NUOTO e STUDIO. IL RECORD ITALIANO NON L’AVEVO MINIMAMENTE IMMAGINATO

Quasi sconosciuto fino ad oggi, per lo più ai grandi palcoscenici, Matteo Restivo, l’atleta classe 1994 della FlorentiaNuotoClub, ha fatto sobbalzare il pubblico dello stadio del nuoto di Riccione, compiendo un’impresa straordinaria.

Il 23enne dorsista, con una gara perfetta, ha stabilito il nuovo record dei 200 dorso con 1’56”55, cancellando addirittura il primato stabilito con il costume “gommato” da Damiano Lestingi, nel 2009, destino vuole proprio in questo impianto romagnolo.

“Studio medicina al 3 anno in pari. In primis vorrei passasse il messaggio che conciliare lo studio con il nuoto è una cosa assolutamente possibile.”

Cosi, un raggiante Matteo Restivo, inizia il suo racconto seduto al nostro fianco al termine delle gare sulla tribuna dello stadio del nuoto di Riccione.

“Poco prima della gara, il mio coach mi ha detto che il tempo per il pass di Budapest era 1’57”09 e che io avrei potuto fare 1’57”10”.

Fantastica l’ironia, la spensieratezza e sfrontatezza di Matteo.

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“Detto questo, mi sono buttato in acqua, con la convinzione di poter centrare il primo posto e diventare campione italiano della specialità. Non avevo nessun tipo di sogno cronometrico anzi, speravo di fare almeno 1’59”99, tempo che mi avrebbe permesso di disputare le universiadi. Invece, oggi ho capito subito dal primo 50 che poteva venire fuori una bella prestazione. Ho sentito subito le gambe e quando mi sento così, vado a tutta.”

Bellissimo l’abbraccio a fine gara tra Matteo e la sua famiglia, che lo stringe a cerchio nella prima fila delle tribune stipate in ogni ordine di posto, dove un emozionantissima mamma Mariangela, con le lacrime agli occhi, ci racconta di un figlio al settimo cielo.

“Matteo è così come lo vedete, sempre sorridente e solare. Sicuramente mi aveva confidato di credere nel titolo italiano, ma il tempo da lui nuotato oggi ha dell’incredibile. Sono contenta per lui, per tutti i sacrifici che fa quotidianamente in vasca, se lo merita”.

Impossibile non chiedergli cosa si aspetta ora dal futuro.

“Non lo so neanche io credimi. Ora mi voglio gustare questo risultato con la mia famiglia e con i miei amici che sono venuti a vedermi dal vivo per la prima volta. Non potevo fare loro e a me stesso un regalo migliore.”

(Foto Copertina: Fabio Cetti | Corsia4.it)