Giorno uno subito ricco di protagonisti, con tanti giovani ma anche parecchie stelle già discretamente affermate. Una di queste è senza dubbio l’ucraino Mykhailo Romanchuk, che dopo l’argento mondiale e il testa a testa con Paltrinieri va a prendersi gloria in solitaria con la cavalcata vincente dei 400 stile, vinti in 3’45’’96, nuovo record delle Universiadi.
Per i colori azzurri restano fuori dalla finale sia Filippo Megli undicesimo che Fabio Lombini tredicesimo, ma una stretta al cuore mi arriva quando leggo il nome di Andrea Mitchell D’Arrigo chiudere in ultima posizione la finale (nuotando quasi dieci secondi in più della qualifica dove aveva chiuso quarto in 3’49’’84!), non tanto per la prestazione ma per la bandierina USA a fianco del suo nome!
Faccio un salto in avanti per andare a vedere invece quanto di bello c’è stato per l’Italia. I sogni di medaglia di questa prima giornata erano affidati ai velocisti della 4×100 stile maschile e i ragazzoni della next generation non hanno steccato. Solo gli Stati Uniti sono più forti di Lorenzo Zazzeri, Ivano Vendrame, Alex Di Giorgio e Alessandro Miressi che strappano l’argento in 3’15’’24.
Tornando indietro troviamo la buona finale conquistata da Elena Di Liddo nei 50 farfalla. La pugliese, vista in ottima forma all’Energy for Swim, trova un piazzamento tra le migliori otto con 26’’74, mentre l’altra azzurra in semi, Aglaia Pezzato, rinuncia a scendere in acqua in vista della finale della 4×100 stile.
Altra semi è quella dei 100 dorso uomini, priva di azzurri in acqua, tutti eliminati in mattinata con Matteo Milli 17° e Matteo Restivo 22° entrambi appena sotto al 56’’. Il primo tempo d’accesso lo ottiene l’americano Justin Ress con 53’’34 mentre tra i big spicca la qualifica di Kosuke Hagino, quinto al momento con 54’’57.
Tocca alla finale dei 400 misti donne, dove Carlotta Toni lotta ma chiude in ottava posizione con 4’47’’35 dopo il buon 4’43’’91 della mattina. Stravince la giapponese Yui Ohashi con il nuovo record Universitario di 4’34’’40.
Si torna alle semifinali con i ragazzi dei 100 rana. Un campione olimpico al via, è il kazako Dmitriy Balandin che si prende il primo posto parziale in 1’00’’27 di due decimi più veloce dell’australiano Wilson. Poca Italia, con Andrea Toniato ultimo e fuori in 1’01’’92, mentre Federico Poggio è rimasto il primo degli esclusi dopo le batterie con 1’01’’83.
Fatti di nuoto Weekly: le 7 storie che forse vi siete persi da Singapore 2025
Parliamo per l’ultima volta di Mondiali, ok?
Denis Petrashov bronzo nei 100 rana per il Kirghizistan
È stata la prima medaglia nel nuoto ai Mondiali per il Kirghizistan. Non è un nome così nuovo, visto che nel 2018 è salito sul secondo gradino del podio alle Olimpiadi Giovanili ed ha partecipato già a tre edizioni delle Olimpiadi (Rio, Tokyo e Parigi).
Tra i grandi, però, non è mani andato oltre la semifinale, e non ha mai nuotato nemmeno sotto i 59 secondi, cose che rendono storica la sua prestazione a Singapore. Con 58.88, Petrashov, che sia allena negli States, si è collocato nell’élite della rana mondiale e ha dichiarato di sperare in una smossa per il nuoto nel suo Paese, dove non c’è nemmeno una piscina da 50 metri.
Yu Zidi, la più giovane medagliata ai Mondiali (16 ottobre 2012)
Di lei si è fatto un gran parlare sia per i risultati ottenuti di recente, sia per il fatto che per farla gareggiare si sia infranta una norma che prevederebbe l’iscrizione ai Mondiali solo di atleti di 14 anni o più (ne ha parlato anche Federica Pellegrini).
I tempi della cinese in vasca, però, sono stati talmente eclatanti che si è fatta un’eccezione: che sia stata o meno una buona idea ce lo dirà il tempo, per ora si mette a statistica la medaglia più giovane di sempre, anche se ottenuta nuotando la batteria della 4×200 cinese poi giunta al bronzo. Yu Zidi però ha anche nuotato le gare individuali, ed è li che mi concentrerei: quarta nei 200 misti in 2.09.21, quarta nei 200 farfalla in 2.06.43, quarta nei 400 misti, 4.33.76. Summer McIntosh inizia a tremare.
Roos Vanotterdijk ha fatto tornare il Belgio sulla cartina del nuoto
Erano 27 anni che il Belgio non vinceva una medaglia ai Mondiali di nuoto in vasca, cioè dall’oro nei 100 rana a Perth 1998 di Frederik Deburghgraeve.
Il Belgio non gode di una grande tradizione natatoria, a differenza degli altri paesi baltici, ma ha una grande specialista della farfalla, che è arrivata al secondo posto – approfittando della defezioni di Torri Huske – dietro l’inarrivabile Gretchen Walsh. A fine settimana è arrivato anche il bronzo nei 50, e penso che la vedremo ancora per molto.
Regan Smith non ce la fa più a vincere
Esplosa a Gwangju 2019, dove da diciassettenne vinse 200 dorso e staffetta mista (con record del mondo nei 100 d’apertura), l’americana non ha poi più vinto niente a livello individuale, ad eccezione del titolo nei 100 nel 2022. In quell’occasione, tuttavia, era assente Kaylee McKeown, che rappresenta per lei la classica bestia nera.
