Come promesso ecco tornare veloci come il tempo di reazione di Rūta Meilutytė le “Pillole del mese”, sdoppiate in quantità e con un nome nuovo, ma non dimezzate in qualità.
Se ormai tutti aspettiamo il Mondiale di Windsor, in giro per il mondo non mancano notizie e novità che faranno discutere. Pronti a immergervi in questa seconda parte delle pillole novembrine? Se vi siete persi la prima metà, eccola QUA!
Giappone – Medaglie ecologiche per Tokyo 2020 ( 10 novembre 2016 )
Si parla già di medaglie per i Giochi del 2020. Chi le vincerà è ancora presto per dirlo, ma di sicuro non saranno le solite. Infatti la proposta è quella di creare medaglie da metalli di oggetti elettronici scartati o obsoleti. Entusiasti dell’iniziativa sia il portavoce di Tokyo 2020 Hikariko Ono che il presidente del CIO Thomas Bach.
Il “casting” per i materiali adatti inizierà nella prossima primavera!
Cina – Il “Turning point” di Ning Zetao ( 10 novembre 2016 )
In pochi si aspettavano Ning Zetao campione olimpico dei 100 stile, più o meno gli stessi che credevano in lui ai Mondiali di Kazan. A Rio non è riuscito a ripetere l’impresa dell’anno prima, ma questo successo lo ha portato comunque a livelli di popolarità altissimi in Cina. Tanto che, nei mesi prima dei Giochi, è stato protagonista di un documentario chiamato “Turning Point” che raccontava la vita in vista di Rio del campione cinese, impegnato negli allenamenti in Australia.
“Sotto le onde blu, è veloce come un rapido drago, ha frantumato le onde d’acqua ed è diventato campione del mondo”. Questa la frase che racchiude il docu-film. Peccato che ai Giochi la storia non si sia ripetuta!
Singapore – Schooling ispira un treno a suo nome ( 11 novembre 2016 )
Da un fenomeno all’altro: Joseph Schooling ha scritto la storia del piccolo Singapore, racchiusa tutta in questa semplice foto che ha come copertina della pagina ufficiale di Facebook. Una vittoria che ha cambiato la vita di Joseph, dato che ormai è considerato da tutti un vero e proprio idolo: a lui è intitolata una “giornata nazionale”, ha voli gratis per tutta la vita da AirAsia e ha ricevuto un assegno per l’oro olimpico di 753.000 dollari.
Joseph Schooling | Facebook
Singapore – Schooling ispira un treno a suo nome ( 11 novembre 2016 )
Da un fenomeno all’altro: Joseph Schooling ha scritto la storia del piccolo Singapore, racchiusa tutta in questa semplice foto che ha come copertina della pagina ufficiale di Facebook.
Una vittoria che ha cambiato la vita di Joseph, dato che ormai è considerato da tutti un vero e proprio idolo: a lui è intitolata una “giornata nazionale”, ha voli gratis per tutta la vita da AirAsia e ha ricevuto un assegno per l’oro olimpico di 753.000 dollari.
Ma non finisce qui: è stato lanciato da poco infatti l’ “Hello, my name is Joseph Schooling”, un vero e proprio treno cittadino intitolato al campione olimpico che ha l’obbiettivo di ispirare i bambini di Singapore a credere in se stessi e nei loro sogni (VIDEO della presentazione).
Nate Biondi | Twitter
USA – Torna un Biondi fra gli orsi di Berkeley ( 14 novembre 2016 )
Notizia che farà sentire in tanti molto vecchi. Già perché si parla di Nate Biondi, 17 anni, figlio dell’otto volte oro olimpico Matt Biondi, uno dei più forti e conosciuti nuotatori della storia americana e non solo.
A 34 anni di distanza il figlio ripercorrerà le orme del padre: fa ufficialmente parte degli “orsi” dell’Università della California Berkeley. Il giovane sprinter non è ancora ai livelli di papà (ha un personale di 24’’85 sui 50 e 53’’74 sui 100 stile in vasca lunga) ma seguirà la sua strada quantomeno a scuola!
