Le gare di nuoto in piscina di questa edizione dei Giochi Olimpici si sono purtroppo concluse. Da oggi niente più colpi di scena né telecronache surreali del mio duo di cronisti preferito… Per queste dovrò aspettare addirittura Tokio 2020!

Vediamo allora cosa resta di questi giorni.

USA

Sono la squadra più squadra di questa Olimpiade e si vede: hanno vinto più di chiunque altro, ma sempre dando l’idea di scendere in acqua e gareggiare per puro divertimento! La loro filosofia pare essere: partecipare per vincere, non per qualificarsi! E anche se sembra sempre che arrivino sul podio con una facilità incredibile, sappiamo che queste vittorie sono il risultato di selezioni molto dure e di allenamenti faticosi, come per tutti gli atleti!

Unica nota da rivedere: l’abbinamento nell’abbigliamento! Dato che vanno a podio praticamente in ogni gara, un minimo di eleganza e di accostamento nei colori è d’obbligo. E forse dovrebbero pernsare a qualche taglia in più, per vestire i loro atleti. Vivaci, divertenti, scanzonati, mediatici, uniti, vincenti !

Granitici.

CANADA

Evidentemente crescere a pane e hockey su ghiaccio se non ammazza, fortifica. Così come lottare con i grizzly a mani nude, come dice mio marito bierre. Non si sono fatti spaventare dalla fama e dalle prestazioni dei vicini meridionali e questo approccio mentale li ha premiati. Giovani, sorprendenti, irriverenti, stabili.

Da confermare.

AUSTRALIA

Invece in terra aussie qualcosa è andato storto, di certo almeno a livello mentale. Si sono solo un poco ripresi in chiusura dei Giochi, quando la pressione psicologica è calata e dopo aver raschiato il fondo del barile. Qui non è sufficiente allenarsi con il canguro pugilatore, serve un mental coach di quelli davvero bravi. Per info chiedere a Miss Belmonte.

Potenziali, instabili, inconcludenti. Complicati. E vestiti malissimo!

FRANCIA

Reduci da trials ferocissimi, sono approdati a ranghi ridotti in terra carioca con il dichiarato obiettivo di andare a medaglia. Intento ammirevole. Meno ammirevoli i risultati, dal mio punto di vista insoddisfacenti (i due argenti, quello per la staffetta e quello individuale per Flo, non sono abbastanza per me).

Restano sempre affascinanti, ma non è con il fascino che si vincono le medaglie. Insufficienti.

UNGHERIA

Katinka: la nazione nella nazione. Anche GDT di Olimpia Azzurra alla fine ha convenuto su questo. Con uno Shogun davvero insuperabile: Shane. E poi poco altro… ah, mio marito insite perché io aggiunga la sua seconda preferita: Boglárka.

Solitaria.

GIAPPONE

Silenziosi, lavoratori. I Samurai si confermano presenti, anche se non sempre alla loro altezza, con due ori e diversi podi. E sono tra i meglio vestiti di questa edizione (sia nella versione femminile, la mia preferita, sia in quella maschile).

Promossi.

BRASILE

… domanda di riserva?

Evanescenti. Non classificati

GRAN BRETAGNA

A ranghi ridotti ma estremamente efficaci. E poi loro hanno #stupeaty!

Magici. E con una fantastica tuta! Selezionati.

Le 5 gare che ci ricorderemo di Ariarne Titimus

​Ora che ha deciso di ritirarsi, a soli 25 anni e con almeno un altro quadriennio buono davanti di prime sportivo, è già arrivato il momento di ricordarsi di Ariarne Titmus per quello che ha ottenuto nella sua carriera nel mondo del nuoto. Il suo è un ritiro che ha...

World Cup 2025, apertura con record a Carmel

Tempo di Coppa del Mondo, o come ufficialmente chiamata, World Acquatics Swimming World Cup! Tre tappe in vasca corta, due negli States e una in Canada, per decretare i successori di Kate Douglass e Leon Marchand, vincitori dell’edizione del 2024. Riusciranno a...

OW World Cup 2025, la chiusura a Golfo Aranci: vince Taddeucci

Nella splendida cornice di Golfo Aranci in Sardegna, la World Cup di nuoto in acque libere ha concluso la sua stagione, distribuendo sia le vittorie dell’ultima tappa e che i premi per i trionfatori della classifica finale. Vediamo come sono andate le prove nel nostro...

Il mare per provare nuove emozioni, intervista a Gabriele Detti

L’ultima tappa di World Cup di nuoto in acque libere si disputerà tra il 10 e l'11 ottobre in Sardegna, nella splendida cornice di Golfo Aranci. La folta rappresentativa azzurra convocata da Stefano Rubaudo, e capitanata da Ginevra Taddeucci e dal rientrante Domenico...

Swim the Island Golfo dell’Isola: il Mare toglie, il Mare dà

Il mare toglie, il mare dà. O di come scoprirsi senza niente, o forse con con tutto, dopo un weekend al mare.Quando sono arrivato sulla spiaggia di Bergeggi avevo tutto. Avevo la preparazione, nel senso che mi ero allenato e mi sentivo pronto per affrontare la sfida...

