Anche stanotte è valso la pena alzarsi alle tre per gli appassionati di nuoto. Le gare a Rio hanno avuto finora il pregio di tenerci inchiodati allo schermo. Ci sono stati assoli del campione, ritorni della leggende, primi ori di stelle della piscina, lotte serrate tra tanti atleti per la vittoria, abbassamenti dei tempi di riferimento in diverse specialità, molto agonismo e  suspence in altre.

Ci si poteva aspettare fin dalle semifinali la sconfitta di Michael Phelps ed è arrivata, ma per lui arrivare secondo è comunque una sorpresa. A pari merito col campione americano si sono piazzati Le Clos e Cseh. A tal proposito il giornalista del Corriere dello Sport Paolo De Laurentiis ha genialmente coniato sui social network il paradosso di Cseh:

“Una volta che arrivi insieme a Phelps, lui è secondo.”

E il primo? È stato l’atleta di Singapore Schooling, che solo otto anni fa si era fatto fare l’autografo da Michael.

Una sola atleta non lascia spazio alle sorprese. Entra in vasca, nuota, progredisce, vince. Soprattutto nel mezzofondo Katie Ledecky è al momento imbattibile. Negli 800 stile libero ha surclassato la concorrenza e infranto il record del mondo: 8’04″79 davanti all’inglese Carlin e all’ungherese Kapas, che alla luce di quanto fatto vedere in questo ultimo quadriennio hanno meritato di salire sul podio.

Una bellissima sorpresa ce l’hanno regalata Carlotta Zofkova, Arianna Castiglioni, Ilaria Bianchi e Federica Pellegrini. Le ragazze della staffetta mista sono infatti entrate in finale col settimo tempo, nonché record italiano, pari a 3’59″09. In particolare va sottolineata la prova della Castiglioni a rana: non facciamo il conto di quanto potesse valere il suo 1’06″33 lanciato se proiettato nella prova individuale perché quella, ormai, è andata. Non è andata malaccio nemmeno Silvia di Pietro, se non altro per aver nuotato un tempo molto vicino al suo personale. Peccato per la posizione: diciassettesima e prima esclusa dalla semifinale.

Le 5 gare che ci ricorderemo di Ariarne Titimus

​Ora che ha deciso di ritirarsi, a soli 25 anni e con almeno un altro quadriennio buono davanti di prime sportivo, è già arrivato il momento di ricordarsi di Ariarne Titmus per quello che ha ottenuto nella sua carriera nel mondo del nuoto. Il suo è un ritiro che ha...

World Cup 2025, apertura con record a Carmel

Tempo di Coppa del Mondo, o come ufficialmente chiamata, World Acquatics Swimming World Cup! Tre tappe in vasca corta, due negli States e una in Canada, per decretare i successori di Kate Douglass e Leon Marchand, vincitori dell’edizione del 2024. Riusciranno a...

OW World Cup 2025, la chiusura a Golfo Aranci: vince Taddeucci

Nella splendida cornice di Golfo Aranci in Sardegna, la World Cup di nuoto in acque libere ha concluso la sua stagione, distribuendo sia le vittorie dell’ultima tappa e che i premi per i trionfatori della classifica finale. Vediamo come sono andate le prove nel nostro...

Il mare per provare nuove emozioni, intervista a Gabriele Detti

L’ultima tappa di World Cup di nuoto in acque libere si disputerà tra il 10 e l'11 ottobre in Sardegna, nella splendida cornice di Golfo Aranci. La folta rappresentativa azzurra convocata da Stefano Rubaudo, e capitanata da Ginevra Taddeucci e dal rientrante Domenico...

Swim the Island Golfo dell’Isola: il Mare toglie, il Mare dà

Il mare toglie, il mare dà. O di come scoprirsi senza niente, o forse con con tutto, dopo un weekend al mare.Quando sono arrivato sulla spiaggia di Bergeggi avevo tutto. Avevo la preparazione, nel senso che mi ero allenato e mi sentivo pronto per affrontare la sfida...

Fatti di nuoto Weekly: Est versus Ovest

Si ricomincia a nuotare? Sembra proprio di sì, quindi  Fatti di nuoto Weekly si sposta da est a ovest a caccia dei primi risultati, delle prime idee di stagione, dei primi spunti. Il tutto mentre scorre, in sottofondo, l’ultimo episodio del vlog di Thomas Ceccon dal...

