Fondo, mezzofondo e mezzofondo sprint… tutto in due giorni presso il Centro dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle ergo nelle acque del lago di Bracciano.
Questo è il Campionato Italiano Masters in Acque Libere organizzato dalla FIN – settore Masters naturalmente – che completa il quadro dopo l’esordio di Piombino con la maratona dei 10 km.
T-shirt per ogni iscritto e udite-udite… ristoro offerto!

5 km

Miglio

3 km

Ma andiamo con ordine, apertura delle “danze”, sabato mattina – 30 luglio – con la 5 km, nel pomeriggio lo sprint sul miglio e a chiudere domenica 31 in mattinata la 3 km.
Ben dodici gli atleti che hanno fatto triplete in questi Campionati, fra le donne: Elisabetta Nervi M35 (Aquatica TO), Gaia Naldini M40 (N Genovesi), Laura Palasciano M45 (CC Aniene) – che avevano già vinto il titolo nella 10 km – e Grazia Gavoglio M60 (N Rivaloresi). Fra gli uomini: Marco Urbani M25 (Sportiva N Grosseto), Diego Taddei M40 (H Sport FI), Guido Cocci M45 (Imolanuoto), Marco Leone M50 (N Milanesi), Gerardo Parrinello M55 (Due Ponti), Fulvio Tubino M65 e Salvatore Deiana M70 (Rapallo Nuoto) – quest’ultimo vincitore anche a Piombino! – e Giorgio Carestia M75 (Vill. Sport. Eschilo).

La classifica di squadra, denominata Team Event, è stata dominata dalle laziali e vinta dalla Due Ponti, seguita da Circolo Canottieri Aniene e Nautilus.

Ma proviamo a vivere questa due giorni di gare dal racconto di uno dei protagonisti, non servono troppe parole per presentarlo… semplicemente Guido!

DAY 1
Viaggiare mi aiuta a riflettere… e tra un pensiero serio e uno “un po’ meno”, osservo il susseguirsi dei meravigliosi cambiamenti territoriali che la nostra Italia ci offre… un altro vantaggio di fare gare in tutto il territorio nazionale!

Dopo 4 ore abbondanti di viaggio arrivo davanti all’ingresso della Caserma Militare a Vigna di Valle… questa cosa di organizzare i Campionati italiani master in una caserma militare mi trovava un po’ scettico e appena visto la guardiola mi sono immaginato: “Alt… Chi siete… Cosa portate… Un fiorino!!!”

In realtà tutti i militari presenti, sono stati perfetti… a dire il vero qualche attimo di panico c’è stato da parte di alcuni master quando il cane poliziotto ha iniziato a fiutare i loro borsoni… i commenti del tipo “aoh.. se quel cane ce mette er naso dentro, je pija lo skizzo e fa er record mondiale sui 5 km…” si sono sprecati!!!

A parte questi piccoli inconvenienti, abbiamo trovato parcheggio all’interno della base… ed è proprio nel parcheggio che il buon Fabio Cetti, vedendo che ero da solo, solo come un cane antidroga, mi adotta… cioè mi ospita nel suo organizzatissimo gazebo, salvandomi da sicura insolazione o schiacciato da un’auto in manovra!!!

Dal parcheggio si scende e si accede al campo gara, un centro sportivo meraviglioso, tutto a nostra disposizione compreso il giardino antistante il lago, nota per il futuro: portatevi gazebo oppure ombrelloni perché l’ombra c’è , ma 1.200 persone sono tanta roba!

Essendo un uomo vero… nel senso che avendo 2 soli neuroni, vado subito a verificare che i miei bisogni primari vengano espletati (cacca, pipì, pappa, sete, doccia, sonno… ecc). Trovo quindi negli spogliatoi del palazzetto dello sport e del campo sportivo i servizi igienici, il bar con spiaggetta annessa e per il sonno stendo il tappetino in foam sotto il gazebo del Sor Cetti…

Alle 08:30 mi presento alla segreteria per la verifica delle iscrizioni alla 5 km, apre con mezz’ora di ritardo – iniziamo bene – e la coda per la punzonatura aumenta a dismisura con tempi di attesa di 20 minuti per fare tutto.

