Da quando siamo diventati così mediocri da guardare sempre e solo il lato negativo delle cose? Come possiamo migliorare come movimento se ciò che ci piace di più è cercare nuove occasioni per criticare?

In Fatti di nuoto Weekly non troverete un’altro gancio per sfogare il rancore represso, ma qualche spunto per guardare al futuro con più serenità.

Record senza senso

Partiamo con la vasca. La dorsista australiana Kaylee McKeown si è esibita in una spettacolare serie di gare ai Campionati nazionali in vasca corta, sede di selezione della squadra che competerà ai Mondiali di Budapest a dicembre. Tra tutte, quella che ha fatto più notizia è la prestazione nei 100 dorso, world record in 54.56, grosso antipasto di quanto potremmo da lei vedere nella World Cup di fine mese (ma non a Budapest per sua rinuncia).

Le reazioni al record sono state di stupore, non tanto per l’atleta (McKeown detiene ora quattro primati del dorso su sei, tra lunga e corta) ma quanto per il periodo nel quale è stato effettuato il record, quantomeno insolito per un nuotatore.

Tutti a dire che è un record del mondo senza senso perché fatto a settembre, insomma; io invece direi che a non avere senso è il contesto in cui è stato fatto.

Se solo si provasse a stimolare gli atleti, a riunirli con costanza e programmazione, a farli gareggiare con criterio e non tre volte l’anno, magari scopriremmo che questi exploit non sono casi isolati da studiare come cavie da laboratorio ma semplicemente cartucce pronte per essere sparate.

Come dite, c’era chi ci aveva provato ed ha fallito? Finché continueremo a guardare sempre il negativo nelle cose non cresceremo mai, ma resteremo quel movimento che trova voce una volta ogni quattro anni.

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Consigli per il dissing

A proposito di voci, da queste parti non si commenta il gossip né tutto ciò che gli assomiglia, quindi non troverete nessuna presa di posizione sul dissing del momento nel mondo del nuoto. Il primo consiglio è quello di leggere bene l’intervista in questione e provare a fare la tara su quanto detto e (soprattutto) su quanto domandato.

Il mio modesto parere è che non ci sia nulla di divertente né interessante nel vedere atleti che litigano, e vedere i commentatori da social che li seguono è anche più patetico e triste. Se vi volete davvero divertire con un dissing di qualità, il mio consiglio è di recuperare la corrispondenza tra Dante Alighieri e Forese Donati, soprattutto nella parte in cui il secondo consiglia al primo di farsi un bidè ghiacciato per stemperare i bollenti spiriti provocati dalla visione di Beatrice. Consiglio che, tra l’altro, potrebbe funzionare anche oggigiorno.

Tornando all’attualità, un altro consiglio che mi sento di dare a tutte le parti coinvolte nel trash talk lo faccio arrivare dalle parole di qualcuno ben più autorevole di me che, poche settimane fa, si era pronunciato per un altro caso di, chiamiamola così, scortesia verbale.

“Sembra che adesso cercare di essere buoni sia un difetto. Se uno cerca il bene è un buonista, un falso, un non sincero. Non è così: l’educazione non è un difetto.” Julio Velasco.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4