L’Italia del nuoto paralimpico Campione del Mondo a Singapore

Parlare dell’Italia ai World Para Swimming Championships equivale a raccontare una storia che per molti versi è incredibile ma allo stesso tempo molto reale. Perchè è vero che l’Italia è ormai da anni la Nazione da battere a livello di nuoto paralimpico, ma è anche...

Fatti di nuoto Weekly: perchè gli Enhanced Games hanno attratto (quasi) solo nuotatori

C’entrano i soldi, ovviamente, ma non solo. Proviamo a capirne tutte le motivazioni. In un periodo ancora scarno di risultati dalla vasca, sembra quasi obbligatorio approfondire un tema che, visto gli ultimi aggiornamenti, rischia di diventare abbastanza centrale da...

Passato, presente e futuro, intervista a Simona Quadarella

Reusch ha inaugurato la nuova sede di Vignate (MI), con un evento che ha riunito figure di spicco dello sport. Alla cerimonia hanno preso parte Stefan Weitzmann e il figlio Erich che nel ruolo di Amministratore Delegato rappresenta la terza generazione in azienda. Un...

Sydney 2000 Special | la 4×100 stile e il Rock’n’roll australiano

Meno di un mese prima dell’inizio delle Olimpiadi di Sydney 2000, la Nazionale australiana di nuoto si trova in collegiale a Melbourne. Ci sono tutti, da Michael Klim a Grant Hackett, da Ian Thorpe a Kieren Perkins. È una Nazionale piena di stelle che si sta...

Le luci della ribalta, però, non possono che andare a Anthony Ervin. La sua biografia, da oggi, sarà conosciuta anche al di fuori del mondo del nuoto, ma merita un riassunto. Campione olimpico a Sydney nei 50 stile libero, medaglia d’argento nella 4×100, doppio oro nei 50 e 100 stile libero l’anno dopo al Mondiale di Fukuoka. Si ritira praticamente a carriera iniziata perché ritiene che il nuoto non faccia per lui. Inizia un percorso di vita in cui fa la rockstar, passando dall’hip hop al country al rock classico, viaggia per gli Stati Uniti, assaggia la filosofia zen e il buddismo e si rivela anche come dj. Nel 2004 vende la sua medaglia d’oro di Sydney su Ebay per destinare il ricavato alle vittime dello tsunami in Asia. Si impegna quindi in cause umanitarie, in particolare in un’iniziativa per permettere ai bambini americani di imparare a nuotare.

Nel 2012 si rivede all’Olimpiade di Londra. Evidentemente gli è tornata la voglia di nuoto agonistico e non ha perso il talento, anche se non ottiene medaglie. A tal proposito, ricordiamo che è stato portato in piscina dai genitori per tenerne a freno l’irrequietezza da bambino. Gli è stata anche diagnosticata, da adolescente, la sindrome di Tourette.

Al Mondiale di Barcellona conquista l’argento in staffetta, nella 4×100 stile libero. La storia avrebbe potuto fermarsi anche qui per diventare un bel racconto di sport e non solo, ma stanotte Anthony ha voluto scriverne un altro capitolo. È suo l’oro olimpico nei 50 stile libero. È lui a battere il favoritissimo Florent Manaudou e il compagno di squadra Nathan Adrian.

la playlist di Ervin - CLICCA PER APRIRE

Un modo per rendergli omaggio può essere ascoltare la  playlist che lui ha caricato sul nuovo Napster: CLICCA QUI

Qui le “otto cose che non sapevi su Ervin”: CLICCA QUI

Nel frattempo, tra le note negative della manifestazione, si è manifestato il primo caso di doping in vasca: la cinese Chen Xinyi è risultata positiva a un diuretico.

Adesso resta un’ultima nottata di spettacolo natatorio e speriamo che gli ultimi fuochi d’artificio da sparare siano in tasca agli azzurri. Gregorio Paltrinieri si è qualificato col miglior tempo per la finale dei 1500 metri stile libero. Insieme a lui, a Horton, a Jaeger, ci sarà anche Gabriele Detti, mentre non hanno passato il turno, altra sorpresa, né Sun Yang, né Cochrane.

Buona fortuna, Gabriele & Greg.

 

(foto copertina: Giorgio Scala | Deepbluemedia.eu)