La settimana scorsa abbiamo parlato dell’intempestività delle scelte organizzative del mondo del nuoto, di come i Mondiali siano stati un’intromissione non proprio gradita in una stagione che è diventata ancor più strana e complicata.
Alla resa dei conti, ne trarrà beneficio solo chi riuscirà a farsi trovare pronto, al posto giusto nel momento giusto.
Ne parliamo nella Fatti di nuoto weekly di oggi.
La formazione per i Mondiali?
A proposito di farsi trovare pronti, a ormai tre settimane dalla fine degli Assoluti inizia a diventare strano non avere la lista dei convocati per i Mondiali di Budapest: per chi di voi, come me, continua ad aggiornare la home page di Federnuoto, è abbastanza frustrante.
Ci sono i convocati per la Coppa Comen, per ora accontentiamoci di quelli, e immaginiamo che chi di dovere sia già al corrente dell’informazione in questione (perlomeno per motivi di preparazione e programmazione), ma anche al netto dell’enorme mole di lavoro che c’è da fare in questo 2022, un po’ di chiarezza generale non farebbe male.
Europei Roma 2022: LEN vs FIN
Mancano poco più di 3 mesi all’inizio degli Europei di Roma, l’evento clou dell’estate del nuoto (soprattutto per noi italiani), e la notizia che trapela non è di certo rassicurante. Sembra che la FIN e la LEN siano alle prese con un contenzioso che vedrebbe la Federazione Italiana in debito nei confronti di quella europea per una cifra di un milione di euro.
Stando a quanto riporta Repubblica, la cifra doveva essere scontata in base ad una manovra messa a bilancio dal Presidente FIN Paolo Barelli quando ricopriva la carica anche alla LEN, ma che viene contestata dall’attuale gestione, subentrata lo scorso febbraio proprio in opposizione al direttivo precedente. Sempre secondo Repubblica, il Governo italiano ha stanziato la cifra di 5 milioni di euro per la promozione dell’evento Roma 2022 e del turismo ad esso collegato, quindi la FIN dovrebbe essere in grado di coprire la rata richiesta.
Si può catalogare la notizia nella guerra politica che l’attuale dirigenza europea e quella da poco sostituita hanno in corso, fatta di attacchi più o meno personali tra dirigenti e presidenti, che poco ha a che fare con il nuoto nuotato e molto con i giochi di potere che lo governano. La speranza non può essere che di una risoluzione della cosa in tempi brevi, visto soprattutto che in bilico ci potrebbe essere addirittura lo svolgimento degli Europei stessi.
I veri Trials
Tutto ciò mentre negli USA si sono svolti i Trials, quelli veri, che ci hanno restituito una Nazionale americana che sembra non aver per niente subito il colpo post olimpico.
A Budapest ci saranno Caeleb Dressel, magari non nello splendore dell’anno scorso ma che continua a nuotare su livelli difficilmente sostenibili dalla concorrenza, così come Katie Ledecky, che mette sistematicamente a tacere le voci che la vorrebbero a fine carriera con tempi che solo lei è in grado di fare.
Ma ci saranno anche nomi nuovi e giovani, come Torri Huske, Leah Hayes e Katie Grimes, per un ricambio generazionale che da quelle parti sembra non finire mai. Gli statunitensi saranno in ritiro pre-Mondiale in Croazia dall’11 luglio.
FINA World Cup 2022
Sì esiste ancora e, a differenza della ISL, ha trovato lo spazio per esserci anche in questo 2022.
La FINA World Cup si posiziona nel classico slot autunnale ed avrà tre cluster, Berlino (21-23 ottobre), Toronto (28-30 ottobre) e Indianapolis (3-5 novembre), che faranno da preludio ai Mondiali di vasca corta che si svolgeranno a dicembre.
In piccolo, con tutti i difetti che si porta dietro, la World Cup resiste all’urto dei tempi e si ripropone come evento centrale per gli specialisti della 25 metri e per chi volesse monetizzare dalla propria attività, soprattutto per mancanza di una vera alternativa.
La curiosità, più che sulle gare in sé, è tutta per i partecipanti: chi si rimetterà in gioco nonostante le critiche che questo evento ha subito negli anni e la dura lotta tra FINA e ISL degli ultimi tempi? Chi, insomma, si farà trovare pronto?
See you later!
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Foto: Fabio Cetti | Corsia4