di Elisa Bellardi
Sabato 10 e domenica 11 maggio si svolgerà il Trofeo Internazionale di San Marino, una delle più importanti manifestazioni del circuito Master. Circa 750 atleti di tutte le età si sfideranno tra le corsie della piscina “Multieventi Sport Domus”, coperta e con vasca da 50 metri, in viale Roncaglia 30. Per l’occasione, noi dello staff di Masterswim saremo presenti per riprendere le gare e pubblicare video e risultati in tempo reale. Alla vigilia della competizione, abbiamo incontrato uno degli organizzatori, Cristiano Guerra, della San Marino Nuoto.
Chi sono gli altri responsabili dell’organizzazione del trofeo? Da quanti anni esiste questa manifestazione?
Questa ormai è la nona edizione. Ad organizzare la manifestazione siamo uno zoccolo duro di affezionati: oltre a me, Raffaella Benedettini, Marco Parasole, Sandro Serra, Susi Serra, Umberto Gallon della San Marino Nuoto e Marco Rossini della Gens Acquatica.
Come mai avete scelto San Marino?
Quello di San Marino è un ottimo impianto per gareggiare, con una vasca da 50 metri coperta e la tribuna addirittura più larga della piscina di Riccione. Purtroppo manca la vasca per il riscaldamento.
Ci saranno atleti provenienti da tutta Italia? Anche stranieri?
Sicuramente arriveranno nuotatori da ogni parte d’Italia, dall’estero non sappiamo ancora, l’anno scorso sono erano presenti alcuni austriaci, quello prima dei russi. Vedremo.
Qual è la fascia d’età in cui si sono iscritte più persone a San Marino?
Sicuramente gli M40 (40 – 44 anni) e gli M45 (45 – 49 anni): insomma, la fascia d’età tra i 40 e i 50 anni. Non mancano, però, persone più anziane e anche più giovani. Un settore, quest’ultimo, in grande crescita.
Saranno presenti “big”?
Certamente il livello sarà alto. Tutti gli anni, infatti, a questo trofeo viene siglato qualche record italiano, in rari casi anche record europeo.
Una sua opinione sul mondo Master: che cosa ne pensa e quale pensa che sarà il suo futuro?
Il mondo Master è sano, divertente, soprattutto pulito. È tutto il contrario dei brutti episodi che si vedono sempre più spesso nel calcio. Ci si svaga, si sta insieme, si trovano amici e ci si tiene in forma. Non è nemmeno troppo traumatico né costoso.