Il mio rapporto con gli svedesi è davvero conflittuale. No, non sto parlando di quello con i bei biondi nordeuropei, ma di quello con gli occhialini modello “svedesi”, contraddistinti – per chi non lo sapesse – da un aspetto minimal fatto di due lenti e un cordino o elastico.

Gli svedesi prendono il nome dal Paese di origine ma la loro diffusione è ormai verificabile a livello mondiale e per questo, in ogni piscina che si rispetti, si trovano nuotatori che utilizzano questo tipo di occhialino; da qui la mia curiosità nel provarli per scoprire cosa avessero di tanto speciale!I primi problemi sono arrivati con la regolazione!

Completamente ignara di quale effettivamente dovesse essere la sensazione indosso, ho stretto il più possibile gli elastici ed il risultato è stato un enorme fastidio (e dolore intorno agli occhi) per tutta la durata dell’allenamento.

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Gli svedesi, infatti, non devono essere stretti come gli occhialini tradizionali, dove invece è necessaria un’aderenza delle plastiche intorno alla lente sul viso, ma dovranno essere semplicemente appoggiati senza avvertire eccessive pressioni.

E vogliamo poi parlare della sensazione di vista 3D alla prima vasca? Abituata da anni ad utilizzare i tradizionali con soltanto la visione di quanto avevo davanti, gli svedesi mi hanno letteralmente lasciata a bocca aperta ed anche un po’ disorientata da quel panorama della piscina in full HD!

Li ho provati, li ho utilizzati in gara e ho dato loro una chance, ma nonostante la curiosità iniziale, il mio rapporto conflittuale con gli svedesi è rimasto. Non è stato amore a prima vista sebbene abbiano regalato alla mia vista una migliore prospettiva sulla mia corsia.

Gli svedesi, per me, rimarranno gli occhialini utilizzati da quelli forti della mia piscina…E voi? Quale tipo di occhialini utilizzate?

Foto: Fabio Cetti | Corsia4