Nella Fatti di nuoto Weekly di oggi riprendiamo il discorso lasciato aperto settimana scorsa sul futuro del nuoto, consapevoli che difficilmente sarà l’ultima puntata di questo triste filone.

In più, qualche news interessante.

Crisi Piscine

Per i pochi che ancora non credono che la situazione degli impianti sia sull’orlo del tracollo, basta sfogliare le pagine social, o quelle dei quotidiani locali, per accorgersi che la percentuale di piscine che chiude o che sta arrancando nel tentativo di non farlo è considerevole.

A Firenze ci si allena con acqua fredda e luci basse, per cercare di spostare sempre più in là il momento in cui non sarà più possibile ritardare l’accensione della caldaia. Ad Alessandria ed ad Ivrea si chiude, e basta fare una veloce ricerca su Google per scoprire che non sono le sole.

Dobbiamo accettare la triste verità: ogni gestore di impianto natatorio ha pagato bollette nei primi sei mesi del 2022 per un costo che è almeno il doppio di quanto pagato in tutto il 2021. Ora resta da capire come faranno da qui alla fine dell’inverno.

Elezioni

Paolo Barelli è stato eletto nel Lazio ed il suo ruolo politico nella prossima legislatura sarà tutt’altro che marginale: è una figura chiave di Forza Italia, ha rapporti stretti sia con Tajani che con Berlusconi e possiede l’esperienza necessaria per un incarico importante, che potrebbe essere anche il sottosegretariato allo Sport, ovvero la poltrona che era occupata da Valentina Vezzali (ora non eletta). Solo le indagini in corso potrebbero bloccarne l’ascesa.

Tra i nomi sportivi e natatori c’è anche quello di Fabio Rampelli, Fratelli d’Italia, già vicepresidente della Camera ed eletto a Roma con il 43% delle preferenze, che è nel giro dei nomi pesanti per il Governo che si formerà.

Il Nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024: le staffette

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Fatti di nuoto Weekly: previsioni Olimpiche volume 1, donne

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Parigi 2024 | Gli azzurri del Nuoto Paralimpico

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Fatti di nuoto Weekly: 7 nomi (+1) dagli EuroJunior di Vilnius

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FINP Assoluti e Coppa Italia 2024 | Polha Varese Campione

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Benedetta Pilato

Ha parlato al Festival dello sport di Trento Benedetta Pilato, e tra le varie cose ha detto che sta valutando l’ipotesi di lasciare Taranto, dove finora si è allenata proseguendo gli studi, per trasferirsi in un luogo che abbia tutte le caratteristiche necessarie per effettuare il prossimo scalino della sua carriera sportiva. È chiaro che la mancanza di impianti nella sua terra natia e le difficoltà logistiche che finora ha affrontato sono fattori che costringono Benedetta ad una scelta che metta da parte il cuore per pensare al futuro. Essendo tesserata per l’Aniene, non è difficile immaginare che Roma possa essere una delle ipotesi messe al vaglio dalla primatista mondiale e dal suo staff.

Si Ritira Balandin

Il kazako Dmitri Balandin, campione olimpico dei 200 rana a Rio 2016, si ritira, affidando ad Instagram le sue ultime parole da atleta. Un eroe romantico, che ha sempre dato l’idea di essere lì quasi per caso, ma che ha fatto sognare i sognatori come noi quando, dalla corsia 8 e nello stupore generale, si è messo quell’oro al collo.

Niente 25 km a Fukuoka 2023

Con una circolare del 22 settembre, la FINA ha comunicato che la 25 km di fondo non verrà disputata ai Mondiali di Fukuoka 2023. La decisione, spiega la FINA, è determinata dall’esiguo numero di partecipanti e dagli elevati costi di gestione della gara stessa. La Federazione mondiale comunica anche di essere al lavoro per trovare nuove strade sia per la 25 km che per il fondo in generale.

Una notizia che, da qualsiasi lato la si guardi, sembra bruttina. È chiaro che, dal punto di vista prettamente spettacolare e televisivo, la 25 km non è il massimo dello show: in un mondo che viaggia al tempo dei reel, cinque ore di diretta TV con immagini che per la maggioranza sono poco comprensibili e monotone sono roba da altro mondo. Però è anche vero che la 25 km non è di certo l’unico evento con pochi partecipanti (lo ha spiegato bene Dario Verani, campione del mondo in carica, su Instagram), ed è l’ultimo baluardo di un nuoto che sta scomparendo, perlomeno a livello mainstream, ovvero quello delle grandi imprese che agli inizi del secolo scorso erano ben più importanti di qualsiasi 100 metri.

A storcere il naso sono soprattutto i puristi delle acque libere che in pochi anni si sono visti rivoluzionare la propria disciplina, prima con l’organizzazione degli eventi nei bacini artificiali (che favoriscono l’approdo alle open water dei nuotatori da piscina) ed ora con l’eliminazione dell’evento che forse più li rappresentava. C’è curiosità, quindi, per conoscere le nuove idee della FINA in materia.

FINA World Cup 2022

Non è di certo un’idea nuova, ma la World Cup del 2022 è di sicuro un evento che intorno a sé ha un hype maggiore di quello che la stessa ha avuto negli ultimi anni.

Sarà l’assenza della ISL, che per ora è ferma al palo in attesa di novità (ed ha perso anche Andrea Di Nino, che si è lanciato nel mondo del basket), o per qualche piccolo accorgimento di facciata, vedi la grafica accattivante con la quale stanno presentando i nuotatori, ma la cara vecchia coppa del Mondo si sta facendo attendere con piacere.

Niente gli vieta, poi, di rivelarsi la solita delusione.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4