Fatti di nuoto Weekly: Est versus Ovest

Si ricomincia a nuotare? Sembra proprio di sì, quindi  Fatti di nuoto Weekly si sposta da est a ovest a caccia dei primi risultati, delle prime idee di stagione, dei primi spunti. Il tutto mentre scorre, in sottofondo, l’ultimo episodio del vlog di Thomas Ceccon dal...

L’Italia del nuoto paralimpico Campione del Mondo a Singapore

Parlare dell’Italia ai World Para Swimming Championships equivale a raccontare una storia che per molti versi è incredibile ma allo stesso tempo molto reale. Perchè è vero che l’Italia è ormai da anni la Nazione da battere a livello di nuoto paralimpico, ma è anche...

Fatti di nuoto Weekly: perchè gli Enhanced Games hanno attratto (quasi) solo nuotatori

C’entrano i soldi, ovviamente, ma non solo. Proviamo a capirne tutte le motivazioni. In un periodo ancora scarno di risultati dalla vasca, sembra quasi obbligatorio approfondire un tema che, visto gli ultimi aggiornamenti, rischia di diventare abbastanza centrale da...

Passato, presente e futuro, intervista a Simona Quadarella

Reusch ha inaugurato la nuova sede di Vignate (MI), con un evento che ha riunito figure di spicco dello sport. Alla cerimonia hanno preso parte Stefan Weitzmann e il figlio Erich che nel ruolo di Amministratore Delegato rappresenta la terza generazione in azienda. Un...

Sydney 2000 Special | la 4×100 stile e il Rock’n’roll australiano

Meno di un mese prima dell’inizio delle Olimpiadi di Sydney 2000, la Nazionale australiana di nuoto si trova in collegiale a Melbourne. Ci sono tutti, da Michael Klim a Grant Hackett, da Ian Thorpe a Kieren Perkins. È una Nazionale piena di stelle che si sta...

ITALIA

È stata una sofferenza vedere tutte queste qualificazioni mancate per manciate di centesimi. Certo è lo sport, ma fa male lo stesso.

E poi… e poi ci sono i (pochi, per i miei gusti…) lampi di luce che squarciano le tenebre: la finale della 4×100 donne. Il (primo!) bronzo di Gabriele Detti nei 400sl, assolutamente non scontato. La finale di Federica Pellegrini nei 200 sl. La finale della 4×100 mista donne (ragazzi, datevi una svegliata!!). Ed infine… last but not least: l’oro olimpico di Greg Paltrinieri e il (secondo, ancora meno scontato!!!) bronzo di Gabriele Detti nei 1500sl, la nuova gara regina!! Standing ovation e battimani sulle note dell’inno nazionale per loro, i gemelli diversi del nuoto italiano. E al contrario del trend inaugurato da Michelone, neanche una lacrima (per la delusione delle loro più agguerrite sostenitrici!).

Giovani, determinati, irriverenti.

Gli altri: incostanti, stanchi, svagati. Tanti (troppi ?!) i rimandati. Ma i promossi… sono di un altro pianeta!

Lo spirito di squadra continua ad essere insufficiente. Per ripetizioni rivolgersi agli statunitensi. E per la divisa invece alle Seven Sisters.

RUSSIA

Contestati, non convincenti. Castigati dagli Dei dell’Olimpo del nuoto che, seppur capricciosi come tutti gli Dei, sono stati in questo caso giusti… Hanno avuto un solo pregio: quello di portare finalmente allo scoperto, loro malgrado, la questione DOPING nel nuoto.

Sorvegliati.

OLANDA

Olanda chi? Incomprensibilmente deludente.

Bocciata.

DANIMARCA

La nazione con il più alto tasso di “gatte” svolge come al solito in maniera più che ammirevole il proprio compito, sfoderando anche una sorpresa! Cosa chiedere di più?! Sono giovani, belle, emotive. Regalano le loro lacrime con una facilità sorprendente, per la gioia dei fotografi!

Inconsolabili.

SVEZIA

Sarah decisamente immensa, ci ha regalato anche un fantastico WR. Il resto della squadra dimesso e sottotono.

Sospesa.

SUDAFRICA

Tramontati?

CINA

Fumettosi, chiacchierini, pericolosi. L’ombra lunga del doping li ha seguiti fino a Rio, non convincono fino in fondo. Il mistero di Sun, cominciato a Kazan 2015 con l’assenza dell’atleta cinese nella finale dei 1500sl si conclude miseramente a Rio 2016. Amen.

Fumosi.

KAZAKHSTAN E SINGAPORE

Novità. Interessanti.

ATLETI OLIMPICI RIFUGIATI

Possibilità unica. Spero non venga sprecata come molte altre idee brillanti.

WADA/FINA/IOC/CAS

Inconcludenti. Incongruenti. Fallimentari. Occasionali. Sfiduciati dagli atleti. Rimandati in toto. Ripresentarsi con una seria e coerente normativa antidoping, pena la squalifica a vita.

WWW.RIO2016.COM

Pasticciato. Confuso.

I riflettori si sono definitivamente spenti sul nuoto olimpico. Restano qualche amarezza per le prestazioni della mia squadra del cuore, molti dubbi sull’efficacia della lotta al doping e una domanda sull’organizzazione: ma perché hanno riempito la vasca tuffi di acqua e menta?

 

(foto copertina: The Olympic flame for Rio 2016 – Photo by Giorgio Scala_Deepbluemedia)