Ciao a tutti, sono Elsa, nuotatrice da ormai 12 anni nella squadra master di Mozzate, in provincia di Como. In questi anni sono state tante le emozioni che il nuoto mi ha regalato: le soddisfazioni, le delusioni, le lacrime di gioia, la fatica, la serenità di far parte di un gruppo meraviglioso.
Oggi però vorrei raccontarvi una storia particolare, che spero possa portare speranza a chi ne ha più bisogno.
E’ la storia di Grazia, una compagna di squadra alla quale, con tutto il cuore, questo articolo è dedicato.
Grazia inizia a nuotare con noi nel 2014: da subito si fa notare per la sua esuberanza, la presenza costante, la passione per questo sport e l’emotività tipica di chi ha un cuore grande: impossibile non accorgersi della sua presenza, con tutte le sue ansie pregara!
L’idillio viene presto interrotto però da una notizia che gela il sangue e l’entusiasmo di tutti. Grazia è malata di tumore al seno. A settembre del 2015 inizia il suo calvario, si appoggia allo IEO di Milano, ma le notizie sono poco rassicuranti: ci sono metastasi alle ossa e un nodulo al fegato, Grazia si vede crollare il mondo addosso. Deve smettere immediatamente di nuotare, i rischi di fragilità ossea sono altissimi ed è costretta ad indossare costantemente un busto per dare sostegno alla colonna vertebrale. Inizia subito la chemioterapia: sono mesi durissimi, resi più sopportabili solo dalla vicinanza della famiglia, degli amici e della squadra di nuoto, che non smette di sostenerla e credere in lei.
Quante volte le dicevamo: “Grazia, tieni duro, ti aspettiamo in vasca!”, “Grazia, gareggiamo anche per te!”.
Grazia ha un carattere forte, quasi incrollabile. E ama la vita. Accompagna la squadra ai trofei, è sugli spalti a tifare per noi. Questo spirito positivo le consente di inanellare pian piano delle piccole grandi vittorie: il nodulo al fegato si riassorbe, il tumore primario al seno pian piano diminuisce di volume, le ossa si calcificano grazie a una particolare terapia farmacologica.
A marzo finalmente la notizia che tutti aspettavamo: Grazia ha sconfitto il tumore, il seno è pulito, rimane solo una piccola metastasi ossea tenuta sotto controllo però dalla terapia. Il busto è ormai un ricordo, rimangono poche chemioterapie da finire, l’ultima a metà maggio. Ma soprattutto: Grazia può tornare a nuotare!
Con calma, lentamente, torna nell’ambiente che le ha dato quella motivazione così forte da lottare contro il male: proprio i muscoli della schiena, resi forti dagli allenamenti, hanno sorretto la colonna vertebrale nei momenti di maggiore fragilità.
Il nuoto è stato per lei così terapeutico, che i medici pensano di inserirlo nelle terapie consigliate per i malati di cancro.
A fine mese Grazia effettuerà la visita per rinnovare il certificato medico agonistico e poter tornare a gareggiare. Di sicuro a fine giugno accompagnerà la squadra a Riccione per i Campionati Italiani: ha già preparato i fiocchetti rosa (simbolo della lotta contro il tumore al seno) da indossare durante le staffette.
Quando ho chiesto a Grazia se potevamo raccontare la sua storia ha accettato con entusiasmo: il suo vuole essere un forte messaggio di speranza e di ottimismo per chi, come lei, sta lottando contro un male così terribile. Perchè lo sport allena alla vita e alle sfide che essa comporta, anche le più difficili.