E anche maggio, con i suoi Campionati Europei londinesi, lo abbiamo lasciato alle spalle.
La massima competizione continentale di nuoto ci ha accompagnato lungo le ultime settimane di questo mese, concentrando i nostri sforzi e le nostre attenzioni su quello che accadeva nella “pancia della balena”, meglio conosciuta come Aquatics Centre. E mentre in Europa l’obbiettivo era quello di conquistare il “cuore” di Razza la Razza e il montepremi rilasciato ai tre medagliati, fioccano da tutto il mondo news sul mondo del nuoto, tutte in viaggio lungo quel tunnel che porta piano piano alla luce, ovvero i Giochi Olimpici di Rio 2016.
Cina – Sun Yang, prima scherza poi fa sul serio
Si tinge sempre più di enigma quello che sta combinando Sun Yang. A inizio mese annuncia di avere una notizia sconvolgente per tutti e che l’annuncerà solo due giorni dopo. Dopo la squalifica mascherata dalla Federazione cinese e l’assenza a sorpresa nei 1500 mondiali, tutti pensano male: “Non va a Rio”, “diventa papà”, “rinuncia ai 1500”.
Niente, ci ha preso tutti in giro, facendo uno spot per il suo sponsor (e della Nazionale cinese) 361°.
Nel video ringrazia tutti quelli che gli son stati vicini dopo il suo infortunio e consola l’amico Park (ma se fossi coreano caro Sun saresti in grossi guai!), avvisando tutti che ci sarà a Rio. E quindi??? Quando torna in acqua??? Mistero svelato a fine mese: è iscritto nei 200, 400 e 1500 all’Arena Pro Swim Series di Santa Clara di inizio giugno. Alla buon ora!!!
Francia – Agnel miracolato, farà i 200 a Rio
Sorpresa in Francia per il campione olimpico in carica dei 200 stile libero. Yannick Agnel non aveva ottenuto il diritto di difendere il suo titolo in Brasile, dopo aver chiuso terzo (ma con mistero) agli Assoluti francesi. Ma con un colpo di fortuna, o una spinta dall’alto, Jordan Pothain, titolare del legittimo posto rinuncia a questa gara per concentrarsi sui 400. Spazio così ad Agnel, che dovrà fare ben altro rispetto a quanto visto agli Europei per rivincere quel titolo.
Italia – Barelli rieletto
Conferme per Paolo Barelli. Il Presidente della Federazione Italiana Nuoto è stato ri-eletto anche per la guida della LEN, dopo il quadriennio 2013-2016. Barelli sarà quindi presidente della Lega Europea di Nuoto anche per i prossimi quattro anni.
Australia – Horton, incidente e macchina distrutta
Non c’è pace per gli avversari del duo Paltrinieri-Detti in vista di Rio 2016. Se di Sun abbiamo già parlato, anche il giovane Mack Horton, vero e proprio rivale degli azzurri sia nei 400 che nei 1500, ne ha combinato una grossa. A Melbourne, alla guida del suo Land Rover è uscito di strada finendo in un dirupo, fortunatamente senza conseguenze… per lui, perché della sua macchina resta ben poco. Una distrazione che gli ha fatto perdere un giorno di allenamento, e che gli costerà uscita extra piscina da qua a Rio. “D’ora in avanti avrà il permesso di uscire soltanto per venire in piscina, finita la sessione dovrà tornare a letto”, parole del coach Craig Jackson. Forza che ai Giochi mancano meno di 70 giorni!
Italia – Medaglia quanto mi costi!
Novità per gli azzurri impegnati ai Giochi di Rio. Il CONI ha deciso infatti di aumentare il montepremi per chi vincerà la medaglia d’oro olimpica. Ai 140.000 di Londra verranno aggiunti altri diecimila euro, mentre restano invariati i premi per l’argento (75.000) e il bronzo (50.000). I nuotatori azzurri sono stati clementi quattro anni fa, non facendo sborsare molto al Comitato Olimpico Nazionale, solo il premio del terzo posto di Martina Grimaldi nella 10km. La speranza è di uscire da Rio con qualche medaglia in più e qualche soldo in meno nella banca del CONI!