Olanda – Moniek Nijhuis chiude con il nuoto ( 14 novembre 2016 )
Continuano i ritiri eccellenti. Dopo quelli del mese scorso, ecco un altro nome illustre dire stop e appendere cuffia e occhialini al chiodo. La Nijhuis, che nell’ultimo anno si era allenata con Rūta Meilutytė a Plymouth sotto Jonh Rudd, lascia dopo i pessimi Europei e l’assenza ai Giochi di Rio. Il suo anno d’oro è stato il 2014, quando prima ha vinto il bronzo nei 50 rana agli Europei di Berlino e poi due bronzi ai Mondiali in vasca corta di Doha nei 50 e 100 rana. Detiene i primati olandesi di 50 e 100 rana in vasca lunga e 50, 100 e 200 rana in vasca corta.
Ungheria – Hosszú contro Gyárfás ( 15 novembre 2016 )
Katinka Hosszú non è una che le manda a dire, e anche in questo caso ha sparato a zero sul Presidente della Federazione Ungherese Tamás Gyárfás. Tramite un post sul suo profilo Facebook, l’Iron Lady ha chiesto le dimissioni di Gyárfás ricordando come lui le avesse consigliato di smettere di nuotare nel 2008.
Ma sono poi le condizioni difficili avute dal 2015 (come nuotare al freddo, sotto la pioggia e in vasca scoperta) a scatenare Katinka, che rincara la dose aggiungendo che Gyárfás ha mantenuto la sua posizione grazie proprio ai successi delle stelle ungheresi, ma senza alcun merito.
Le parole di Katinka hanno avuto l’appoggio il giorno dopo anche di Dániel Gyurta che però non ha nominato direttamente il Presidente della Federazione, di Boglárka Kapás che ha sposato le parole del ranista confermando le difficoltà riscontrate nell’ultimo periodo oltre che dei fratelli Verrasztó.
Russia – Il roster per Windsor ( 17 novembre 2016 )
Dopo USA e Australia, ecco un’altra superpotenza schierare il proprio team per i Mondiali in vasca corta. Anche per russi qualche assenza di spessore, come quella della Efimova, e dei bronzi olimpici di 200 dorso Evgeny Rylov e 200 rana Anton Chupkov. Le stelle saranno il re di Coppa Vladimir Morozov e l’esperto Nikita Lobintsev tra gli uomini, mentre tra le donne presenti Veronika Popova e Daria Ustinova.
Yannick Agnel | Facebook
Francia – Ufficiale, Agnel si ritira ( 19 novembre 2016 )
Era nell’aria ma ora tutti ne abbiamo la certezza. Yannick Agnel chiude con il nuoto. Dopo aver raggiunto il punto più alto nella carriera di un atleta, l’oro olimpico nei 200 stile a Londra 2012 a vent’anni, il talento francese ha deciso di ritirarsi.
Già a Rio Agnel era arrivato per il rotto della cuffia, evidenziando una crisi tecnica e mentale che durava dal dopo Londra.
Con un post su Facebook ha ringraziato tutti i suoi fan, annunciando di voler iniziare una nuova vita e chiudendo con le parole di Oscar Wilde: “è importante avere dei sogni abbastanza grandi da non perderli di vista mentre si perseguono”.
USA – Phelps, via dalla lista anti-doping, è ufficialmente ritirato ( 21 novembre 2016 )
Non che ci fossero dubbi, anche perché già a Rio al termine dei Giochi aveva detto: “ se i fogli fossero qua, li firmerei subito”.
I fogli di cui parla il 23 volte oro olimpico sono quelli necessari per togliere un atleta dalla lista di coloro che possono essere controllati in ogni ora del giorno dal sistema anti-doping americano. Solo ora, a circa tre mesi da Rio, è ufficialmente fuori dalla lista della USADA, concretizzando il suo ritiro.
Chiude intanto con l’ennesimo premio: è stato eletto il miglior nuotatore maschile dell’anno agli USA Swimming Golden Goggles Awards.
Foto copertina (USA Swimming | Facebook)
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