di Alessandro Foglio,
Ritorni eccellenti nell’edizione 2016 dell’ “Edinburgh International”, meeting che ha caratterizzato il week end scozzese. Vicini a casa si sono fatti vedere, o meglio rivedere, Ruta Meilutyte e Adam Peaty che per un problema o per semplice scelta erano da diversi mesi lontani dalle gare. I due ranisti hanno subito alzato l’asticella, dimostrando di essere in ottimo stato di forma e di non preoccuparsi troppo di quello che i loro rivali hanno fatto in giro per il mondo.
La giovane lituana dimostra tutta la sua forza nei 100, vinti in 1’05”82, più lenta solo della Efimova a Orlando, ma con un passaggio ai 50 da record, in 30”42 che è anche il miglior crono mondiale annuale della vasca secca in questo 2016!!! Paradossalmente, il giorno dopo la primatista mondiale conquista proprio la singola gara dei 50 con 30”69.
Se la Meilutyte rientrava dopo un infortunio al braccio di inizio stagione, Adam Peaty si era fin’ora “nascosto” lasciando le prove veloci della rana senza il suo vero dominatore. A Edimburgo torna e lo fa subito con il botto! Prima vince i 50 rana in 27”66 (prova nel quale brilla anche il giovane azzurro Federico Poggio primo tra gli Juniores in 28”70) mentre il giorno dopo si conferma nei 100, dominati in 59”55 che corrisponde al migliore mondiale annuale, con ampi margini di miglioramento. Alle sue spalle chiudono sopra il minuto Craig Benson con 1’00”92, stesso tempo nuotato da Ross Murdoch.
Ma questa tre giorni di nuoto in Scozia vedeva al via altri big del panorama internazionale. Una su tutte è Ranomi Kromowidjojo: la campionessa olandese era impegnata nelle prove veloci dello stile, dalle quali esce parzialmente soddisfatta. Se nei 50, la sua gara regina, non ripete quanto nuotato in Olanda due settimane fa toccando in 25”65, è nei 100 che si riscatta. Ottima gestione di gara, con passaggio in 25”80 e chiusura in 53”31 che le garantisce il quarto tempo mondiale annuale. Ma per Ranomi le gioie non finiscono qui, dato che dopo quasi otto anni cancella il suo primato personale dei 200 stile, nuotando in 1’59”18, meglio dell’1’59”77 firmato ormai 2008. Alle sue spalle altre due olandesi sotto al muro dei 2 minuti: Robin Neumann con 1’59”64 e Esmee Vermeulen con 1’59”94. Avranno qualche possibilità nella staffetta olimpica? Lo vedremo.
Citati i nomi più grandi, tanti altri atleti di ottimo livello erano presenti ad Edimburgo. Interessanti le sfide del dorso femminile, che sta vivendo un periodo di grande “fermentazione”. Protagonista il bronzo mondiale di Kazan Mie Oe Nielsen vincendo i 50 in 28”39 davanti a Maaike De Ward con 28”65 e ad Elizabeth Simmonds con 28”87 ma soprattutto i 100, chiusi con il secondo crono mondiale dell’anno di 59”16, più lenta al momento solo della Seebohm, mentre la Simmonds è seconda con 1’00”40, peggiorando leggermente quanto nuotato a Marsiglia la settimana scorsa. (QUI il report di Marsiglia). Le stessa Simmonds si prende però il successo nei 200, vinti in 2’10”17.
Rimanendo in campo femminile da sottolineare anche la prova di Siobhan-Marie O’Connor nei 200 misti, prova in cui è medaglia di bronzo mondiale in carica. La britannica tocca in 2’10”32, terza al mondo quest’anno dietro a Hosszu e alla sorprendente Coutts di settimana scorsa. (QUI il report dei Campionati del Nuovo Galles del Sud). La O’Connor si conferma poi anche nei 100 farfalla vinti in 58”79.
Bella e veloce infine la finale dei 400 misti con la britannica Aimee Willmott che da seguito a quanto fatto alla Flanders Cup di fine gennaio (QUI il report)vincendo questa prova grazie al tempo di 4’35”84 davanti alla connazionale Hannah Miley che chiude in 4’37”24.
Continua la sua ascesa anche l’altro asso nella manica del coach di Ruta Meilutyte, Ben Proud. Il velocista britannico si migliora ancora e dopo aver nuotato un buon 21”81 in batteria dei 50 stile, strappa 48”52 nei 100, abbassando il 49”10 nuotato a Shieffield a fine febbraio e iscrivendo il suo nome tra i migliori sei crono mondiali del 2016.
Sempre tra gli stile liberisti, Stephen Milne fa’ doppietta con 200 e 400, vinti rispettivamente in 1’47”87 e 3’48”51. Bene anche Viktor Bromer che domina i 200 farfalla in 1’57”64 e Pal Joensen che nei 1500 nuota il settimo tempo annuale del mondo in 15’07”76.
Da segnalare anche il doppio successo nel dorso di Christopher Walker-Hebborn che si impone nei 50 dorso 25”66 e nei 100 in 54”94.
Con il “2016 Edinburgh International” tutti i grandi nomi del nuoto mondiale si sono visti all’opera in questo primo scorcio di anno che porta a Rio. La strada è ancora lunga, e da fine mese inizieranno in giro per il mondo i vari campionati nazionali e trials. Intanto la settimana prossima il meeting di riferimento sarà in Italia, più precisamente al “6° Trofeo Città di Milano” con gli azzurri che protranno fare la voce grossa e mostrare a tutti che ci sono anche loro!
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