Ripreso finalmente il senso della realtà dopo la fine dell’ultima gara del programma di ieri mi accingo a scrivervi le mie impressioni tecnico-tattiche della giornata.
Certo che la Nazionale Italiana di Nuoto fa di tutti per farci venire un infarto, e vicino a noi il mitico Luca Sacchi, sbiancato, è rimasto in silenzio attonito per diversi minuti lasciando il povero Tommaso Mecarozzi a barcamenarsi da solo per raccontare quel che era successo… mi sa che voi in trasmissione non lo avete sentito per un po’!
Comunque torniamo a noi, al Velodromo di Berlino ed alle gare nuotate per vivere ancora una volta dei momenti indimenticabili
800 stile donne
Sin dalle prime battute di gara si capisce che la lotta per l’oro sarà una questione a 2 tra Jazmin Carlin e Mireia Belmonte-Gracìa. La Belmonte nuota con frequenze di braccia molto elevate e con un buon apporto di gambe sin dai primi metri, le sue virate sono molto efficaci e ad ogni spinta dal muro guadagna 50 centimetri sulla diretta avversaria, appare invece più efficace la nuotata dell’inglese che sfrutta al massimo l’ampiezza della sua bracciata e risparmia le gambe nei primi 600 metri di gara. La Carlin negli ultimi 200 metri introduce progressivamente le gambe fino ad usarle al 100% delle sue possibilità nelle ultime due vasche, nuota gli ultimi 200 metri in 2’02” e nulla può la Belmonte conto di lei che crolla nell’ultimo cento metri (1’04”3). Terzo posto per Boglárka Kapás.
Gara regolare per Martina Rita Caramignoli che nelle ultime due vasche coperte in 1’01”6 riesce a superare due avversarie e a conquistare il 6° posto finale.
200 misti donne
Gara che va come pronostico quella dei 200 misti donne. Katinka Hosszu vince, anzi stravince, nuota ogni frazione qualche centesimo più veloce di ieri e timbra il nuovo record dei campionati; prima gara di un pomeriggio impegnativo per la magiara stakanovista. Secondo posto conquistato dalla Willmott che fa la differenza sulla Zaiser terza all’arrivo nelle frazioni a dorso e rana.
Singolare la scelta della Belmonte che esce dagli 800 e si rituffa immediatamente per disputare questa finale, risultato scontato, 8° posto per lei molto distaccata dalle avversarie.
100 stile uomini
Luca Dotto parte nella prima delle due serie, in subacquea perde mezzo metro dal russo Fesikov, recupera sugli avversari nella parte nuotata e, in virtù di un eccellente ingresso in virata, ottimo il suo secondo 50 nettamente il più veloce delle semifinali che gli consente di arrivare secondo dietro a Florance Manaudou. Il francese passa abbastanza veloce e tiene fino alla fine della gara, notevole la sua uscita dalla subacquea di metà gara, nuotata a braccia tese per applicare al meglio tutta la forza a sua disposizione.
Nella seconda batteria ottima prestazione di Luca Leonardi che perde terreno in partenza ma rientra subito sugli avversari, tiene bene fino alla fine e si aggiudica la batteria a pari merito con Fabian Gilot che guadagna nettamente terreno su tutti gli avversari sfruttando al meglio le due subacquee.
100 delfino donne
Sarah Sjoestroem che vince la sua semifinale nonostante una partenza lentissima e senza mai dare l’impressione di spingere al massimo è l’immagine della tranquillità. Secondo posto per Inge Dekker che tira fortissimo le subacquee in partenza e virata, passa forte a metà gara ma cede nel finale al rientro della svedese.
Nella seconda delle due semifinali Jeannette Ottesen scappa con la prima apnea e fa gara di testa fino alla fine.
Gara in parallelo per le due azzurre Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo. Di Liddo che sfrutta molto meglio rispetto alla Bianchi le fasi subacquee riemergendo in entrambi i casi poco prima dei 15 metri. La Bianchi passa veloce ma perde fluidità nel finale, la sua bracciata perde frequenza e il gesto tecnico diventa macchinoso. Entrambe qualificate per la finale con quarto e quinto tempo.
200 rana uomini
Primo oro per la Germania ad opera di Marco Koch, esplode il velodromo, esplode il suo allenatore dietro di noi.
Argento all’inglese Ross Murdoch, bronzo a Giedrius Titenis.
Come ieri parte veloce il tedesco e sospinto dal pubblico mantiene un ottima nuotata e un ottima fluidità d’azione fino alla fine della gara, oro e record dei campionati per lui. Titenis sfrutta la sua velocità di base per passare veloce a metà gara, nuota bene la terza vasca cede vistosamente nell’ultimo 50 ma riesce con tenacia a respingere il rientro dell’inglese Willis. Murdoch e Willis impostano una gara più tattica, passano più lentamente a metà gara sfruttando al massimo lo scivolo, aumentano progressivamente la frequenza di nuotata nel terzo e quarto 50. La progressione di Willis è compromessa da un ingresso bruttissimo all’ultima virata, si stampa sul muro e perde un sacco di velocità.
