Si avvicina lentamente il gran finale dei Mondiali di Singapore, ma anche al termine di una lunga settimana di gare resta intatta la voglia di far bene tra le corsie, sia di chi si tuffa per la prima volta sia di chi invece ha già ampiamente nuotato.
Vediamo il recap di questa quinta giornata.
Batterie day6
Gli esordi brillanti sono stati di Leonardo Deplano, quinto tempo nei 50 stile in 21.62, ma soprattutto di Silvia Di Pietro, che nei 50 farfalla nuota un 25.49 che ha dell’incredibile. Record italiano frantumato (era 25.78 del 2014), qualificazione col terzo tempo dietro Walsh e Perkins e forma atletica e mentale smagliante: IMMENSA.
Passaggio sereno anche per chi aveva già nuotato, come Lorenzo Zazzeri, che per entrare in finale dovrà migliorare il 21.87 nei 50 stile, e come Simona Quadarella, che negli 800 ha nuotato un tranquillo 8.20.47 (finale domani: Ledecky, Pallister, McIntosh, Gose, Quadarella, Fairweather, Li, Kajimoto).
Bella gara anche per Thomas Ceccon, che nei 100 farfalla nuota un 51.36 valido per un sereno passaggio del turno (Burdisso 51.59, fuori per 1 centesimo). Come ha giustamente ricordato nell’intervista RAI, resta il rammarico per la disattenzione nei 200 dorso, ma anche la curiosità per vedere dove può arrivare in questa gara (c’è sempre lo slot della 4×100 mista da riempire, eventualmente).
Si qualifica per la finale anche la 4×200 maschi, quarto tempo generale in 7.05.17: D’Ambrosio 1.45.89, Megli 1.46.37, De Tullio 1.46.69, Di Cola 1.46.22.
100 stile libero donne
La vittoria di Marrit Steenbergen (52.55) era nell’aria, così come non era sembrata al 100% Mollie O’Callaghan, argento di 12 centesimi. Si aspettava forse qualcosa di più da sé stessa Sara Curtis (ottava 53.41), che deve invece essere super contenta: ha sfatato il tabù della finale nei 100 stile, ha dimostrato che a quel livello ci può già stare e in più ha il futuro dalla sua parte.
Podio: Marrit Steenbergen
52.55
Mollie O’Callaghan
52.67
Torri Huske
52.89
100 delfino uomini – semi
Thomas Ceccon non aveva preparato questa gara, alla quale era iscritto come riserva dei 200 dorso, e ora si trova in finale, con il record italiano (50.42) e con il quinto tempo. Certo, Ponti, Liendo e Grousset sembrano più forti, però… Va ribadita la speranza di vedere Ceccon nuotare con la mente libera.
Finale: Ponti, Liendo, Grousset, Kharun, Ceccon, Temple, Minakov, Bicher
200 dorso donne – semi
Di tutte le gare, questa mi è sembrata quella dove se la sono presa più comoda. 2.09.09 per entrare in finale, è un peccato non avere una dorsista da piazzare.
Finale: Peng, Shkurdai, McKeoown, Smith, Seidel, Liu, Molnar
50 stile libero uomini – semi
Zazzeri un pò sottotono, out in 21.87, Deplano impreciso ma comunque in finale, quinto in 21.59 (dentro anche Condorelli, 21.68). Alexy e McEvoy sembrano irraggiungibili, ma per il bronzo ci sono chance.
Finale: McEvoy, Alexy, Barna, Kornev, Deplano, Proud, Condorelli, Ji
200 rana uomini
Qin Haiyang, che quando vince sorride e sembra anche simpatico, infila l’accoppiata 100-200 con una gara in rimonta, 2.07.41 dalla 8. Sono morti tutti, prima Pouch, poi Prigoda e poi Watanabe (che comunque resta il più bello da vedere) e nell’ultimo 50 il cinese ha dato la scossa definitiva.
Podio: Qin Haiyang
2.07.41
Ippei Watanabe
2.07.70
Caspar Corbeau
2.07.73
200 dorso uomini
Gara sublime: Kos e Coetze si esprimono in una gara pazzesca, con l’ungherese che chiude in 1.53.19 (record europeo) e il sudafricano che arriva 17 centesimi dietro (record africano).
Podio: Hubert Kos
1.53.19 #ER
Pieter Coetze
1.53.36 #AF
Yohann Ndoye-Brouard
1.54.62
200 rana donne
La regina è Kate Douglass, che nuota un super 2.18.50 (record americano) e annichilisce le ambizioni di una spenta Chikunova. Vale sempre l’adagio “un conto è fare il record del mondo, un conto è farlo nella finale mondiale”.
Podio: Kate Douglass
2.18.50 #AM #CR
Evgeniia Chikunova NAB 2.19.96
Kaylene Corbett
2.23.52
Alina Zmushka NAA 2.23.52
50 delfino donne – semi
Se Gretchen Walsh è fuori categoria, tra la seconda e l’ottava ci sono 30 centesimi. In mezzo, alla sesta posizione, c’è Silvia Di Pietro con 25.58. Domani la finale più meritata dell’intera spedizione azzurra.
Finale: Walsh, Vanotterdijk, Gallagher, Perkins, Surkova, Di Pietro, Price, Kohler
4×200 stile libero uomini
Spettacolare lotta che vede andare in testa prima Australia, poi Cina, USA e infine il Regno Unito, che poi vince confermando il potere nella distanza. Settimi, 7.05.54, gli italiani: D’Ambrosio 1.45.75, Megli 1.45.91, De Tullio 1.46.52, Di Cola 1.47.36 (si poteva fare qualcosina meglio).
Podio: Gran Bretagna
6.59.84
Cina
7.00.91
Australia
7.00.98