Si apre un nuovo anno di nuoto in Oriente, in particolare in Giappone, dove giunge alla sua decima edizione la Kosuke Kitajima Cup!
Anno importante quello in arrivo per i nipponici, chiamati a riconfermare ai Giochi le soddisfazioni di tre anni prima, e a rilanciarsi invece dopo le delusioni dei Mondiali casalinghi della scorsa estate.
Rana nipponica
Non poteva essere altrimenti. Le prestazioni migliori arrivano proprio dallo stile preferito di colui che da il nome alla manifestazione, senza distinzioni di sesso.
Come di consueto sono gara di chiusura i 200 rana che al maschile vedono una tiratissima lotta per il primo posto: la spunta Ippei Watanabe in 2’07’’02 che diventa il miglior crono mondiale stagionale. Alle sue spalle Yamato Fukasawa con 2’07’’98 (3° crono mondiale in stagione) e Yu Hanaguruma (5° mondiale stagionale). Un bel tris di assi in vista dei Giochi, considerando anche l’assenza del finalista mondiale Ryuya Mura e dello scarso stato di forma di Shoma Sato. Sarà lotta per un posto in Nazionale!
Sfida serrata anche nei 100, dove sono in due a scendere sotto al minuto: vince Yu Hanaguruma in 59’’68, un centesimo meglio di Yamato Fukusawa. Tempi notevoli certamente, ma il livello delle due vasche è ormai talmente elevato che non permette a questi due crono di entrare nemmeno in top five mondiale stagionale.
Chi ci entra è invece Reona Aoki: bella vittoria della primatista asiatica che timbra 1’06’’03, crono che conferma il terzo posto nel ranking mondiale stagionale, dopo che pochi mesi prima aveva nuotato qualche centesimo meglio in 1’05’’98.
I 200 sorridono invece a Kanako Watanabe, che completa l’affare di famiglia vincendo in 2’23’’97, anche lei avvicinando il suo migliore stagionale che le garantisce la top ten mondiale attuale.
L’imperatrice dei misti
Yui Ohashi non è una qualunque: ha vinto infatti il Corsia4 Awards, premio alla miglior nuotata nel 2021, ma anche due ori olimpici proprio nei Giochi di casa di Tokyo. Non sarà così facile per lei confermarsi, anche se comunque ci prova a dir la sua dopo un 2023 di certo non al top.
Qui vince i 200 misti in 2’10’’71 e i 400 misti in 4’39’’25. Tempi lontani da quelli che le hanno dato i due allori Olimpici, ma anche dal livello medio stagionale. Mal che la vada noi un altro premio glielo troviamo!
Onda su Honda!
Pessimo gioco di parole che però prima o poi era destino arrivasse. Battute a parte, Tomuro Honda è senza dubbio uno dei pochi giapponesi che si presenterà a Parigi con in mano carte pesanti da giocare. Se nei 100 farfalla è secondo in 51’’49 solo a Katsuhiro Matsumoto che vince in 51’’28, è nei 200 che il vice campione olimpico non ha concorrenza. 1’53’’33, a pochi decimi dal suo migliore stagionale che è anche il tempo più veloce al mondo in stagione. Considerando che Milak probabilmente non sarà a Parigi, un pizzico di pressione fossi in lui inizierei a sentirla!
Infine si è parlato di Matsumoto e giusto per la cronaca, oltre ai 100 farfalla timbra 100 e 200 stile con due crono onestissimi: 48’’62 e 1’46’’60.