Stati Uniti – Addio a Tarics, più vecchio oro olimpico vivente
L’apice di una vita può essere il momento in cui si diventa campioni olimpici?? Forse per molti sì, non per Sándor Tarics, che fino a pochi giorni fa era il più anziano oro olimpico ancora in vita. Nato a Budapest nel 1913, vinse l’oro con le calottine ungheresi ai Giochi di Berlino 1936. Ci ha lasciati a 102 anni di età, parecchi dei quali vissuti negli States, dove si trasferì nel 1948. Di recente aveva dato il suo appoggio alla candidatura olimpica di Budapest per il 2024.
Ecco il video dei festeggiamenti dei 100 anni di Sándor Tarics.
Attualmente quindi il più anziano oro olimpico vivente diventa Sir Durward Knowles, vincitore dell’alloro olimpico nella vela, specialità Classe Star, a Tokyo 1964. Ha 98 anni!
Giappone – A Tokyo incrocio Japan-Australia
A cavallo dei Campionati Europei a Tokyo sono scesi in vasca i pezzi forti della nazionale giapponese, “sfidati” in quella che è una collaborazione tra i due paesi che va avanti da diversi anni, da alcuni canguri australiani. Tra i padroni di casa in spolvero Kosuke Hagino, primo nei 400 misti con 4’08’’85 davanti al compagno Daiya Seto, (4’10’’43). Con questi due crono guidano tranquillamente le graduatorie mondiali annuali. Per Hagino successo anche nei 200 misti in 1’56’’13 mentre nei 200 stile chiude con 1’46’’43. Qui è stato preceduto per due centesimi da Cameron McEvoy, vincente anche nei 50 in 21’’61 e nei 100 con 48’’17. Tra le donne vola Cate Campbell nei 100 stile (52’’38), Rie Kaneto si conferma nei 200 rana vinti in 2’20’’93 e Rikako Ikee domina 50 e 100 farfalla con 26’’05 e 57’’57.
Polonia – Pass per Rio!
A Stettino, Campionati Assoluti polacchi che regalano diversi pass per i Giochi Olimpici. Tra i big Radosław Kawęcki vince 100 e 200 dorso in 54’’13 e 1’58’’20 nuotando sotto il tempo limite richiesto. Bene anche Tomasz Polewka che oltre a strappare la carta olimpica nei 100 dorso con 54’’29 segna il nuovo record polacco dei 50 dorso vincendo in 24’’72 e migliorando il suo 24’’87 dei recenti Europei. Tempo ottenuto anche da Konrad Czerniak nei 50 stile vinti in 21’’96 mentre crolla il record polacco di Paweł Korzeniowski dei 200 stile che durava dal 2009: Kacper Majchrzak nuota 1’46’’46 volando a Rio e abbassando il limite di 1’46’’59. Il giovane polacco vince con pass anche i 100 in 48’’96.
Belgio – Due primati nella rana
In contemporanea con i colleghi polacchi, ad Anversa erano di scena gli Assoluti belgi. Pochi i tempi di rilievo internazionale, ma spiccano i due primati nazionali di Basten Caerts. Il belga fa cadere prima il primato storico datato 1996 dei 50 rana di Frédérik Deburghgraeve (28’’23) nuotando in 28’’13 per poi replicare con quello dei 200, grazie al crono di 2’12’’57 con cui cancella il 2’13’’42 di Jonas Coreelman del 2012. Bene anche Fanny Lecluyse che vince i 50 rana in 30’’99 e sigla il tempo per Rio nei 200 con 2’26’’05.
(Foto copertina: questionedistile.gazzetta.it)