Gara regolare per Luca Pizzini che si conferma sui tempi della semifinale. Primo 50 nuotato a frequenza bassissima sfruttando al massimo lo scivolo e l’azione della gambata, frequenze che aumentano con regolarità di 50 in 50.
100 dorso donne
Arrivo in volata per le tre posizioni sul podio tra Katinka Hosszu, Mie Nielsen e Georgia Davies.
Passaggio a metà gara velocissimo per la Nielsen che crolla nel finale della seconda vasca e tocca prima a pari merito con la Hosszu che nonostante il quantitativo di gare nuotate fino ad ora riesce a rientrare sull’avversaria nel finale di gara grazie ad un apporto di gambe e una frequenza di bracciata doppia rispetto alla portacolori della Danimarca; seconda fatica della giornata per la sempre più eclettica nuotatrice ungherese. Terzo posto per l’inglese anche in questo caso grazie a una seconda vasca eccelsa
Carlotta Zofkova che come sempre perde un metro da tutti nelle prima subacquea rientra nella parte nuotata ma che purtroppo come ieri al ritorno sbanda sulla corsia scomponendosi nella nuotata e perdendo efficacia d’azione rallentando vistosamente negli ultimi dieci metri.
Arianna Barbieri che rispetto alla semifinale fa peggio nella subacquea di metà gara, più corta e meno efficace, ma riesce a mantenere un ritmo di nuotata migliore e a scendere sotto l’1’01”.
200 delfino uomini
Vittoria per Viktor Bromer che nuota un delfino molto ondulato, sollevando molto le spalle al momento della respirazione, aumenta vistosamente le frequenze nell’ultimo 50 rispetto agli avversari, è l’unico a chiudere sotto i 30” l’ultima vasca e si aggiudica l’oro. Secondo posto per Bence Biczó e terzo Pawel Korzeniowski.
Gara in linea con quella della semifinale per Matteo Pelizzari, respirazione costante ogni 2 bracciate per tutto il 200, buone le sue subacquee a parte l’uscita da quella del 150 un po’ troppo verticale e poco in avanzamento che lo costringe a doversi prendere 2 o 3 bracciate per ritrovare il giusto assetto di nuotata. Molto più lente rispetto agli avversari le sue rotazioni in virata, particolare che sicuramente metterà sotto la lente d’ingrandimento in futuro.
200 rana donne
Nella prima delle due semifinali le italiane Elisa Celli e Giulia De Ascentis.
Primo 50 molto lento per la Celli e brutto ingresso in virata, trova una buona coordinazione di nuotata e un buon ritmo nel secondo e soprattutto nel terzo 50, crolla vistosamente nel finale e rimane esclusa dalla finale per 5 decimi.
Gara più regolare quella della De Ascentis, che si aggiudica l’ottavo posto per la finale di domani, con una buona distribuzione dello sforzo, una rana fluida e molto scivolata.
Primo tempo per la Rikke Møller-Pedersen che sembra nettamente favorita per la finale di domani, dietro di lei la Simonova e la Vall montero.
50 dorso uomini
Oro al russo Vladimir Morozov che si aggiudica la gara grazie a una frequenza di bracciata mostruosa soprattutto negli ultimi 20 metri e a un’uscita dalla subacquea a velocità pazzesca, rimanendo piattissimo sull’acqua e andando subito in presa. Argento per Jérémy Stravius che rispetto ai turni preliminari alza notevolmente le frequenze soprattutto nelle prime bracciate in uscita di subacquea. A completare il podio l’inglese Chris Walker-Hebborn.
4*200 stile donne
Ultima gara di giornata e che gara!!!!
Oro e record dei campionati per il quartetto azzurro composto nell’ordine da Alice Mizzau, Stefania Pirozzi, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini.
Battaglia per l’oro tra Svezia e Italia. Squadre in linea a meta gara, Svezia che schiera Sarah Sjoestroem in terza frazione che stampa un 1’53”6 impressionante. Ai 600 5” di distacco a favore della Svezia, in acqua Gardell per loro e Pellegrini per noi. La svedese crolla letteralmente dopo la virata dei cento metri e la Pellegrini recupera vistosamente su di lei, rimonta che si completa con il sorpasso a 5 metri dalla fine. Oro, Record dei campionati, Inno che risuona nel velodromo accompagnato dal battito delle mani del pubblico.
Ammetto, brividi incredibili, tempi o non tempi!!! E, naturalmente, tante foto che metto qui di seguito, tutte per voi dai vostri inviati a Berlino. A domani!