Nonostante il venticello, il caldo inizia a farsi sentire e al brief tecnico 10 minuti prima della partenza, essendo tutti già costumati e pieni di vaselina, sembriamo un branco di meduse nere che si stanno squagliando al sole.

Considerato il numero dei partecipanti, decidono di fare 4 ondate, io come M45 sono nella prima. Il percorso è un rettangolo molto allungato, 50 metri circa di larghezza, in realtà un po’ troppo strettino, infatti questo particolare ha causato diversi “frontali” di chi era leggermente fuori rotta… immaginatevi la compilazione del CID in acqua! Tutto memorizzato: 4 boe rosse di virata da prendere a destra , 4 boe gialle di direzione ma solo la prima a sinistra le altre da sfilare, 2 giri completi e poi si entra nell’imbuto d’arrivo.

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Abituato in mare, dopo pochi metri dalla partenza, mi sembrava di nuotare nel piombo fuso, cerco di limitare i danni e faccio una gara faticosissima insieme ai miei compagni d’avventura. Le boe si vedono bene solo all’andata, al ritorno contro luce, con il riverbero del sole sull’acqua, non erano definite. Fortunatamente la barca d’appoggio è stata perfetta e tenuta sempre in posizione adeguata.

Arrivo devastato e dopo pochi minuti scatta un diverbio tra due master per una questione di “toccate di piedi”, “spruzzi” e “spintoni”… addirittura uno si è ritirato per questo motivo! Solerte mi sono guardato intorno per trovare e avvisare la Maestra perché sgridasse questo bricconcello che toccava i piedi e spruzzava l’acqua. Sono Campionati Open Water … non ci sono le corsie! Può capitare che ci si tocchi… ma non è normale che ci sia qualcuno che lo faccia di proposito!

Ne approfitto per ricordare a tutti che alle nostre gare, la vittoria è con se stessi nell’arrivare in fondo e che il premio è la tanto sognata – mentre nuoti faticando abbestia – focaccia/panino/pasta! A proposito di pasta, considerato il numero dei partecipanti, la pasta che chi hanno servito era al dente e ben condita!

Dopo il pieno di carboidrati alle 12:45 mi spiaggio sotto il gazebo e perdo istantaneamente conoscenza come un cinghiale abbattuto da un pallettone. Quando risorgo è già ora di fare la seconda punzonatura, quella per il miglio del pomeriggio.

Il numero dei partecipanti è aumentato e decidono di fare 6 ondate. Stavolta la coda per punzonarsi sale a 40 minuti, sotto un sole che sembrava brutalmente dopato “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare… master in assetto gara in fiamme al largo dei bastioni di Bracciano, e ho visto quelli della seconda onda balenare nel buio vicino alle porte dell’Hangar… e tutti quei momenti andranno persi come lacrime negli occhialini! E’ tempo di Gareggiare!!!” … e la tromba dello Start del miglio mi riporta sul pezzo e ricomincia il mio personalissimo delirio lasciato nella 5 km di 4 ore prima!

Tutta la gara l’ho affrontata con il pensiero di dove sarei andato a cena e soprattutto cosa mi sarei spazzolato!!! Infatti un altro punto a favore del luogo è la notevole quantità di ristoranti con cucina tipica locale e di pesce.

A fine gare si attendono le premiazioni e vengono appese le classifiche, che ognuno interpreta a suo modo! Chiediamo informazioni e ci dicono che sono state esposte a random … e così che il passo alla modalità “alla-cazzo-di-random” è stato brevissimo!!! A tal proposito ci sono state varie lamentele per errori in classifica, inevitabili quando ci sono arrivi multipli in contemporanea di più ondate che si sovrappongono. Evitabili solo e unicamente con il lettore di prossimità identificativo all’arrivo… a buon intenditor…

Alle 18:00… attenti… rompete le righe e tutti fuori!

