh e avvicinando anche il suo mondiale che ora dista due secondi. Per la Pallister anche il nuovo record oceanico nei 1500, vinti in 15’13’’83.
Chiude questa lunga rassegna dei primati Ilya Kharun, vincendo i 200 farfalla in 1’48’’46, nuovo record di Coppa, un decimo meglio del crono che aveva nuotato Chad Le Clos nel 2013.
Carmel, Westmont… ne manca una
Chi sta facendo percorso netto? Ovvero vincere sempre la stessa gara? Più di uno in realtà. E la prospettiva dell’en plein è ormai a un passo.
Donne:
⇒ Katarzyna Wasick nei 50 stile
⇒ Kate Douglass nei 100 stile, 100 e 200 rana
⇒ Kaylee McKeown nei 50 e 200 dorso
⇒ Mollie O’Callaghan nei 200 stile
⇒ Regan Smith nei 100 dorso e 200 farfalla
⇒ Gretchen Walsh nei 50, 100 farfalla e 100 misti
⇒ Alex Walsh nei 200 misti
⇒ Lani Pallister nei 400 stile
Uomini
⇒ Jack Alexy nei 100 stile
⇒ Luke Hobson nei 200 stile
⇒ Hubert Kos nei 50, 100 e 200 dorso
⇒ Caspar Corbeau nei 200 rana
⇒ Ilya Kharun nei 50 e 200 farfalla
⇒ Noe Ponti nei 100 farfalla
⇒ Shaine Casas nei 100 e 200 misti
Bene gli azzurri!
Più Italia nella seconda tappa! Si vede sempre Thomas Ceccon, che dimostra la sua poliedricità scendendo in vasca questa volta anche in altre prove rispetto a Carmel.
Prende due argenti nel dorso, entrambi molto pesanti: nei 200 chiude in 1’48’’76, personal record e vicino a quello italiano di Mora. Nei 100 invece tocca in 49’’60 a un centesimo dal suo personale. Lo troviamo poi in acqua anche nei 100 misti, quinto in 51’’35, e nei 50 dorso, bronzo in 22’94 anche qui al personale e terzo crono all-time in Italia.
Presente questa volta anche Sara Curtis, che entra nella velocissima finale dei 100 stile e risponde con il nuovo primato personale: settima con 52’’33, quattro centesimi meglio del suo precedente. Per lei anche sesto posto nei 50 dorso con 26’’27.
C’è anche Alberto Razzetti: il ligure è due volte quarto nei 200 e nei 400 misti, mentre Simone Stefanì arriva al personale nei 50 farfalla con 22’’43 ed è quinto nei 100 in 50’’08. Finale anche per Ludovico Viberti nei 50 rana, chiusi in 26’’23 al quinto posto.
Ranking #2
Sfida entusiasmante al femminile con Gretchen Walsh a 118,1 punti e Kate Douglass a 118, con quest’ultima che ha guadagnato un decimo di punto a Westmont. Si deciderà tutto settimana prossima.
Tra gli uomini veleggia Hubert Kós con 116.4, più di tre su Ilya Kharun. L’ultima tappa va però a Casas con 58,5 punti. Nella generale Ceccon è ottavo con 91.5.
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