Nella settimana aperta dal World Mental Health Day, Fatti di nuoto Weekly si occupa di salute mentale, dell’ennesime piscine italiane in difficoltà, del fondo azzurro che perde una figura importante ma anche delle novità di questa disciplina, per chiudere con una riflessione sulla World Cup 2022 che quest’anno non ha concorrenza.

Salute Mentale

Lunedì era il World Mental Health Day, una ricorrenza forse sottovalutata per il valore simbolico che si porta dietro e per il numero di persone che, a vari livelli, soffrono o hanno sofferto di problemi di questo genere. Quello della salute mentale è un tema che viene a volte ancora affrontato con leggerezza, nonostante la sensibilizzazione sia sempre più potente e si siano fatti enormi passi avanti in termini di visibilità. Questo anche grazie all’intervento di diversi testimonial famosi, e nel nuoto c’è soprattutto Michael Phelps: con una lunga intervista a Sports Illustrated, l’ex pluri olimpionico ha dichiarato che la sua campagna su questi temi non è affatto conclusa e che non si arrenderà finché non verrà fatto qualcosa di concreto. 

Non sono mancati anche gli interventi sui social di vari atleti, tra i quali l’australiana Stephanie Rice, che si è mostrata su Instagram in alcuni scatti presi proprio da momenti di difficoltà personale. Difficoltà di cui ci aveva parlato Brent Hayden in un’intervista che vale la pena riguardare.

Salute delle Piscine

Qui invece le notizie continuano ad essere preoccupanti.

A Ravenna si parla di piscina in ginocchio a causa dei costi energetici, e si propone una riduzione intelligente dell’orario di apertura oltre che l’investimento comunale dell’acquisto di teloni per la copertura dell’acqua. In provincia di Terni, invece, le due piscine comunali “gemelle” di Borgo Bovio e Campitello decidono per la chiusura di un impianto (il primo, che necessita anche di lavori di manutenzione) e il trasferimento dei corsi nell’altro.

I gestori, insomma, si stanno scervellando (come testimonia ad esempio il gestore di Borgo San Lorenzo), per rimanere in piedi, in attesa di un inverno che sembra sempre più insormontabile.

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Fondo

Il settore del fondo nostrano perde un tecnico che ne ha fatto la storia recente: Emanuele Sacchi ha dichiarato di voler abbandonare, lasciando uno sport che ha contribuito a rendere grande negli ultimi due decenni. Se l’Italia è una nazione dominante nelle acque libere lo deve anche a lui, che forse ultimamente trovava poco spazio in una nazionale dove il livello è sempre più alto e la competizione sempre più serrata. 

Un fondo per il quale sono state ufficializzate date e modalità di qualificazione per Parigi 2024, dove si svolgeranno le 10 km maschile e femminile. Il percorso, come noto, passa dalle due edizioni dei Mondiali dei prossimi due anni, Fukuoka 2023 e Doha 2024, eventi dai quali dovrà passare chi vuole giocarsi la medaglia olimpica sulla Senna. 

Nel congresso tecnico 2022, la FINA ha ufficializzato alcune modifiche regolamentari che riguardano tutti gli sport acquatici. Per il fondo, in particolare, si decide che il giudice di gara ha la facoltà di di imporre la squalifica di un nuotatore al termine della gara.

Riflessione sulla World Cup

Si parte il 21 ottobre a Berlino, con con una nutrita schiera di italiani a partecipare alla prima delle tre tappe di questo 2022 (nelle restanti confermati Martinenghi per Indianapolis, Razzetti per Toronto, Ceccon Burdisso per entrambe le date). Questo non può che essere un segnale della voglia di gareggiare ad alti livelli dei nostri, che appena ne hanno occasione cercano il confronto internazionale per prepararsi al meglio alle occasioni che contano. Lo ha detto anche Marco Orsi, i risultati ottenuti nel 2021-22 sono stati incredibilmente positivi anche grazie all’abitudine che si è creata tra i nazionali al confronto ed alla competizione. 

Se non ci sarà da attendersi prestazioni esagerate, la curiosità più elevata è nel vedere come verrà proposto lo spettacolo. La World Cup di quest’anno non ha concorrenza ma dovrebbe far intuire che, proprio dalla concorrenza, ha imparato qualcosa. Per esempio, mi aspetto una proposta innovativa, sia televisivamente parlando sia dal punto di vista social, dove è indispensabile vedere girare reel e post sull’evento in modo virale. 

Altrimenti sarebbe un’occasione persa. 

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4