Non una cinque giorni di gare qualunque quella andata in scena a Greensboro, lo sappiamo, perché è qui che quando il gioco si fa duro si vede chi conta per davvero. I tempi limite per i Campionati del Mondo non sono un problema (si fa riferimento allo standard “A” della FINA), dato che in diverse finali l’intero roster al via ha nuotato sotto al tempo utile, per volare a Budapest bisogna entrar nei primi due (o quattro per il giro staffetta) e non è cosa affatto semplice.
Spettacolo puro, prestazioni top al mondo e anche un World Record! Che altro, Trials USA!
Il vero Dressel!
Mai così veloce da Tokyo! Il fenomeno statunitense si era preso una meritata pausa post Olimpiade e durante le uscite stagionali era sembrato lontanissimo parente di quello visto ai Giochi. Ma qui è tornato il superman che tutti conosciamo, e probabilmente al top della forma ancora non lo era.
Inavvicinabile nei 100 farfalla, dove nuota in batteria il primo mondiale in 50’’01 per poi vincere in 50’’20 la finale davanti ad Andrew (50’’88) e nei 50 stile, vinti anche qui davanti al polivante velocista in 21’’29. Non male anche i 100 stile, dove stampa 47’’79 (2° mondiale stagionale) e 50 farfalla chiusi in 22’’84, terza prestazione mondiale in stagione e nuovo US record, strappato a Bryan Lundquist che lo deteneva in 22’’91 addirittura dal 2009.
Non fa i 200 stile, ma come vedremo agli States non serve. Che dire? Lo aspettiamo per altro spettacolo ai Mondiali!
Dorso mostruoso!
No, Dressel non è il protagonista assoluto di questi Trials! Sembra incredibile ma c’è chi lo ha oscurato, e per farlo sono scesi in acqua in tanti.
Il livello dei dorsisti americani è impressionante e lo si vede fin da subito, con i 200 dove Ryan Murphy e Shane Casas stampano primo e secondo crono mondiale in stagione. 1’55’’01 per l’ex oro olimpico e 1’55’’46 per la nuova stella mondiale. Ma il meglio arriva dopo.
50 dorso: Hunter Armstrong, classe 2001, strapazza il record US e americano già al mattino, portandolo a 24’’01. Non pago al pomeriggio regala a tutti la vasca perfetta, chiudendo con il WR di 23’’71, nove centesimi meglio del mondiale di Kolesnikov. Ma non è finita qua perché dietro di lui Justin Ress nuota 23’’92, terzo crono all-time e Shane Casas resta fuori dal mondiale con 24’’00, quarto all-time. Potrebbe bastare ma…
100 dorso: ancora Armstrong! 52’’20, primo al mondo quest’anno e decimo all-time. Poi Murphy 52’’43 e Ress 52’’73, i primi tre tempi mondiali in stagione sono qui!
Donne da urlo
La sezione femminile era orfana della campionessa mondiale uscente di 50 e 100 Manuel Simone, ma ha fatto in fretta a dimenticarlo.
Merito delle numerose certezze made USA come per esempio Katie Ledecky, l’aliena è tornata tale e lo si è visto ogni volta che è entrata in acqua: dagli 800 vinti in 8’09’’27 ai 1500, chiusi in 15’38’’99 passando per i 200 e i 400, vinti rispettivamente in 1’55’’15 e 3’59’’52. Dal 400 in su è la più veloce al mondo in stagione e sarà un peccato non vedere la rivincita con la Titmus.
Poi c’è Lily King: la ferita dei Giochi brucia ancora ma l’esperienza della primatista mondiale viene fuori. Vince tutto e lo fa bene: nell’ordine 200 in 2’21’’19, 50 in 29’’76 e 100 in 1’05’’67 lasciando la campionessa di Tokyo Jacoby fuori dal giro mondiale. Animale da competizione!
Pioggia di primati
Cadono record in quel di Greensboro, specialmente quelli US, ovvero quelli nuotati sul suolo americano. Qualche esempio?
Il 2’05’’08 di Phoebe Bacon nei 200 dorso, nuovo primato strappato a Missy Franklin, che lo deteneva in 2’05’’68 dal 2013. Ah è sesto crono all-time tallonato dalla seconda in classifica a questi Trials, Rhyan White, che nuota a 2’05’’13. Sì anche il dorso femminile non è male. E lo confermano anche il 50 dorso di Katharine Berkoff, che sigla in nuovo US strappandolo a Regan Smith. 27’’12 le vale anche il record americano di Olivia Smoliga, datato 2019 in 27’’33, oltre che quinto crono all-time. Alla Smith non resta che prendersi quello nei 100, vinti in 57’’76, migliorando il suo 57’’92 del 2021!
