Buon mercoledì a tutti e bentornati su Fatti di nuoto weekly.

Questa settimana parliamo non di uno, non di due, ma di ben tre BEST IN THE WORLD.

Partiamo da quello ufficiale, il migliore di tutti i tempi.

IAN THORPE

Chi aveva pensato (giustamente) a Phelps non ha tenuto conto del gusto personale: non credo che ci sarà mai un altro nuotatore che mi incanterà come ha fatto a suo tempo Ian Thorpe, e proprio di lui si è parlato nei giorni scorsi, con una notizia di quelle che fanno tanto rumore per poi rivelarsi un mezzo bluff.

Nel 2006 un controllo antidoping aveva trovato dei livelli di testosterone alti a Thorpe, la voce era trapelata e l’Equipe ne aveva fatto uno scoop. La FINA aveva archiviato per mancanza di evidenze ma Thorpe aveva citato il giornale francese, lamentandosi per la sua reputazione sportiva, macchiata per sempre. In questi giorni, prima State Of Swimming (la news non è più irraggiungibile) e poi il Daily Mail rialzano il polverone, ipotizzando che la notizia era stata fatta trapelare appositamente dagli ufficiali della FINA, i quali in qualche modo avrebbero passato le analisi del sangue di Thorpe ai media. Questo perché Thorpe era da sempre uno dei più accaniti contestatori del governo del nuoto, un antesignano degli oppositori odierni, convinto già ai tempi che la FINA fosse comandata da persone fondamentalmente interessate solo ai propri interessi e non a quelli dei nuotatori.

Possiamo dire che di tempo ne è passato ma che la reputazione di Thorpe è rimasta intatta, tanto che ai giorni nostri è ancora visto come il talento natatorio più grande di tutti i tempi.

Non siete d’accordo? Problema vostro 😉

– 100 A TOKYO

Manca sempre meno alla cerimonia d’apertura dei Giochi, ma la notizia della settimana più che le acque della piscina riguarda quelle del mare giapponese, nel quale verranno riversati 1,25 milioni di tonnellate di acqua utilizzata per il raffreddamento delle centrali danneggiate nel 2011 a di Fukushima.

Leggetevela da soli, c’è dell’incredibile.

Le 5 gare che ci ricorderemo di Ariarne Titimus

​Ora che ha deciso di ritirarsi, a soli 25 anni e con almeno un altro quadriennio buono davanti di prime sportivo, è già arrivato il momento di ricordarsi di Ariarne Titmus per quello che ha ottenuto nella sua carriera nel mondo del nuoto. Il suo è un ritiro che ha...

World Cup 2025, apertura con record a Carmel

Tempo di Coppa del Mondo, o come ufficialmente chiamata, World Acquatics Swimming World Cup! Tre tappe in vasca corta, due negli States e una in Canada, per decretare i successori di Kate Douglass e Leon Marchand, vincitori dell’edizione del 2024. Riusciranno a...

Swim the Island Golfo dell’Isola: il Mare toglie, il Mare dà

Il mare toglie, il mare dà. O di come scoprirsi senza niente, o forse con con tutto, dopo un weekend al mare.Quando sono arrivato sulla spiaggia di Bergeggi avevo tutto. Avevo la preparazione, nel senso che mi ero allenato e mi sentivo pronto per affrontare la sfida...

Fatti di nuoto Weekly: Est versus Ovest

Si ricomincia a nuotare? Sembra proprio di sì, quindi  Fatti di nuoto Weekly si sposta da est a ovest a caccia dei primi risultati, delle prime idee di stagione, dei primi spunti. Il tutto mentre scorre, in sottofondo, l’ultimo episodio del vlog di Thomas Ceccon dal...

L’Italia del nuoto paralimpico Campione del Mondo a Singapore

Parlare dell’Italia ai World Para Swimming Championships equivale a raccontare una storia che per molti versi è incredibile ma allo stesso tempo molto reale. Perchè è vero che l’Italia è ormai da anni la Nazione da battere a livello di nuoto paralimpico, ma è anche...

Fatti di nuoto Weekly: perchè gli Enhanced Games hanno attratto (quasi) solo nuotatori

C’entrano i soldi, ovviamente, ma non solo. Proviamo a capirne tutte le motivazioni. In un periodo ancora scarno di risultati dalla vasca, sembra quasi obbligatorio approfondire un tema che, visto gli ultimi aggiornamenti, rischia di diventare abbastanza centrale da...

KATIE LEDECKY

Tornando al nostro sport, la cosa più impressionante della settimana è stata fatta dalla seconda BEST IN THE WORLD della settimana, Katie Ledecky.

La regina del mezzofondo (ha ancora senso chiamarla così?) ha battuto tre colpi spaventosi, nei 200 (1’54″40), 400 (3’59″25) e 1500 (15’40″55) stile, mettendo le cose in chiaro.

Quanti ori porterà a casa dalla sua Olimpiade da 6000 metri di gare + staffette?

IPPEI WATANABE

Tornando in Giappone, nonostante ci siano da ammirare ben 28 atleti qualificati per le Olimpiadi di casa e una delle Nazionali più belle di sempre, non riesco a togliermi dalla testa le parole del terzo BEST IN THE WORLD di oggi, Ippei Watanabe.

“Il nuoto è uno sport crudele”, ha detto Watanabe, uno dei nuotatori più sfigati che conosca. Primatista mondiale quando non contava niente (ma pur sempre primatista), a dicembre ha nuotato 2’07″08, tempo che in qualsiasi parte del mondo lo avrebbe qualificato facilmente per i Giochi. Invece ha la sfortuna di rappresentare il paese dei 200 rana, il Giappone, dove ha non uno ma due specialisti che lo possono battere, ed infatti lo hanno battuto. Shoma Sato con 2’06″67 e Ryuyo Mura con 2’07″58.

Vi ricorda per caso una situazione vista anche in casa nostra? Ippei, così come Arianna, hanno il nostro affetto incondizionato.

Per questa settimana è tutto… See you later! (Cit.)

Iscriviti alla newsletter

Foto: Fabio Cetti | Corsia4