Il CAS, che mi sono immaginata riunito sulla spiaggia di Copacabana in quel di Rio de Janeiro a sorseggiare Caipirinha, ha finalmente ma solo in parte deliberato in merito alle ormai note faccende di ricorso sulla legittimità di esclusione dai giochi olimpici per alcuni atleti (per il nuoto russo, in rigoroso ordine alfabetico: Efimova, Lobintsev e Morozov).
Ricordiamo che le sedute del CAS non sono aperte al pubblico. Si va a fiducia, insomma. Inoltre il CAS ci tiene a far sapere che in una sola settimana dall’apertura dei lavori (il 26 luglio 2016) ha totalizzato lo stesso numero di procedure dell’intero periodo dei giochi olimpici di Londra 2012.
Insomma: Rio2016 batte Londra2012 in fatto di ricorsi per esclusione per doping! E’ il primo record dei giochi olimpici brasiliani, ma non credo si possa andarne fieri.
Comunque, torniamo alle delibere, anche se incomplete. E questa volta in “rigoroso” ordine sparso…
Morozov e Lobintsev: al momento non ci sono conferme dai siti istituzionali di WADA-IOC-CAS-FINA (insomma: nessuna conferma o smentita da nessun sito istituzionale a poche ore dalla cerimonia di apertura dei Giochi della XXXI Olimpiade), ma se dobbiamo credere a quanto pubblicato sulla pagina FB di Morozov, il russo sarà ai Giochi.
Ricordiamo che la sua partecipazione era stata messa in dubbio dalla inclusione del suo nome nel rapporto McLaren della WADA. L’ultima nota ufficiale in merito è quella della FINA, la quale smentisce la partecipazione dei due russi alle gare ma risale al 2 agosto. Poi il silenzio.
Efimova: per Yulia, invece le cose sono insieme più chiare e più complesse..
Più chiare perché anche lei ha pubblicato su FB le sue lacrime di gioia (sollievo?) per la sua riammissione ai Giochi, dunque sembra proprio che parteciperà alle Olimpiadi.
Più complesse perché il CAS ha ritenuto non applicabile il punto 3 della delibera dello IOC (per intenderci.. il punto dove lo IOC sostiene la non ammissibilità per gli atleti che abbiano subito una condanna per doping, seppure abbiano già scontato la squalifica..), mentre i tre saggi dello IOC (che a questo punto hanno anche un nome: Uğur Erdener (Chair of the Panel and Chair of the Medical and Scientific Commission), Claudia Bokel (Chair of the Athletes’ Commission) and Juan Antonio Samaranch) in sostanza confermano le decisioni prese il 24/7 (punto 3 compreso).
A questo punto non sappiamo più a chi sia in mano la patata bollente: al Consiglio dei Saggi del Comitato Olimpico Internazionale – IOC riunito in seduta ternaria anch’esso a Rio de Janeiro, il quale si riserva di avallare o di rigettare le decisioni del Comitato Olimpico Nazionale russo (ROC)? Al CAS, che si riserva di comunicare le motivazioni della sentenza stasera, a poche ore dall’apertura ufficiale dei Giochi? Alla FINA che al momento tace? Alla WADA, alla quale è stato chiesto dallo IOC di rivedere il sistema anti-doping?
Per avere una certezza non resta che aspettare di vedere se gli atleti russi saliranno o meno sui blocchi di partenza. Ma in tutta onestà non posso ritenere questo modo di gestire la situazione come una efficace modalità di lotta al doping.
Per quello che mi riguarda, spero di leggere presto la parola “fine” a questa dis-educativa vicenda.
In caso contrario non resta che rivolgersi al Wizengamot, possibilmente riunito in seduta plenaria. Per ulteriori informazioni contattare il Ministero della Magia al https://it.wikipedia.org/wiki/Ministero_della_Magia .
(foto copertina: indianexpress.com)
LINK UTILI
http://fina.org/news/pr-66-fina-statement-vladimir-morozov-rus-and-nikita-lobintsev-rus
http://www.tascas.org/fileadmin/user_upload/Media_Release__English__Efimova_final.pdf
https://www.olympic.org/news/ioc-review-panel-decides-on-the-participation-of-russian-athletes-at-the-olympic-games-rio-2016
https://www.wada-ama.org/en/media/news/2016-08/wada-statement-clarifies-timing-of-mclaren-investigation-report-and-states-facts