​Mancava la stella assoluta Adam Peaty, rientrato settimana scorsa al Golden Tour, ma il resto della squadra di sua maestà era presente e ha iniziato il cammino che la porterà ai Mondiali di Budapest ma non alle Universiadi alle quali ha dato di recente forfait.

Protagonista fra tanti Duncan Scott che si fa vedere specialmente nei misti: prima vince i 200 in 1’59’’35 pochi centesimi meglio del greco Andreas Vazaios (poi oro nei 200 farfalla in 1’58’’45) e il giorno dopo si impone nei 400 misti stampando il personale di 4’15’’44. Unico passaggio a vuoto sono i 200 stile, che vengono vinti nettamente dal campione olimpico Tom Dean in 1’47’’60, un secondo appunto meglio del recente argento di Tokyo.

In campo maschile sfide interessanti nella velocità: nei 100, vince Jacob Whittle in 49’’67 dopo aver nuotato in batteria un decimo meglio. Ancor più veloce però in mattinata il sorprendente Lewis Burras che tocca in 48’’45 saltando poi la finale. Burras si vede anche nei 50, dove chiude in 21’’84 alle spalle di Ben Proud oro in 21’’72.

Il velocista britannico vince anche i 50 farfalla in 23’’46.

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​Da segnalare anche le prove di James Guy primo nei 100 farfalla in 52’’40 e Felix Auboeck davanti a tutti nei 400 stile in 3’50’’92, mentre James Wilby domina 100 e 200 rana in 1’00’’23 e 2’10’’83.

Occhio al settore femminile: in spolvero la svedese Louise Hansson che stampa il quarto crono mondiale stagionale nei 100 farfalla, vinti in 57’’87, oltre a spuntarla anche nei 50 con 26’’77 e prendersi la seconda piazza nei 100 dorso, alle spalle di Katlheen Dawson prima in 1’01’’04.

Testa a testa poi nella gara regina: Freya Anderson ha la meglio in 54’’55 su Anna Hopkin, più lenta solo di due centesimi ma davanti a tutte nei 50 in 24’’84 mentre la Anderson la spunta anche nei 400 stile in 4’12’’30.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4