Il 2022 del nuoto internazionale si concluderà con la sedicesima edizione dei Mondiali in vasca corta, manifestazione tra le più giovani del panorama e che solamente un anno fa, causa posticipo per la pandemia, ha visto l’ultima edizione svolgersi ad Abu Dhabi dal 16 al 21 dicembre.

Quest’anno, i Mondiali saranno dal 13 al 18 di dicembre e le differenze con il 2021 saranno molte.

Innanzitutto si svolgeranno a Melbourne, in Australia dove non erano mai stati in precedenza: 6 volte in Europa, 6 in Asia, 3 in America. Quella oceanica è una location che rende la trasferta alquanto impegnativa soprattutto per le Nazionali europee: l’Italia, ad esempio, passa dai trenta convocati nel 2021 ai venti nel 2022, con una formazione che lascia inevitabilmente scoperte alcune specialità, tra le quali diverse staffette.

Il calendario, però, è decisamente meno affollato rispetto a quello dello scorso anno, quando oltre ai Mondiali, in autunno c’era tutta la stagione di ISL e, inoltre, anche i Campionati Europei. Di conseguenza, in un periodo che ha avuto come grande vetrina internazionale solamente la World Cup, molti big potrebbero puntare proprio sulla rassegna iridata come culmine della preparazione in vasca da 25.

I Medaglieri

Si tratta comunque di un Mondiale “minore”: a Melbourne non ci saranno, ad esempio, Caeleb Dressel e Katie Ledecky, anche se non si può dire che la Nazionale a stelle e strisce non sarà competitiva. Storicamente, sono proprio gli USA a snobbare maggiormente questa manifestazione, ritenendo la vasca corta un “giochino” decisamente meno importante della lunga, ma anche del circuito collegiale in yards.

Nonostante ciò, il medagliere totale vede comunque gli USA saldamente in testa con quasi il doppio degli ori rispetto all’Australia, seconda, ed il triplo della Cina, terza. L’Italia, con 11 ori, è sedicesima.

Un medagliere, quello italiano, che si è rimpinguato proprio nell’edizione 2021, quando gli azzurri portarono a casa ben 16 medaglie di cui 5 d’oro, record storico per i nostri colori.

Sarà molto complicato ripetere l’exploit dell’anno scorso, con l’Italia che fu addirittura terza nel medagliere generale, grazie soprattutto agli ori individuali di Razzetti (200 farfalla), Rivolta (100 farfalla) e Miressi (100 stile) e delle staffette 4×50 stile e 4×100 mista maschi. La brillante prestazione dei nostri ad Abu Dhabi 2021 è testimoniata anche dalle 40 finali raggiunte e dagli 11 record italiani migliorati.

Il computo totale delle medaglie italiane è decisamente sbilanciato verso il settore maschile, che ha ottenuto 48 dei 67 podi totali, mentre va detto che l’Italia ha una buona tradizione nelle staffette, con ben 18 medaglie conquistate (4 ori, 5 argenti, 9 bronzi).

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Interessante la divisione per stile delle medaglie italiane, che vede lo stile libero dominare con più del 50% delle medaglie totali, seguito a distanza alla rana.

Solo due medaglie per i dorsisti italiani, gli argenti di Lorenzo Mora nei 50 (2021) e di Luca Bianchin nei 200, prima medaglia in assoluto dell’Italia ai Mondiali in vasca corta (1993).

I medagliati azzurri

Il più medagliato dei nostri è Massimiliano Rosolino, 10 podi totali, seguito da Filippo Magnini (9) e Federica Pellegrini (8), mentre tra gli atleti in attività è Silvia Di Pietro ad avere più medaglie (7).

Il medagliere che conta solo le gare individuali è di Gregorio Paltrinieri (1 oro e 3 argenti), mentre quello generale è dominato da Alessandro Miressi, unico atleta italiano ad avere tre ori (1 individuale e 2 di staffetta), vinti tutti nell’edizione 2021.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4