Nelle ultime settimane dell’anno, la tradizione vuole che si assegnino i più importanti tra i riconoscimenti sportivi in tutto il mondo, dai premi delle maggiori testate giornalistiche, come il Pallone d’Oro di France Football, a quelli più settoriali, nel nuoto i più famosi sono gli americani Golden Goggles.
Chi siamo noi per tirarci indietro?
Molto più modestamente, ci piazziamo esattamente tra i Golden Globe e gli Oscar, sperando che le festività ci abbiano portato il coraggio di scegliere un atleta al posto di un altro (e credetemi, quando sei un entusiasta ed appassionato è tutt’altro che semplice) e la lucidità di farlo con il giusto mix tra cuore e testa, che è un pò lo spirito che contraddistingue tutto il nostro operato.
Abbiamo deciso di premiare cinque categorie, alcune classiche ed altre un pò più fantasiose; per ognuna abbiamo individuato tre nomination per gli atleti italiani e tre per gli atleti internazionali, votando infine il migliore (tra parentesi trovate la percentuale di vittoria).
Vediamo quindi, sempre con il sorriso sulle labbra, chi si aggiudica i Corsia4 Awards per l’anno 2021!
ATLETA DELL’ANNO
International
McKeon (50%) – Dressel – Titmus
Italia
Martinenghi (55%) – Paltrinieri – Miressi
Il primo Award è anche il più classico dei premi, quello di miglior nuotatore del 2021, ma non per questo meno combattuto nella decisione finale. Tra gli atleti internazionali la spunta Emma McKeon, autrice di un’edizione Olimpica da record (7 medaglie) e volto da copertina del grande ritorno del nuoto australiano. Certo che, dopo 5 ori Olimpici, Caeleb Dressel si starà chiedendo cosa deve fare per convincere la redazione di Corsia4 ad affidargli un premio.
Vince invece con la maggioranza assoluta Nicolò Martinenghi, che nel 2021 ha trovato l’anno della definitiva consacrazione internazionale: 2 medaglie Olimpiche, presenza fissa sui podi internazionali e grande protagonista della stagione in vasca corta, il varesino è oramai una certezza del nuoto azzurro. Menzione d’onore per Gregorio Paltrinieri e la sua mononucleosi, senza la quale probabilmente quel premio (e non solo) sarebbe ora suo.
SORPRESA DELL’ANNO
International
Hafnaoui (65%) – Finke – Jakoby
Italia
Razzetti (75%) – Rivolta – Vetrano
Vincere le Olimpiadi dalla corsia 8, nella giornata di apertura e da perfetto (semi) sconosciuto a quanto pare basta per aggiudicarsi il premio di sorpresa dell’anno. Battendo i più favoriti australiani nei 400 stile di Tokyo, il tunisino Hafnaoui ha avuto la meglio in questo award sulla coppia “made in USA” composta da Finke, dominatore sorprendente del mezzofondo in corsia, e Jakoby, che viene dall’Alaska, stato che ha un quindicesimo degli abitanti della Tunisia, per dire.
Il più sorprendente nuotatore della sorprendente Italia del 2021 è Alberto Razzetti, atleta che è stato protagonista di un’annata davvero incredibile, chiusa con il titolo nei 200 farfalla ai Mondiali di Abu Dhabi. Per quanto fossero a tutti chiare le potenzialità del nuotatore ligure, in pochi un anno fa ne avrebbero pronosticato una così esponenziale esplosione ad altissimi livelli.
PREMIO DI STILE: LA MIGLIOR NUOTATA
International
Ohashi (50%) – Wellbrock – Haughey
Italia
Ceccon – Mora – Panziera
Non sempre nuotare bene è anche sinonimo di andare forte, ma quando questa magia accade è pura emozione. Yui Ohashi è riuscita ad abbinare in maniera armonica grazia e propulsione, trovando un mix acquatico che le è valso, tra l’altro, la doppietta Olimpica nei misti e il Corsia4 Award per la miglior nuotata. Battuti sia Wellbrock, che abbiamo visto nuotare nelle acque libere con una leggerezza disarmante, che Haughey, raro connubio di potenza e bellezza nello stile libero moderno.
Tra gli italiani, si aggiudica il premio Thomas Ceccon, un altro nuotatore che ha saputo in questo 2021 centrare enormi risultati mantenendo sempre un elevatissimo standard qualitativo, stilisticamente parlando, su tutti e quattro gli stili.
PREMIO DEA (S)BENDATA
International
Sjoestroem (50%) – Chalmers – Seto
Italia
Castiglioni (80%) – Scozzoli – Detti
Il meno ambito dei premi, quello che nessun atleta andrebbe mai a ritirare di persona, nasconde comunque una doppia interpretazione. Sia per Sarah Sjoestroem che per Arianna Castiglioni è stato un 2021 di alti e bassi a volte incredibili, ma per entrambe non sono mancati i momenti di riscatto.
La svedese, dopo la rottura del braccio è riuscita comunque a partecipare ai Giochi e vincere una medaglia (bottino ben più magro del desiderato), per poi chiudere l’annata con un’ottima stagione in vasca corta.
Più tortuoso il percorso di Arianna Castiglioni, che è passata dall’avere il Covid nell’occasione cruciale per la qualificazione Olimpica individuale (mancata, agli Assoluti) al record italiano nei 100 rana in lunga al Settecolli, dalla gioia di un oro europeo a Kazan alla doppia squalifica mondiale in corta ad Abu Dhabi. Un rollercoaster di 12 mesi che si conclude con questo award che premia, soprattutto, la caparbietà di un’atleta che non si è mai data per vinta.
PREMIO ALLA CARRIERA
International
Cseh (100%) – Atkinson – Heemskerk
Italia
Pellegrini (100%) – Ferraioli – Belotti
Percentuali bulgare per il premio alla carriera del 2021, che va in maniera inequivocabile a due dei nuotatori più importanti degli ultimi 20 anni di storia del nostro sport. Per intravederne la grandezza, basta in questo caso fare il giochino del “cosa sarebbe il nuoto senza loro?”.
Senza László Cseh avremmo un nuoto più povero in termini umani, privato di un grande atleta dai picchi di prestazione formidabili e dal carisma quasi mistico, un personaggio capace di ispirare con le sue gesta, silenziose ma potenti, un’intera generazione di appassionati in tutto il mondo.
Senza Federica Pellegrini, per farla breve, semplicemente non avremmo il nuoto che abbiamo ora in Italia.