Altro giro altra corsa: questa volta tocca a Michael Andrew: i Trials son affar suo e dove non trova un super Dressel (come nei 50 e 100 farfalla) eccolo a tutta birra. Vince i 50 rana in 26’’52, nuovo US record che prima apparteneva a Joao Gomez in 26’’60 e American record, in precedenza nelle mani di Kevin Cordes in 26’’76 oltre che sesto all-time. Non male, anche se il vizietto della scoppola in finale gli rimane, vedi i 100 stravinti da Nic Fink in 58’’37 (sesto all-time) proprio ai suoi danni.
Il nuovo che avanza!
Mai frase fatta fu più opportuna. Ci sono tanti giovani di belle speranze negli States. Quello che impressiona di più è il livello dei 400 stile uomini con otto finalisti su otto nati negli anni 2000! Alla fine vince Kieran Smith in 3’46’’61.
Altre giovanissime in campo femminile: Katie Grimes, classe 2006 vince i 400 misti in 4’36’’17 con il terzo mondiale stagionale, ma è anche l’unica sotto i 16 minuti nei 1500 esclusa Katie Ledecky, nuotando in 15’51’’36, seconda prestazione al mondo in stagione.
La più giovane a volare ai mondiali è però la 15enne Claire Weistein, classe 2007, che centra la clamorosa impresa nei 200 stile, chiusi in 1’57’’08. Non male anche Leah Hayes che a sedici anni nuota in 2’09’’99 diventando la più giovane under 20 sotto al muro dei 2’10 nei 200 misti. Il tutto nuotato alle spalle della splendida performance Alex Walsh, che di anni ne ha 20 e vince in 2’07’’84, nuotando il miglior crono stagionale, sesto all-time e seconda americana di sempre dietro la primatista Ariana Kukors e per non mancare, nuovo US record (precedente Kathleen Baker 2’08’’32 del 2018).
Giovane ma già esperta è poi Claire Curzan, che timbra ben quattro pass individuali, che potevano essere addirittura cinque! Nei 100 stile è seconda in 53’’58 alle spalle di Torri Huske, che la beffa anche nei 100 farfalla nuotati da entrambe sul 56’’ basso. Altra seconda piazza poi nei 100 dorso, mentre nei 50 farfalla è la più veloce di tutte, con il primo crono mondiale stagionale di 25’’49 a un centesimo dal record americano! Out un po’ a sopresa nei 50 stile, dove Huske e Brown strappano il pass nuotando in 24’’e mezzo.
Non male questi giovani!
Staffette sul tetto del mondo!
Occhio ai quartetti delle staffette, perché gli States hanno alcune frecce mica da poco.
Per esempio la 4×200 maschile è da brividi, con tre uomini sotto all’1’46’’ (Smith 1’45’’25 – Drew Kibler 1’45’’32 e Carson Foster 1’45’’57 nuotato in batteria) con il quarto, Trenton Julian a 1’46’’ e mezzo.
La mista e la veloce sono certezze, mentre per le donne sembra solo la mista di altissimo profilo, con l’inserimento prepotente della Curzan a farfalla o a stile. La veloce e la 4×200 non ha picchi clamorosi, resta da vedere la concorrenza quale sarà.
QUI il roster USA per i Mondiali:
Phoebe Bacon 200 do
Katharine Berkoff 50 do
Erika Brown 50 sl, 4×100 sl
Mallory Comerford 4×100 sl
Claire Curzan 50 sl, 50/100 fa, 100 do
Kate Douglass 200 ra, 4×100 sl
Hali Flickinger 200 fa, 4×200 sl
Katie Grimes 1500 sl, 400 mx
Leah Hayes 200 mx
Natalie Hinds 4×100 sl
Torri Huske 50/100 sl, 100 fa
Lilly King 50/100/200 ra
Annie Lazor 100 ra
Katie Ledecky 200/400/800/1500 sl
Bella Sims 4×200 sl
Leah Smith 400/800 sl, 4×200 sl
Regan Smith 100 do, 200 fa
Alex Walsh 200 mx, 4×200 sl
Claire Weinstein 200 sl
Emma Weyant 400 mx
Rhyan White 200 do
Michael Andrew 50 sl, 50/100 ra, 100 fa
Hunter Armstrong 50/100 do, 4×100 sl
Coby Carrozza 4×200 sl
Shaine Casas 200 do
Charlie Clark 800/1500 sl
Brooks Curry 100 sl
Caeleb Dressel 50/100 sl, 50/100 fa
Nic Fink 100/200 ra
Bobby Finke 800/1500 sl
Carson Foster 200/400 mx, 4×200 sl
Trey Freeman 400 sl, 4×200 sl
Ryan Held 4×100 sl
Trenton Julian 200 sl, 4×200 sl
Chase Kalisz 200/400 mx
Drew Kibler 200 sl, 4×100 sl
Ryan Murphy 100/200 do
Justin Ress 4×100 sl
Kieran Smith 200/400 sl
Charlie Swanson 200 ra
Luca Urlando 200 fa