L’ottava edizione del “Trofeo Città di Milano” si apre con il doveroso minuto di silenzio dedicato al giovane nuotatore Mario Riccio, tragicamente scomparso il giorno prima mentre si allenava a Caivano.
Il nuoto va avanti e il trofeo milanese è il più atteso a livello italiano di questo inizio 2018. Grandi nomi al via alla piscina D.Samuele, dove già al mattino le acque si sono mosse. Nulla da non perdere nella sessione eliminatoria, unica pecca la mancata qualificazione di Simone Sabbioni nei 100 dorso, irriconoscibile e ancora con le scorie americane sulle spalle.
Ad aprire il primo pomeriggio di finali ecco la gara regina. I 100 stile uomini vedono nuova e vecchia generazione mescolarsi senza distinzioni. Se Marco Belotti e Luca Dotto rappresentano la vecchia guardia, Bori, Zazzeri, Vendrame e Miressi sono il nuovo che avanza. E’ proprio Alessandro Miressi a imporsi in 49’’44, replicando al centesimo la vittoria dello scorso anno. Secondo Dotto in 49’’56.
Ecco la prima star internazionale presente ai blocchi della Mecenate: Charlotte Bonnet ha dimostrato di essere in stato eccezionale già da qualche settimana, e lo ripete qui vincendo senza difficoltà i 200 stile in 1’56’’61. Lontane le migliori azzurre, che non scendono sotto il muro dei 2 minuti: Alice Mizzau e Linda Caponi salgono sul podio nuotando giusto giusto sui 2’, mentre Erica Musso chiude sul 2’01’’ netto.
E’ il momento dei ranisti, con Fabio Scozzoli grande atteso e protagonista assoluto. Dopo il forfait dello scorso anno, l’atleta dell’Imola Nuoto e dell’Esercito ritorna a trionfare al Milano vincendo in 27’’57, per distacco su Gianluca Maiorana e Andrea Toniato, entrambi oltre il 28’’.
Passano pochi minuti ed ecco la doppietta perfetta in famiglia Scozzoli. Martina Carraro si impone infatti nei 100, vinti in 1’07’’98, approfittando dell’assenza di Arianna Castiglioni, seconda al mattino proprio dietro la ligure ma assente in finale.
Dalla rana al delfino con la finale dei 100 donne: Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo infiammano il pubblico meneghino con un testa a testa al quale ormai ci siamo abituati. Bianchi avanti nel primo 50 che però subisce il recupero della Di Liddo, non concluso grazie al tocco migliore di Ilaria che vince in 57’’94, contro il 58’’12 della Di Liddo. Una coppia questa che cercherà di non far rimpiangere troppo Silvia Di Pietro, lo scorso anno seconda proprio in questa gara e sfortunatamente out per il resto della stagione.
Ecco arrivare la diretta Rai Sport che in esclusiva per oggi trasmette live da Milano. Il momento è quello dei 100 dorso, dove Christhoper Ciccarese parte con il miglior crono ma deve cedere il passo a Matteo Milli, che migliora il crono nuotato lo scorso anno arrivando alla vittoria in 55’’39, rintuzzando il rientro nel secondo 50 di Ciccarese che chiude secondo a 55’’66.
Ancora dorso ma a tinte femminili. Se tra gli uomini abbiamo visto una batteria tutta azzurra, ecco il dominio straniero nei 50 donne: Georgia Davies prende e va senza lasciare scampo a nessuna, vincendo in 28’’03 davanti alla ceca Simona Baumtrova e a Silvia Scalia ( 28’’63).
Se al mattino Giacomo Carini si era preso il lusso di mettersi alle spalle Chad Le Clos, oggi pomeriggio gli bastano pochi metri per capire che il risultato sarà diverso. Il talento sudafricano apre i 200 farfalla partendo forte, come di suo solito, e scavando il vuoto con tutto il resto del gruppo: 54’’10 al passaggio per poi chiudere con un ottimo 1’55’’06, inavvicinabile per Giacomo Carini, che soffre storicamente i periodi di carico e chiude secondo in 2’00’’77.
