L’alimentazione, come ormai tutti sappiamo, è strettamente legata alla stagione dell’anno: lo vediamo nel tipo di prodotti freschi disponibili sul mercato (verdura e frutta di stagione), lo sentiamo direttamente nelle esigenze che ci manifesta il nostro corpo (d’inverno sentiamo la necessità di cibi e di piatti caldi, d’estate prevale il desiderio di cibi crudi e freschi, …) e, se siamo abbastanza attenti, lo vediamo nella natura intorno a noi.

La primavera è la stagione di transizione tra due stagioni “estreme”, l’inverno e l’estate e – come tutte le fasi di transizione – richiede un adattamento delle nostre abitudini (dal vestiario ai ritmi del sonno e della veglia) soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione.

Nella Medicina Tradizionale Cinese la primavera è strettamente legata all’attività del fegato: è questo un organo che “si sveglia” nella primavera, raggiungendo il culmine della sua attività energetica. Viceversa, nel periodo autunnale e invernale, si presenta meno attivo, e non è, quindi, opportuno sollecitarlo con processi depurativi.

Per gli sportivi questo momento è ancora più importante: il fegato è infatti strettamente collegato alla flessibilità di tendini e muscoli. Se il fegato funziona bene, il nostro corpo sarà più elastico e flessibile, e meno incline a contratture, strappi ed irrigidimenti.

È questo il momento ideale per aiutare il nostro corpo ad affrontare bene questa transizione e il modo migliore  è proprio quello di occuparci del nostro fegato, facilitandone la ripresa attraverso sistemi di depurazione. Non è infatti un caso che in tutte le civiltà sono sempre stati messi in atto, in modo del tutto spontaneo e vario ma efficace, delle modalità di depurazione che hanno preso nomi diversi (si pensi alla nostra Quaresima, o anche alla pratica musulmana del Ramadan o digiuno…).

Il fegato è un organo compatto e denso, che si comporta come una spugna: è il filtro del nostro sangue, e, se è intasato da grassi e tossine, si può facilmente comprendere come l’azione di filtraggio sia decisamente meno efficace.

Parigi 2024, vademecum per il tifoso

Siamo alle porte della più bella ed importante manifestazione sportiva: i Giochi Olimpici. Gli atleti si preparano per anni ed anni affrontando non solo durissimi allenamenti ma anche situazioni complicate: malattie, infortuni e\o prestazioni sotto le aspettative....

Fatti di nuoto Weekly: previsioni Olimpiche volume 2, uomini

Sabato inizia la settimana santa del nuoto Olimpico e la tensione è ormai alle stelle. Mancavano solo i pronostici maschili, eccovi serviti. Con Fatti di nuoto weekly ci si risente a Giochi fatti. Se vi siete persi la "puntata precedente": Volume 1: donne.50 stile...

Parigi 2024 | le gare degli Azzurri alle Olimpiadi

-4 al primo "Take your marks" Olimpico del nuoto in vasca, le gare si terranno dal 27 luglio al 4 agosto 2024 presso Paris La Défense Arena. La spedizione azzurra, è composta da 36 atleti - 16 donne e 20 uomini - vediamo a quali gare sono iscritti e il programma del...

Il Nuoto alle Olimpiadi: le specialità perdute

Le Olimpiadi sono un evento globale atteso e seguito in tutto il mondo, al quale partecipano perlopiù atleti professionisti che vivono dello sport da loro praticato e ne ricevono spesso fama e notorietà. In origine, tuttavia, gli sportivi olimpici non erano dei...

Il Nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024: le staffette

La prima staffetta del programma Olimpico del nuoto si disputò nel 1904 a St Louis e fu una 4x50 iarde a stile libero, aperta esclusivamente a quattro club statunitensi, due di New York, uno di Chicago ed uno del Missouri. In realtà, anche la squadra della Germania...

Fatti di nuoto Weekly: previsioni Olimpiche volume 1, donne

Ragazzi, manca una settimana eh. Non si scappa più, Les jeux sont faits. Ecco le previsioni Olimpiche più azzardate che troverete nell’internet. Volume 1: donne.50 stile liberoAnche se il sogno è Sarah Sjöström (e razionalmente avrà dalla sua un programma gare più...

Per far sì che la primavera porti i suoi frutti in termini di depurazione e di aiuto al fegato, possiamo prenderci un periodo di tempo (almeno 10 giorni), in cui ci impegniamo a:

  • ridurre fortemente il consumo di prodotti di origine animale (ad altissimo contenuto di grassi saturi, che di certo non aiutano la struttura già compatta del fegato);
  • ridurre gli alcolici;
  • ridurre il consumo di prodotti da forno di tipo industriale (crackers, grissini, focacce, taralli, fette biscottate, biscotti, …) che, per loro natura, rendono il fegato energeticamente più contratto;
  • consumare verdure a foglia verde preparate con cotture brevi (per esempio saltate);
  • limitare l’uso di olio, che, pur contenendo grassi migliori rispetto ai prodotti di origine animale, in questi dieci giorni di depurazione può rallentare il processo di eliminazione delle tossine.
Se ci sforziamo di seguire queste indicazioni per qualche tempo, noteremo forti miglioramenti a livello di gonfiore del fegato, di smaltimento di tossine e soprattutto di elasticità muscolare.

Se poi riuscissimo a mantenere questo stile alimentare e a farlo diventare un’abitudine, il nostro fegato (e, di conseguenza, il nostro corpo) non potrà che esserci grato.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4