Come da consuetudine, è stato l’antipasto dei Mondiali per Nazionali. Il Rescue, anzi adesso si chiama Campionato Mondiale, si è aperto con i Master, ovvero con ciò che di base è goliardia pura, ma che spesso – e l’Olanda non ha fatto eccezione – offre prestazioni mica da ridere.
C’è stata anche l’Italia, rappresentata da quattro squadre.
In realtà l’unica squadra che è andata in Olanda come tale è stata il Circolo Nuoto UISP Bologna, la società più blasonata della storia del Salvamento Master italiano, vincitrice di dieci titoli italiani e quasi sempre presente alle manifestazioni internazionali.
Le altre società erano one-man teams, ovvero schieravano un solo atleta. In due casi, si è trattato di atleti agonisti. La distinzione Master/Agonisti è infatti una peculiarità italiana: all’estero sei Master una volta superati i 30 anni, anche se gareggi come agonista (ci sono stati nel passato atleti che, nella medesima edizione del Rescue, hanno gareggiato sia tra i Master che negli Open).
(Foto D. Battegazzore)
In ogni caso, i due “agonisti master” italiani (vedi foto) sono stati Daniele Battegazzore (SC Alessandria), ex Nazionale e già con diversi podi master mondiali ed europei, e Bruna Ravera (Aquatica Torino), in Italia l’agonista più esperta ed in campo internazionale pluriprimatista mondiale master.
L’altro caso di one-man, anzi one-woman, team è stato Simona Pognant (VVF Grosseto), già campionessa italiana M40.
A guardare i risultati, possiamo dire che mentre agli Open ed agli Youth partecipa la Nazionale A, ai Campionati Master ha gareggiato l’Italia “B”, dove B sta per Bruna, ma anche per Battegazzore, oppure per Bologna. In qualsiasi podio azzurro, c’è la lettera B.
Iniziamo con la stoica Bruna Ravera (M45), che ha partecipato a 9 delle 11 gare individuali in programma. Bruna si è laureata, come da pronostico, campionessa mondiale di Pinne col tempo di 1:10.71; ci si aspettava un risultato analogo nel Torpedo, dove però si è fermata all’argento con 1:12.97, una prestazione al di sotto dei suoi standard. Ottimo bronzo, invece, nel Nuoto con 2:40.79, record italiano di categoria, e bronzo anche nel Trasporto in 47.32.
La Ravera si è poi ripetuta a mare, conquistando altri tre argenti, nel Frangente, nell’Oceanwoman e nei 2000m Corsa su Spiaggia (eh sì, i Master fanno anche questa…), rispettivamente, classificandosi poi ai piedi del podio a Tavola e nona a Bandierine.
Negli M35 Daniele Battegazzore si è imposto nella gara di Torpedo col record italiano di 58.41. Nuovo limite nazionale M35 anche nella gara di Pinne, dove il 52.33 gli vale la seconda piazza. Completano i suoi risultati in vasca il quinto posto nel Nuoto (2:17.02) ed il decimo nel Trasporto (36.51). Una bella medaglia arriva anche a mare, ed è l’argento nel Frangente! Daniele ha poi ottenuto un sesto posto nell’Oceanman, un nono nella Tavola, mentre nella Canoa è stato l’unico italiano a gareggiare.
Brava e sfortunata la M40 Simona Pognant, partita col record italiano di Pinne (1:08.66) che le vale il sesto posto, poi è stata squalificata nell’altra gara dove era attesa, il Torpedo, mentre a Bandierine si è fermata in quarta posizione. Chiude il suo bottino il sesto posto nella Tavola.
Ed andiamo alla compagine bolognese.
Gare da incorniciare per la M60 Vincenza Di Matteo, che ha dominato le gare in spiaggia vincendo le Bandierine, cogliendo un argento a Sprint, e classificandosi quarta nei 1000m. Inoltre, si è laureata nuova primatista italiana M60 di Pinne (1:51.13) e di Torpedo (1:49.42), dove si è classificata sesta e settima rispettivamente. Infine è giunta decima nei 100m Ostacoli in 2’05”21.
Gianni Nanetti (M50) ha trionfato ancora una volta nei “suoi” 2000m di Corsa su Spiaggia, giungendo inoltre tredicesimo nel Frangente e quindicesimo nel Nuoto (3’04”86).
Paolo Paoloni (M65) ha vinto un eccellente argento a Pinne con 1:26.23 e ha sfiorato il podio negli Ostacoli per soli cinque centesimi, chiudendo in 1’35”73, mentre ha deluso a Torpedo dove da primatista europeo in carica si è classificato quinto con 1’29”68, lontano dal suo record. Per lui anche un sesto posto nel chilometro in spiaggia.
Grandissimo record e bronzo M55 a Pinne per Alberto Scolari (1:08.64), anche sesto nei 100m Ostacoli (1’13”49) e nel Trasporto (45.04).
Record italiano M50 per Chiara Novarese a Torpedo (1:26.26) e a Pinne (1:23.91), che le valgono un quinto ed un sesto posto, rispettivamente. La Novarese è anche ottava a Bandierine.
Pierfranco Agrestini (M70+) ha realizzato il primo record italiano M75 nel Torpedo (2:07.77), dove è sesto, ed il primo di vasca lunga M75 nel Nuoto (2:19.03), che gli è valso il settimo posto, stesso piazzamento ottenuto a Bandierine.
Vania Mascagna (M40) è un’oceanica e lo ha dimostrato con il sesto posto nei 2km su Spiaggia, l’ottavo posto a Tavola, mentre in piscina è 15ª Torpedo (1:30.50).
Emanuela Lupi (M50) ottima sesta a Torpedo in 1:26.43, 11ª a Frangente, 13ªa Tavola e 15ª Pinne (1:29.96).
Onorevole menzione per Giovanni Maria D’Amico (M55), che ha gareggiato in ben 6 gare.
Donne bolognesi in grande spolvero nelle staffette. C’è l’argento di Mascagna, Novarese e Lupi nella Gara nel Frangente a Squadre (categoria 130-149): direi la sorpresa più gradita di questo Mondiale. Nella stessa categoria, Bologna ottiene anche un ottimo quarto posto nella Staffetta con la Tavola.
In piscina, invece, record italiano 200-239 di Novarese, Lupi, Mascagna, Di Matteo, che con 2:55.13 sono ottave nella 4×50 Ostacoli.
Doppio record italiano per il CN UISP Bologna maschile nella Line Throw: 21.74 di Nanetti-Scolari è il nuovo limite M50 e vale la sesta piazza, mentre 32.32 di D’Amico-Paoloni, nuovo record M55, vale il legno. Per il resto, ottavo posto nella Staffetta Ostacoli in 2:35.57 (categoria 230+) e nel Frangente a Squadre (170+) e decimo nella Staffetta con la Tavola (170+).
Stagione internazionale master archiviata, ma c’è ancora un appuntamento nazionale, con il Trofeo Salvamento Felice, ultima tappa del Circuito Supermaster di Salvamento, che si disputerà a Pozzuoli il 10 settembre.
(Foto copertina: Lifesaving2016 | Facebook)
Andrea Longobardo
Tra stelle e pianeti per professione, tra le onde per passione, ha raggiunto il compromesso nuotando tra le nuvole.