Una combinazione perfetta, che per i bimbi giapponesi non capitava dal 1964. Arriva però una pandemia mondiale che rinvia tutto di un anno.
Resti tra i migliori, il sogno è lì a portata di mano, manca solo la matematica qualificazione, il tempo lo hai già nuotato più volte. Ma quanto conta, la porta in faccia si chiude e i Giochi li guarderai soltanto, qualcun altro entrerà in acqua al tuo posto.
Questa e altre storie sono uscite dagli otto giorni di gare a Tokyo – dal 3 al 10 aprile – ai Trials nipponici.
“Il nuoto è uno sport crudele” cit.
È Ippei Watanabe il protagonista dell’incipit iniziale. Ex primatista mondiale, due volte bronzo mondiale nei 200 rana, negli ultimi anni, questo compreso, sempre tra i migliori al mondo nella specialità. Ma come dirà lui post gara, il nuoto, come lo sport in generale, è crudele quando vuole, soprattutto nel caso in cui stecchi la gara che non puoi sbagliare.
Succede così che nei 200 rana il giovane Shoma Sato stampa il secondo crono mondiale all-time in 2’06’’40, oltre che nuovo record nazionale meglio proprio del 2’06’’67 di Watanabe, ma che anche Ryuyo Mura nuota sotto il tempo limite in 2’07’’58 relegando l’ex primatista al terzo posto in 2’08’’30. Watanabe così, con un personale stagionale nuotato a dicembre di 2’07’’08, guarderà i Giochi, mai come in questa occasione, da casa!
Siamo tutti Rikako Ikee!
Eh sì, la vita a volte fa brutti scherzi! Se con lo slittamento di un anno il povero Watanabe ha perso il sogno di una vita, c’è chi invece ci lo ha ritrovato. Rikako Ikee aveva sconvolto tutti quando sulla cresta del mondo aveva detto stop per curarsi dalla leucemia. Poi il rinvio olimpico e la speranza si è riaccesa. Pochi mesi fa tornava in acqua e a tutti sembrava un gran successo. Ma la ragazza è in gamba e si sapeva, e così eccola guadagnarsi un pass per i Giochi che a chiunque, avversarie comprese, sono sicuro farà piacere.
Ci riesce con le staffette, vincendo i 100 stile in 53’’98 e i 100 farfalla in 57’’77. La vogliamo portabandiera, mi sembra il minimo!
I tre samurai, non steccano mai!
Chi saranno i tre samurai del nuoto nipponico? Ovviamente Daiya Seto, Kosuke Hagino e Ryosuke Irie!
Partiamo dal primo: dopo i mesi di squalifica sembrava che la ripartenza fosse più difficile del previsto. Invece il primatista mondiale in corta dei 400 misti è tornato sui suoi soliti livelli, stampando il miglior crono mondiale stagione in 4’09’’02 e dichiarando a fine gara di voler puntare al record del mondo di un certo Michael Phelps. Eh no Daiya, non ci togliere l’ultimo primato del re!
Seto poi gareggia e si qualifica anche nei 200 farfalla, nuotando in 1’55’’20 alle spalle di Tomoru Honda primo in 1’54’’88. Il cerchio lo chiude nei 200 misti, vinti in 1’57’’41 con pass olimpico e ingresso nell’ammucchiata di atleti che si giocherà le medaglie Tokyo.
Qui le strade si intrecciano con Kosuke Hagino: solo due centesimi lo divido da Seto, ma i Giochi son cosa fatta anche per lui. Non lo vedremo nei 400 misti, dove è campione in carica, ma farà parte della 4×200 stile.
E infine Ryosuke Irie: una vita al top nel dorso mondiale e adesso, a 31 anni, la possibilità di giocarsi delle difficili medaglie olimpiche a casa sua. Doppietta 100 e 200, con 53’’13 e 1’55’’52 e la sicurezza di un posto nella sempre temibilissima 4×100 mista nipponica!
Record: dolce o amaro?
Dipende da come lo vedi. È dolcissimo per Katsuhiro Matsumoto, che lo stampa nei 200 stile in 1’44’’65 migliorando di mezzo secondo il suo personale ed entrando al nono posto all-time mondiale. Crono che lo manda dritto dritto ai Giochi con il miglior tempo stagionale.
Primato agrodolce anche per Takeshi Kawamoto: in semi dei 100 farfalla eguaglia in 51’’00 il primato nazionale di Kohei Kawamoto del 2009, poi però perde la finale toccando in 51’’25 alle spalle di Naoki Mizunuma che chiude in 51’’03. Entrambi però staccano il pass!
Ed ecco il grande deluso: Shui Kurokawa ritocca il primato nazionale degli 800 stile con 7’49’’55, un decimo meglio del tempo di Takeshi Matsuda del 2009, e anche quarto crono mondiale stagionale. Tutto bello, bellissimo, ma il tempo limite era di un secondo e mezzo più basso. Destino crudele, torna sempre!
Si è visto dunque un po’ di tutto in questi Trials del Sol Levante. Sicuramente la spedizione olimpica giapponese sarà tra le più forti degli ultimi anni, con il fattore casa che sono sicuro scatenerà la voglia di competizione dei padroni di casa.
Al momento sono 28 gli atleti qualificati, ma l’elenco resta ancora non ufficiale!
PS: ma chiudiamo in bellezza: la famiglia Watanabe può essere comunque felice. Kanako, la sorella di Ippei, vince e trova il pass nei 200 rana con 2’23’’04!
Roster Giappone
Qui tutti i qualificati non ufficiali:Yuki Ikari – 400 misti
Yui Ohashi – 200/400 misti
Daiya Seto – 200/400 misti, 200 farfalla
Ageha Tanigawa – 400 misti
Waka Kobori – 400/800 stile
Miyu Namba – 400/800 stile
Rikako Ikee – 4×100 stile, 4×100 mista (farfalla)
Shoma Sato – 200 rana, 4×100 mista (rana)
Katsuo Matsumoto – 200 stile, 4×200 stile
Kanako Watanabe – 100/200 rana, 4×100 mista (rana)
Reona Aoki – 100 rana
Ryosuke Irie – 100/200 dorso, 4×100 mista (dorso)
Konosuke Yanagimoto – 4×200 stile
Kosuke Hagino – 200 misti, 4×200 stile
Takahashi Kotaro – 4×200 stile
Tomoru Honda – 200 farfalla
Miho Teramura – 200 misti
Katsumi Nakamura – 100 stile, 4×100 stile
Kaiya Seki – 4×100 stile
Namba Akira – 4×100 stile
Suzuka Hasegawa – 200 farfalla
Ryuya Mura – 200 rana
Natsumi Sakai – 4×200 stile
Chihiro Igarashi – 4×200 stile
Rika Omoto – 4×200 stile
Keita Sunama – 200 dorso
Naoki Mizunuma – 100 farfalla, 4×100 mista (farfalla)
Takeshi Kawamoto – 100 farfalla
Foto: Fabio Cetti | Corsia4