Un buon motivo per vedere all’opera alcuni dei giovani emergenti del momento, alcuni dei quali appena rientrati da Fukuoka.
Vediamo com’è andata nel nostro recap.
La spedizione italiana torna a casa con sei medaglie (un oro, due argenti e tre bronzi) ed il decimo posto nel medagliere vinto dai padroni di casa dell’Irlanda, che hanno messo in mostra i talenti Ellen Walshe (doppietta d’oro nei misti), Mona McSharry (tripletta d’oro nella rana) e soprattutto Daniel Wiffen, autore di un superbo 14.35.79 nei 1500.
Sugli scudi anche la tedesca Isabel Gose, autrice di tre trionfi nello stile libero (400-800-1500), e l’inglese Jonathon Adam, vincitore di 50 e 100 dorso.
Il titolo azzurro è di Simone Cerasuolo, che nella giornata inaugurale svetta nei 50 rana in 26.94, unico sotto i 27 secondi; l’allievo di Cesare Casella conferma la sua costante crescita nella velocità approdando alla finale anche nei 100, nei quali è stato però squalificato per falsa partenza.
Ottima anche la rassegna dell’altra ranista già finalista Fukuoka, Anita Bottazzo, che fa doppietta di argenti nelle due gare veloci (30.59 nei 50, 1.07.17 nei 100, personal best).
Tre le medaglie provenienti dal mezzofondo, tutte di bronzo: la doppietta di Luca De Tullio che chiude terzo sia negli 800 (7.48.20) che nei 1500 (14.54.31, personal best), e il terzo posto di una ritrovata Giulia Salin negli 800 (16.26.10), che ha fatto la finale anche nei 1500 (quinta, 8.39.43).
In chiusura, la novità degli Swim-off, le sfide ad eliminazione nei 50 stile libero, vinte al maschile dall’ucraino Vladyslav Bukhov e al femminile dalla slovena Neža Klančar, piccola ma buona iniziativa per dare una scossa ad una manifestazione ancora tutta da costruire.