Mentre quasi tutti i nuotatori stanno ricominciando a nuotare (su Instagram le testimonianze dirette di molti primi tuffi), in Italia c’è preoccupazione per il futuro del nuoto, sia a livello politico che strutturale.

I motivi sono semplici ma complessi.

Vediamoli nella Fatti di nuoto Weekly di oggi.

Caso Barelli

Non si placano le problematiche intorno alla figura di Paolo Barelli, Presidente della FIN, che è stato sospeso con effetto immediato dal panel etico della FINA. Sarebbero tre i capi di imputazione, non resi pubblici, che il neonato panel ha preso in esame e che sta valutando; nel frattempo, Barelli è sospeso con effetto immediato non solo dalle sue funzioni all’interno della FINA, ma anche dalla carica di Presidente della FIN. La vicenda prende inizio dalle accuse formulate da Bartolo Consolo, presidente onorario della LEN, che hanno portato vari effetti tra i quali anche la scelta di Barelli stesso di dimettersi dalla presidenza LEN.

Dalla sua, Barelli si difende, dicendosi “sorpreso e imbarazzato” dalle accuse ricevute, che tentano di scalfirne la credibilità in un momento delicato per lui anche dal punto di vista politico, con le elezioni alle porte e la verosimile ambizione a cariche rilevanti (si parla di Ministero). Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, predica calma, chiarendo come la sospensione non sia voluta direttamente dalla FINA ma dal comitato etico, un organo terzo che ha la facoltà di indagare autonomamente, e al quale andranno presentati i documenti richiesti. Nel frattempo, le funzioni di reggenza della FIN vanno al vicepresidente Andrea Pieri.

Un futuro, quello di Barelli, che però resta incerto e che nei prossimi giorni dovrà passare verifiche importanti, dalle quali dipenderà anche il futuro della Federazione Italiana Nuoto che per 22 anni ha presieduto con innegabili risultati.

Paura per le Piscine

Si avvicina la stagione fredda e con essa anche la paura per quanto inciderà sulla vita di tutti noi il caro bollette. È un tema di grandissima attualità sociale e politica, che imperversa anche nella campagna elettorale, ma che apparentemente non sembra avere ancora soluzioni che vadano a calmierare in qualche modo i prezzi delle utenze. La situazione rischia di essere drammatica sia per le famiglie che per le imprese, e da questo spauracchio non si salvano di certo le piscine, che hanno nel costo del gas per il riscaldamento di acqua ed ambienti una delle (se non la) spese più ingenti.

Sempre più insistentemente si parla di riduzione degli orari di apertura, diminuzione della temperatura dell’acqua e degli ambienti fino al limite regolamentare, rincaro dei prezzi ed altre azioni per venire a capo del problema. Ma la verità è che, senza un vero intervento a monte che possa riportare le tariffe ad una soglia accettabile (ora si parla di costo quadruplicati), la chiusura degli impianti nel periodo invernale è ben più che una semplice minaccia, è forse l’unico modo per non collassare definitivamente. È chiaro che, in questo modo, si creerebbe un disservizio di portata enorme, un malcontento comune che potrebbe portare alla disaffezione dell’utenza verso l’attività, proprio in un momento nel quale, grazie anche ai grandi successi dell’estate, si dovrebbe raccogliere di più. Ma il futuro del nuoto passa anche e soprattutto da qui.

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Chi si Laurea, Chi si Ritira, Chi …

Per chiudere un po’ di varie dal mondo del nuoto.

Federica Pellegrini verrà insignita della laurea honoris causa in “Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate” dall’Università San Raffaele di Roma. L’ex campionessa terrà anche una lectio magistralis su un tema che, nella sua carriera sportiva, ha già avuto modo di affrontare: “La donna e la performance sportiva: come il ciclo mestruale può influenzarne la prestazione”.

Si ritira, a soli 22 anni, Tomoe Hvas, norvegese asso della corta e protagonista di molte sfide nella ISL, che dice di avere avuto troppe delusioni per poter continuare con serenità. Il nuoto non è uno sport facile: dovremmo ricordarcelo quando, a volte, ci capita di giudicare con leggerezza le decisioni e i risultati degli atleti.

Santo Condorelli è stato squalificato per 18 mesi dalla FINA per non aver compilato correttamente la lista dei suoi spostamenti ed aver così mancato tre controlli antidoping. Il velocista italo canadese non potrà garegggiare fino al 23 dicembre 2023.

Lewis Clareburt, il miglior nuotatore neozelandese in attività, si è rotto un braccio facendo skateboard. Dovrà probabilmente saltare qualche settimana di allenamento in attesa di togliersi il gesso. Voi direte, chissà quale trick stava facendo per rompersi un braccio?
E invece no: “Non è nemmeno una storia divertente” dice Clareburt “mi piacerebbe dire che stavo facendo un kick-flip o qualcosa del genere, ma non mi stavo nemmeno muovendo. Stavo guardando oltre il recinto, mi sono solo distratto, sono scivolato all’indietro e sono caduto in modo strano. Ho capito subito di aver fatto qualcosa di sbagliato perché ho provato ad alzarmi in piedi e mi sentivo come se stessi per svenire”. MITO.

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4