Una vita da mediano…” forse il ruolo rilanciato dalla famosa canzone di Ligabue è riduttivo per lui, ma dopo 22 anni di onorata carriera, Dario Taraboi fa il grande salto di qualità diventando, da inizio settembre, il nuovo Direttore Sportivo della Federazione di nuoto austriaca.

Non che fin qui fosse uno qualunque, anzi!!! Allenatore delle sorelle Letrari, Laura e Arianna, oltre che di Lisa Fissneider, ma soprattutto “monumento” della Bolzano Nuoto e da atleta fondista d’altri tempi, oro nella 25 km ai Campionati Europei di fondo in Repubblica Ceca nel 1993!

Adesso, dopo tanti anni tra il cloro della vasca, inizia un nuovo e ambizioso progetto con la nazionale austriaca.

Come si diventa Direttore Sportivo di una federazione, e in particolar modo ci puoi raccontare come hai fatto per ottenere questo impiego in Austria?
Ho semplicemente trovato questo bando su Internet e mi sono iscritto. In primis c’è stato un test scritto su tutto quello che riguardava il mondo del nuoto con il quale è arrivata la prima scrematura. Siamo rimasti in cinque e abbiamo tenuto un colloquio a Vienna. Dopodiché è passato un po’ di tempo, mi han chiamato all’improvviso e devo dire che sono rimasto piuttosto stupito!

Anche perché dopo tanti anni in vasca, passerai ad un ruolo più gestionale come Direttore Sportivo. Quali sono le motivazioni di tale scelta?
Avevo voglia di cambiare! Fare un salto di qualità, e quando si è presentata questa occasione non ho esitato, anche perché nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere alcune di queste persone e mi sono sempre piaciute.

Un ruolo più importante ma che ti priverà del lavoro in vasca. Quanto ti mancherà tutto questo?
Mi mancherà tanto perché dopo 22 anni è dura. Quando l’ho comunicato ai ragazzi è stato straziante. Ma d’altro canto sono contento, è una nuova sfida e sono molto ansioso di iniziare.

Anche perché non ti occuperai solamente di nuoto ma di tutte le discipline acquatiche. Come ti preparerai a questo ruolo? Hai già dei collaboratori?
Si certo, ci sono i vari responsabili di settore che rimangono, almeno per i primi tempi, sono collaboratori che mi daranno tempo e modo di conoscere l’ambiente e le varie discipline, oltre che il mondo austriaco in se stesso. Ovvio che ci vorrà un po’ di tempo ma il progetto è serio.

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A proposito di progetto: cosa cercavano loro e qual è il percorso impostato dalla federazione? Tu hai già delle linee guida da seguire?
Cercavano innanzitutto una persona che rilanciasse tutte le attività della loro federazione. Una figura che mancava ormai da un anno e mezzo. Siamo ancora in fase di costruzione, loro al momento non mi hanno illustrato nessun percorso e io come primo pensiero ho quello di conoscere bene l’ambiente. Ovvio poi che ho delle idee, che comunicherò alla loro commissione sportiva.

Idee azzurre che fuggono dal bel Paese: dopo Paolo Bossini un altro allenatore “strappato” da Nazionali straniere. E’ una questione di nuovi stimoli o c’è altro?
No, sicuramente sono gli stimoli a fare la differenza. Dopo tanti anni in Italia fare un esperienza all’estero ti può portare un bagaglio personale davvero importante. Un confronto con persone e ambiente nuovo ti obbliga a maturare e perché no anche a cambiare, quindi a crescere. E’ un esperienza che tutti dovrebbero provare.

Per contro cosa vedono nei tecnici italiani le Nazionali straniere, che i loro non siano in grado di proporre?
Sicuramente il lavorare in una Nazione dove il nuoto è al top. Ogni tecnico ha grande esperienze perché si confronta giornalmente con un livello molto alto. Penso che ricerchino anche una mentalità latina, molto diversa dalla loro.

La tua avventura deve ancora iniziare, ma si può già parlare di obbiettivi a breve o lungo termine?
Per ora no, ovvio che il progetto, che è senza scadenza, guarda al quadriennio olimpico in vista di Tokyo 2020. Non conosco ancora l’ambiente ma ho avuto modo di dare un occhiata da lontano e credo che le capacità di base possano essere enormi, l’organizzazione generale dovrà essere riveduta. Anche per questi motivi ho una buona sensazione!

Rilanciare il nuoto austriaco non sarà uno scherzo ma l’esperienza e la serietà di Dario Taraboi non potranno che fare bene a tutto il movimento.

Un grande in bocca al lupo a lui, che forse qualcuno ricorderà come uno dei primi ospiti del “Salottino di Corsia4”, nella seconda puntata del lontano aprile 2013!!! Porteremo mica fortuna???

 

(foto copertina: www.salzkammergut-rundblick.at)