Il countdown per Budapest è ormai partito, con le prime gare in vasca al via tra tredici giorni.
Re e regina del nuoto mondiale sono pronti a essere incoronati! Di chi saremo fedeli sudditi per l’anno a venire?
Intanto giugno sforna gare a profusione tra Mare Nostrum, un super Sette Colli e i Trials USA regalandoci una edizione estiva di “Top & Flop” ricca di spunti, sicura e senza incertezze!
⇑ TOP ⇑
Sarah Sjöström!
Che mese per la velocista svedese! Anzi, che settimana!
La primatista mondiale di 50 e 100 farfalla è in una forma straordinaria, che si porta dietro già da inizio anno. Ma i tempi nuotati nella settimana franco-spagnola di inizio giugno sono a dir poco clamorosi.
Se tutte le principali rivali stanno cercando la forma perfetta per la rassegna iridata, la Sjöström nuota già su tempi da oro olimpico: a Monaco scalda i motori nuotando le due distanze della farfalla in 24″90 – meglio del crono nuotato a Kazan per vincere l’oro – e 56″20 (vedi VIDEO della gara) mentre a stile vince l’ “Australiana” sui 50 in 23″95 e LE australiane Bronte e Cate Campbell sui 100 con un clamoroso 52″60, lasciando le rivale a più di un secondo.
Passano due giorni e la ritroviamo a Barcellona, dove stampa il miglior crono mondiale stagionale nei 50 farfalla con 24″76, a quattro decimi dal suo WR, mentre sul 100 rimane in linea con quanto fatto a Monaco (56″27) senza comunque lasciare speranze alle rivali, tra cui una giovane e arrembante Penny Oleksiak. Anche a stile conferma la sua supremazia, e se nei 50 peggiora un centesimo il 23″95 di Monaco mettendosi alle spalle comunque la Kromowidjojo.
Si può fare di meglio? A quanto pare sì, perché nell’ultima tappa del Mare Nostrum, a Canet en Roussillon, la Sjöström sbriciola quanto appena fatto nei 100 stile avvicinando in maniera pericoloso il WR della Campbell. 52″08 (vedi il VIDEO della gara), a due centesimi dal mondiale e uno solo in più del limite europeo di Britta Steffen. Terzo tempo mai nuotato al mondo e di gran lunga il migliore nel 2017!
Per non farsi mancare nulla la troviamo al top anche nei 50 stile (23″85), 50 farfalla (24″95) e 100 farfalla (55″76) tutti tempi da podio olimpico o mondiale.
A un soffio dai Mondiali Sarah Sjöström è la più veloce al mondo nelle quattro gare veloci di stile e farfalla, il tutto in un anno dove ha cambiato coach e abitudini di allenamento, dopo la consacrazione olimpica di Rio che ancora le mancava. Cosa può volere di più?
La copertina di donna del Mondiale dovrà contendersela con la padrona di casa Hosszú e l’aliena Katie Ledecky, ma le possibilità perché la svedese possa giocare alle rivali un brutto scherzo ci sono tutte.
La domanda è: riuscirà a mantenere questo stato di forma o crollerà nel momento più importante?
⇓ FLOP ⇓
Chi forse non è crollato ma di certo non ha brillato è il nuovo Michael Phelps (o così lo decantavano) Michael Andrew.
Il giovane neo campione mondiale in vasca corta dei 100 misti era chiamato alla grande conferma dopo l’exploit di Windsor, ma ai Trials di Indianopolis di fine giugno ha clamorosamente steccato l’appuntamento con la qualificazione mondiale non riuscendo a far meglio di un posto in finale.
Già perché l’asso americano classe 1999 non farà parte del roster USA, rimanendo indietro nella scala gerarchica dei suoi coetanei, che invece si stanno inserendo lentamente nel giro nazionale che conta (vedi su tutti Martinenghi, ma non solo).
Chi se lo aspettava al top resta deluso, perché è vero che Andrew trova ben cinque finali nelle gare veloci ma mai riesce a essere incisivo per entrare fra i primi due.
Nei 50 dorso per esempio nuota in 24″96 in batteria, secondo tempo dietro a Grevers, per poi spegnersi in finale chiusa al settimo posto in 25″01.
Poco meglio nei 50 rana dove dal 27″45 delle batterie scende al 27″40 della finale, non sufficiente per volare a Budapest. La doppia distanza non lo aiuta, con l’ 1’01″19 che peggiora il 60″75 con il quale era entrato in finale con l’ultimo tempo. Ultimo resta, con il secondo posto comunque ancora troppo lontano anche avesse nuotato il personale di sotto 60″.
Meglio a stile, dove avvicina il limite dei 22″ nei 50 toccando comunque davanti all’oro olimpico Ervin, mentre nei 100 è solo 36° in 50″16. Non lo si vede poi nei 200 misti dove era primatista mondiale junior, per poi ritrovarlo in finale anche nei 50 farfalla, chiusi al quarto posto in 23″42, poco meglio delle batterie.
Tante presenze ma poca incisività per il promettente Andrew, che paga forse più del dovuto la grande attenzione mediatica che si era creata intorno a lui sia a livello giovanile che dopo la vittoria di Windsor. La “mazzata” di Indianapolis lo potrebbe aiutare non poco, magari facendogli capire quale strada è giusto prendere e quali limiti imporsi.
50 dorso
50 rana
Dopo mesi di “Top & Flop” eccoci giunti all’epilogo: i prossimi saranno quelli Mondiali.
Buona visione, godeteveli. Ci vediamo presto!!!
(Foto: Facebook)