Il 29 novembre 2008, da fresca campionessa Olimpica, Federica Pellegrini gareggia agli Assoluti di Genova negli 800 stile.

La distanza, che non è la sua specialità, gli sta comunque regalando passaggi al di sotto del record italiano quando un improvviso malore la costringe al ritiro dalla competizione.

Il ritiro dalla gara, le persone che la aiutano ad uscire dalla vasca, il grande spavento: le immagini della Divina sdraiata che fatica a respirare fanno il giro dei media, alimentando chiacchiere e speculazioni di ogni tipo.

Inizialmente si pensa all’asma, ad un problema fisico, si fanno controlli, indagini, si pensa ad un blocco mentale che le impedisce di affrontare le distanze più lunghe. C’è chi ovviamente parla di finzione, di mancanza di voglia, come se un atleta professionista non potesse avere le difficoltà che un qualsiasi lavoratore ha giornalmente, come se si trattasse di superumani privilegiati, di esseri di gomma.

Poi non se ne parla più per un po’ e, come se nulla fosse successo, la sua vita sportiva continua con successo. Un successo che, con il suo sfarzo scintillante, copre il vero problema.

Anni dopo, a carriera conclusa e maturità personale pienamente raggiunta, Federica Pellegrini svela che cosa davvero ci fosse dietro a quegli episodi così misteriosi e chiacchierati: si trattava di attacchi di panico. La sua crisi personale era ben più ampia di un capriccio, le impediva di vivere la sua vita sportiva con serenità. Federica racconta che il tutto aveva origine da un sogno: “Mi buttavo in acqua con il costume e con l’accappatoio per fare quella determinata gara, iniziavo a non galleggiare più bene e a non respirare”. Al sogno, però, si aggiungevano episodi di ansia con intensità sempre maggiore, sia in allenamento che, soprattutto, in prossimità delle gare, fino ad arrivare a violenti attacchi di panico.

Gli attacchi di panico sono un problema comune, molto più diffuso di quanto non si possa immaginare, che può colpire chiunque, dalla persona comune al grande atleta professionista, in qualunque momento e per motivi più disparati. È una sensazione che può facilmente essere scambiata per molte altre, dall’infarto allo svenimento, ma che se trascurato può ripresentarsi con intensità sempre maggiore e con effetti anche devastanti. Le cause sono infinite e spesso riconducibili a stress psicologici.

Riconoscerlo è il primo, fondamentale, passo; affrontarlo, facendosi aiutare, il rimedio più utile.

Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day5 recap: Curtis in finale nei 100 stile

Una quinta giornata dei Mondiali iniziata decisamente "col sapore amoro in bocca" per l'uscita in batteria di Ceccon nei 200 dorso, ma si guarda avanti con i giovani di questa Nazionale che lottano e non si accontentano di esserci.Batterie day5 Passato il giro di boa...

Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day4 recap: l’OORO di Cerasuolo!

Nella quarta giornata dei Mondiali di Singapore 2025 arriva finalmente l'oro dal nuoto in corsia, un acuto pancora più evidente per la storia che porta con se per il nuoto azzurro.Batterie day 4 Arrivati alla quarta giornata di Singapore 2025, c’è chi inizia a dare i...

Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day3 recap: bis d’argento Quadarella e Ceccon

Altre due medaglie in questa terza giornata di Mondiali, entrambe d'argento, ma con due emozioni nettamente in contrasto. Singapore 2025 è piena di soprese...Batterie day 3 Le difficoltà che si possono trovare a un Mondiale di nuoto sono molteplici, e ce le raccontano...

EYOF2025 | l’Italia vince il medagliere del Nuoto a Skopje

Si chiude con successo la spedizione azzurra a Skopje, in Macedonia, per la diciottesima edizione del Festival Olimpico della Gioventù (EYOF - European Youth Olimpic Festival) dove gli azzurrini dai 14 ai 18 anni l’han fatta da padrona vincendo il medagliere finale e...

Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day2 recap: Martinenghi argento, Ceccon bronzo

Seconda giornata di gare dalla World Aquatics Championships Arena di Singapore, ​Batterie day 2 Ci abitueremo mai agli italiani che si risparmiano, fanno i calcoli in batteria e poi entrano in finale col brivido? Continuando sulla falsariga di ieri, Thomas Ceccon ha...

Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day 1 recap: 4×100 d’argento

Una prima giornata davvera intensa ai Mondiali di nuoto di Singapore, fra record e squalifiche "per errore" arriva anche la prima medaglia azzurra.Batterie day 1 Si parte con il nuoto in vasca e si parte anche con i pensieri sparsi sulle batterie, cariche di italiani...

Come dice Pellegrini stessa “gli attacchi di panico non si superano da soli”, ma è solo grazie alla condivisione che si può oltrepassare questo genere di problemi. La Divina ne parla a cuore aperto anche in Underwater, il docufilm che ne racconta la carriera, ma non è l’unica sportiva ad aver affrontato a viso aperto il problema.

Michael Phelps è molto attivo nella sensibilizzazione dei mental issues degli atleti, tanto da aver di fatto intrapreso una missione di vita nel cercare di diffondere cultura ed informazione su questi aspetti.

Vi consiglio anche di ascoltare Brent Hayden, o di leggere Open di Andre Agassi, oppure di seguire le vicende di Simone Biles, la ginnasta statunitense che a Tokyo ne aveva apertamente parlato lasciando le competizioni in corso. Siamo ancora in attesa di capire le vere motivazioni che hanno spinto Caeleb Dressel a ritirarsi dai Mondiali di Budapest, uno che ha sentito sulle sue spalle il peso di un’intera nazione proprio nei giorni delle Olimpiadi del 2021.

Lo sport ne parla, finalmente, e gli sportivi sono volti noti e seguiti che con le loro parole possono fare da traino e motivazione per chiunque soffra di questi problemi.

Ma lo sport può essere anche rimedio contro i problemi di ansia, se correttamente utilizzato risulta davvero fondamentale. Il corretto esercizio fisico è in grado di migliorare la circolazione sanguigna, il quadro ormonale, l’attività neuronale e persino la psiche: migliora l’autostima e la sensazione di autoefficacia, rende più sicuri di sé stessi e delle proprie capacità. Il nuoto, nel nostro caso, potrebbe essere davvero un toccasana.

Affiancare una sana e costante nuotata alla terapia psicologica con un professionista potrebbe essere la combinazione giusta per affrontare questo genere di problemi.

Un consiglio? Non pensate subito alle gare o alle traversate oceaniche, ponetevi dei piccoli obiettivi quotidiani, raggiungibili e stimolanti, per aiutarvi ad affrontare le giornate con entusiasmo e voglia di fare. Ve lo dicono gli esperti, ma anche il sottoscritto.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4