“Scontro tra titani”, potrebbe essere il titolo di questa tre giorni pesarese alla Rossini Swim Cup dove l’eroe è stato il padrone di casa Filippo Magnini e i nemici erano gli invasori sudafricani capitanati dal temibile Chad Le Clos.

Un vero e proprio “tutti contro uno” quello di Magnini, che ha dovuto vedersela nella gara regina con il campione olimpico dei 200 farfalla di Londra, arrivato a Pesaro puntuale come sempre. Il sudafricano non perde l’occasione per tornare in Italia durante le fasi finali della sua preparazione in vista dei grandi eventi estivi, quest’anno capeggiati dai Giochi di Rio. Nel pre-gara i due avevano scherzato, con Le Clos che si chiedeva come avrebbe fatto Pippo a resistere agli assalti del suo esercito di sudafricani, con il velocista azzurro che rispondeva ricordando come avesse beffato sia Neethling che Schoeman a Montreal nel 2005.

Ma 11 anni e i troppi avversari si fanno sentire anche per lui: non basta metterseli tutti alle spalle chiudendo in 49”00, Le Clos è troppo più giovane e forte in questo momento, e vince con un brillante 48”16.

Si gareggia in notturna, stile Rio, con l’inizio delle finali di venerdì e sabato alle 20.30 e quello che non riesce a fare nei 100 Magnini lo fa nei 200. Vince in 1’48”50, un decimo meglio di quanto nuotato agli Assoluti, segnale evidente di quanto la 4×200 stile possa contare su di lui.

Ma da buon padrone di casa, Re Magno lascia gli onori all’ospite di lusso: Chad Le Clos, bisogna ammettere, ci mette del suo, perché oltre al successo nei 100 stile si prende l’oro anche nei 100 farfalla, vinti in 52” e rotti, lasciando il connazionale Bosch e l’egiziano Marwan a più di due secondi.

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Se tra le ragazze non brillano nomi illustri e lo spazio se lo prendono le giovani, qualche altro acuto dalla squadra sudafricana arriva grazie alla rana. No, non c’è Cameron van der Burgh ma a sostituirlo, o per lo meno a provarci, è Jarred Crous che fa tripletta con i successi nei 50, 100 e 200 rana, nuotando bene in particolare la distanza più lunga, con un 2’11”65 non lontano dal suo best stagionale.

L’altro asso in arrivo da Pretoria era il velocista Douglas Erasmus, che piega nei 50 stile la resistenza di Giovanni Izzo, primo tra gli Junior in 22”91 contro il 22”76 del rivale più “vecchio”.

Ma dietro all’invasione africana scalpitano i giovani azzurri: troviamo così una lotta generazionale tra Junior e Assoluti, come accade nei 100 dorso, con Fabio Laugeni che vince in 56”07 mentre nella finale Junior Jacopo Bietti tocca primo in 56”63. Nella distanza più breve il più veloce è poi un indomito Mirko Di Tora, mentre nei 200 è ancora Bietti il a toccare davanti a tutti oltre a essere l’unico sotto il muro dei 2 minuti.

Con questo antipasto ci possiamo mettere dunque comodi per gustarci lo spettacolo del 53° Sette Colli, pronto a partire nel prossimo week-end con tanti protagonisti di Pesaro in vasca, e soprattutto con gli azzurri a caccia degli ultimi posti disponibili per il sogno Olimpico di Rio!