DAY 2
Alle 7:30 siamo presenti in guardiola io, Gaia [Naldini NdR] e pochi altri… praticamente riapriamo il “villaggio”! Si ho proprio avuto la sensazione di essere in vacanza, in un villaggio turistico insieme a tantissime amiche e amici… sensazione durata due nanosecondi perché appena ho visto posizionare le boe nel lago mi è partita l’adrenalina a barattoli!!!

Nel giro di mezz’ora il “villaggio” si è riempito più del giorno precedente, la segreteria ha aperto in orario ma la coda per la punzonatura è arrivata a 45 minuti di media, sotto il sole che già alle 8:45 ti faceva chiaramente capire che il giorno prima aveva scherzato.

Considerato il grande numero di partecipanti, decidono di fare 7 ondate, e anche in questo caso, puntualissimi, alle 10:30 parto nella prima ondata… con il delirio nelle spalle della 5 km e del miglio, cerco di limitare i danni e con il pensiero della pasta all’arrivo per darmi forza!!!!!!

Alle 12:15 mi scofano due piatti di pasta… e mi sento un po’ meglio!

Alle 15:00 fine manifestazione!

Riassumendo: location perfettamente promossa.

La polemica in merito alle gare open water tra mare e lago, la stoppo subito dicendo che ci sono vantaggi e svantaggi in entrambe le situazioni e che per gestire 1.200 iscritti, e farli nuotare tutti in sicurezza, questa è la scelta vincente!

A proposito di sicurezza, in un periodo storico come questo, essere dentro un aeroporto militare, ti da un senso di sicurezza in più… e per un bi-neurone come me, sapere che oltre ai bisogni primari, ha anche il parcheggio senza sbattimento… Voto Bracciano tutta la vita!!!

(Foto copertina: Fabio Cetti | Corsia4)

Vincitori DONNE

M25
1M Deianira Veneziano – Genova N
3km Laura Savo – Panta Rei Sport
5km Paola Germani – Triestina N

M30
1M Paola Bazzani – RN Torino
3km, 5km Gaia Peracca – Triestina N

M35
1M, 3km, 5km Elisabetta Nervi – Aquatica Torino

M40
1M, 3km, 5km Gaia Naldini – Nuotatori Genovesi

M45
1M, 3km, 5km Laura Palasciano – CC Aniene

M50
1M Giordana Liverini – Flaminio SC
3km Emanuela Lanza – Nuotopiù A.
5km Lauretta Ravelli – Gonzaga SC

M55
3km, 5km Pia Astone – Due Ponti

M60
1M, 3km, 5km Grazia Gavoglio – N Rivarolesi

M65
3km Christine Jolly- Latina Aquateam
5km Giuliana Polizzi – N Piombino

M75
3km Androsoni Rita – Due Ponti

Vincitori UOMINI

M25
1M, 3km, 5km Marco Urbani – Sportiva N Grosseto

M30
1M Luca Civita – Due Ponti
3km, 5km Lorenzo Giovannini – Nuotopiù A.

M35
1M, 5km Mauro Pera – Nautilus
3km Gianluca Volante – Forum SC

M40
1M, 3km, 5km Diego Taddei – H Sport FI

M45
1M, 3km, 5km Guido Cocci – Imolanuoto

M50
1M, 3km, 5km Marco Leone – N Milanesi

M55
1M, 3km, 5km Gerardo Parrinello – Due Ponti

M60
1M Diego Zamorani – Rapallo Nuoto
3km, 5km Rosario Cucè – Triestina N

M65
1M, 3km, 5km Fulvio Tubino M65 – Rapallo Nuoto

M70
1M, 3km, 5km Salvatore Deiana – Rapallo Nuoto

M75
1M, 3km, 5km Giorgio Carestia – Vill. Sport. Eschilo

M80
1M, 3km Giuseppe Billotta – CN Bastia

Campionati Italiani Master OW

Foto di Fabio Cetti