di Elisa Bellardi

È Gregorio Paltrinieri l’uomo da battere del 2015 nei 1500 stile libero. Sì, perché il ventenne di Carpi, già primo negli 800 e nei 400 stile libero, nella sua gara dà il meglio di sé siglando uno splendido 14’43”87, miglior tempo dell’anno e secondo tempo mai nuotato da lui. Sembra venire tutto facile a questo giovane talento, già detentore del record europeo e campione mondiale in vasca corta, che ogni volta che scende in vasca dà la sensazione di aver appena cominciato ad inanellare una lunga serie di trionfi. Il suo segreto lo rivela in zona mista, intervistato dai microfoni di Elisabetta Caporale a fine gara. «Mi diverto a fare quello faccio. Rispetto ai 400 e agli 800, dove non sono riuscito a dare tutto quello che avrei voluto, in questo 1500 mi sono liberato da cattivi pensieri e ho fatto il mio – dice –  Ha fatto una bella prestazione, il lavoro fatto paga. Da mercoledì si ricomincia ad allenarsi in vista di Kazan, ma soprattutto di Rio». Secondo (inutile dirlo, senza partita) Samuel Pizzetti con 15’14”34, terzo Simone Ruffini con 15’18”70. 

Questi sembrano proprio essere stati gli Assoluti di Alice Mizzau. La ventiduenne veneta, infatti, bissa l’oro dei 400 anche nei 200 stile libero, migliorando di 16 centesimi il proprio personale (1’57”37) e ottenendo il secondo pass individuale. Qui, però, è complice l’assenza di Federica Pellegrini che, dopo aver dato ottimi segnali al mattino con un 1’56”51 sotto al minimo per Kazan, sceglie di non disputare la finale come già nei 200 dorso. Dietro di lei, Chiara Masini Luccetti, 22 anni (1’57”86) e Erica Musso, 21 anni (1’58”65). Molto soddisfatto il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, che commenta: « Queste ragazze stanno crescendo per meriti propri, dei loro allenatori e grazie ai sacrifici dei club. Sono giovani e ricche di talento. Ho visto in loro ancora margini di miglioramento».

Straordinario record italiano delle ragazze dell’Aniene nella 4 X 100 mista composta da Margherita Panziera, Ilaria Scarcella, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini (4’01”64). Sempre primato nazionale nella medesima staffetta maschile, ma questa volta al Gruppo Sportivo Fiamme Oro (Christopher Ciccarese, Edoardo Giorgetti, Matteo Rivolta e Marco Orsi, 3’35”19).

Tutto come previsto nei 50 stile, dove il re resta Marco Orsi (22’07, un altro pass individuale per Kazan dopo quello nei 100), seguito però da vicino dal secondo classificato Luca Dotto (22”12). Terzo Federico Bocchia, con 22”28.

La diciottenne Arianna Castiglioni, già bronzo europeo a Berlino, con 31”15 nei 50 rana centra in un colpo solo record italiano e qualificazione per Kazan.

Come già nei 400, è di nuovo il ventisettenne Federico Turrini il migliore dei 400 misti, che, con un 1’59”90 un secondo più alto del suo personale, vince di larga misura su Davide Cova (2’01”58) e Giorgio Gaetani (2’01”98). Arianna Barbieri vince i 50 dorso con 28”44 davanti a Elena Gemo (28”65) e Laura Letrari (28”87).

(Foto: G. Scala – Deepblumedia)