Dopo un po’ di folclore con un esibizione di ginnastica ritmica, spazio alle premiazioni e poi dritti in vasca per la finale dei 200 misti donne. Interessante confronto tra Ilaria Cusinato, Sara Franceschi e Luisa Trombetti. L’atleta delle Fiamme Oro parte avanti nel delfino ma viene superata nella frazione a dorso proprio dalla Franceschi. La rana sorride alla Cusinato che lotta e si riporta avanti alla virata dei 150, ma alla sua destra sbuca a sorpresa la canadese Mary-Sophie Harvey, che vince in 2’13’’56 proprio davanti a Cusinato ( 2’14’’06) e Trombetti ( 2’15’’51).
L’acqua milanese si tinge nuovamente di estero, con la finale dei 400 stile in mano ai big d’Europa, in special modo a Mykahylo Romanchuck accerchiato da Micka e Pothain. E’ proprio l’ucraino con la sua nuotata fluida a prendere le redini della gara, staccando la concorrenza già a metà gara e chiudendo con la vittoria in 3’48’’78. Secondo Micka e terzo Frolov sopra il 3’50’’ mentre il miglior azzurro è il Morini’s boy Domenico Acerenza quinto in 3’53’’95.
Dal mezzofondo alla velocità pura con la finale dei 50 stile femminili: di nuovo in acqua Charlotte Bonnet che mette la mano davanti ad Erika Ferraioli vincendo in 25’’26 meglio del 25’’64 della romana e del 25’’77 di Nicoletta Ruberti.
Luca Pizzini al via dei 200 rana vince già in partenza il premio di più abbronzato in vasca. Il resto lo fa poi in gara con un ottima gestione gara, passando in 1’04’’63 e gestendo la voglia di vittoria dello svizzero Jeremy Desplanches chiudendo in 2’13’’77. Un Pizzini soddisfatto e che riconosce lo stato di forma difficile dato il carico post USA e pronto all’obbiettivo Assoluti del mese prossimo. Sul podio con lui Desplanches in 2’14’’29 e Flavio Bizzarri in 2’15’’78 con il giovanissimo Alessandro Fusco (2000) quarto in 2’16’’51.
E’ il turno dei 200 dorso femminili con la francese Camilla Gheorghiu che prova a scappar via i primi 100 metri passando davanti a tutte e gestendo al meglio fino alla vittoria in 2’13’’76 davanti all’atleta delle Isole Far Oer Joensen in 2’15’’66 e alle due giovanissime azzurre Cenci e Ramatelli.
Il duo Meca–Sacchi si gioca il primo caffè della stagione con la sfida nei 50 farfalla tra Le Clos e Ben Proud. Se al blocchetto la sfida è incerta appena arrivati in acqua la storia è ben diversa. Proud domina dal primo metro in 23’’27 nettamente avanti a Le Clos che tocca in 23’’72 ed Andrea Vergani ultimo sotto il 24’’ in 23’’97. Quarto Matteo Rivolta in 24’’13.
Non c’è confronto sulla carta invece nei 400 misti maschili, dove Federico Turrini riesce a prendere margine già dai primi metri, girando a metà gara con quattro metri di margine su tutto il plotone. Alla virata dei 250 arriva un velocissimo Matteazzi che però non riesce a recuperare sciogliendosi a stile. I pericoli arrivano però dall’altro lato quando Romanchuck spunta nell’ultimo 50 chiudendo la frazione a stile in 56’’ e rotti, avvicinando pericolosamente Turrini che riesce però a toccare avanti in 4’21’’16 davanti al 4’21’’56 dell’ucraino.
A Milano si chiude con una divertente finale degli 800 stile donne: Alisia Tettamanzi e Diletta Carli spalleggiano metro dopo metro, con la Carli che in rimonta stacca la giovane rivale andandosi a prendere la vittoria con un perentorio 8’36’’80 davanti alla Tettamanzi e alla Salin.
Domani mattina si ritorna in acqua con le batterie mentre le finali inizieranno alle 16 in diretta streaming sul sito del Trofeo di Milano http://www.trofeocittadimilano.it/steraming
(Foto: Fabio Cetti | Corsia4)