In scontro diretto, Smith non è più riuscita a battere l’australiana, incappando in una striscia negativa che è diventata quasi un classico del nuoto internazionale. La sfortuna di aver trovato Summer McIntosh nei 200 farfalla, poi, rende il tutto ancor più difficile per un’atleta che, va detto, è costantemente tra le migliori al mondo oltre ad avere un bel posto anche nella storia del nuoto. Per lei vale un pò il discorso Laszlo Cseh: pensa essere così forte ed aver trovato Phelps e Lochte sul tuo percorso…
Kristel Kobrich compie 40 anni il 9 agosto 2025
E comunque era ai Mondiali, ha nuotato 8.39.78 negli 800 e 16.22.66 nei 1500 stile, con buona pace degli haters. È vero che l’atleta sudamericana ha avuto un passato ben più glorioso, fatto di semifinali e anche di finali internazionali che l’hanno resa la nuotatrice cilena più forte di sempre, ma è anche vero che l’unico che può decidere quando finisce la carriera di un atleta è l’atleta stesso. Se devo proprio sbilanciarmi, preferisco lei, che si allena da professionista e si misura con i professionisti, rispetto a qualche coetaneo/a dal passato altrettanto (se non più) glorioso, che si allena ancora da professionista e si misura con i dilettanti. Ogni riferimento eccetera eccetera…
I nomi belli del mondiali
Innanzitutto, la Nazionale di “Quelli che sembrano italiani ma non lo sono”: Santo Condorelli, Maximilian Giuliani, Chris Guiliano, Yoav Romano, Brittany Castelluzzo, Noè Ponti, Mariano Lazzerini, Carolina Cermelli e Remi Fabiani. C’è materiale per una discreta mista-mista.
Per il resto del mondo, spunti non mancano. La nostalgica Imara Bella Patricia Thorpe, delfinista del Kenya, Charles Hockin Brusquetti, delfinista del Paraguay pronto per l’aperitivo, e Johny Kulow, velocista americano vagamente offensivo. Ci sono poi la delfinista ungherese Panna Ugrai, presto sugli scaffali dei migliori market, e Sophie Angus, che troviamo anche nelle migliori bisteccherie. Per chiudere con la sempre solida staffetta di Macao, Chen-Cheng-Chao-Lam, avversaria diretta di quella di Singapore, Sim-Sim-Quah-Quah.
(Chissà se dalle loro parti c’è lo stesso trafiletto con i nostri cognomi… speriamo!)
La prima batteria della staffetta 4×100 mista mista è un elogio alla globalizzazione
E al tentativo del nuoto di coinvolgere sempre più Nazioni nel sistema dello sport acquatico. Si tratta di politica – allargare la base significa anche allargare il consenso – ma anche di un processo di globalizzazione sempre più evidente, nello sport come nella quotidianità.
Madagascar, Macau, Mongolia, Armenia, Aruba, Maldive, Rwanda, Repubblica Dominicana, Isole Faroer, Samoa: tutti hanno presentato due maschi e due femmine ed ognuno ha nuotato uno stile diverso, in una gara che è anche specialità Olimpica. È una cosa che va al di là del classico 50 stile nuotato in modo un pò naif. Se consideriamo poi che le Nazioni a punti a Singapore son state 50, mi sembra una cosa bella.
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Foto: Fabio Cetti | Corsia4
Chianciano 2025 | Italiani di Nuoto, il Recap della Categoria Ragazzi
Dopo anni di gloria e di sogni, i Campionati Italiani di Categoria, come ben sappiamo e per ovvi motivi, lasciano Roma e il Foro Italico per approdare a Chianciano Terme.
I primi a testare la vasca toscana sono stati i più giovani Ragazzi e Ragazze delle annate 2009-2010 e 2011-2012!
Sarà la nuova ambientazione, sarà la vasca a otto corsie (rispetto alle dieci di Roma), o anche la fase della stagione con tanti appuntamenti alle spalle (recentissimi gli EYOF) ma, a livello cronometrico qualcosa è mancato.
Un solo record di categoria, di staffetta e prestazioni in media e proporzioni più lente dello scorso anno. Ma lo spettacolo comunque è stato piacevole!
Ragazze
Tre protagoniste su tutte, che si dividono grosso dei successi di categoria. Valentina Solari, classe 2011 della Superba Nuoto domina le prove più dure partendo dall’accoppiata 800-1500 in 9’06’’42 e 17’23’’27 fino ai 200 farfalla chiusi in 2’18’’87.
Tris anche per le coetanee Emma Crepaldi (Libertas Nuoto Novara) che timbra doppietta nella rana 100 e 200 grazie ai crono di 1’11’’10 e 2’31’’79 e il successo nei 400 misti vinti in 4’59’’96 e per Carlotta Mazzone (Sisport) regina dello stile veloce con le vittorie nei 50-100-200 in 26’’60-58’’16-2’05’’62.
Presente anche Alessandra Mao, che dopo i successi al Festival Olimpico della Gioventù Europea, si presenta in vasca nei 200 misti, vincendoli in 2’18’’46, ma è anche assoluta protagonista delle staffette con il Team Veneto. Tre successi su tre infatti con tanto di record italiano Ragazze nella 4×100 stile vinta in 3’54’’38 insieme alle compagne Petrof, Tranquillini e Chinellato. Formazione simile per la 4×200 che vince in 8’32’’00 con Cassolato, Petrof, Braidotti e Mao e per la 4×100 mista, oro in 4’23’’47 con Tranquillini, Peron, Lazzarotto e Mao.
Team Veneto che con 11916 punti vince la classifica femminile davanti a Superba e Sisport.
Ragazzi
In campo maschile troviamo tanti protagonisti dei recenti EYOF. Su tutti brilla Alessandro Acampora, classe 2009 dell’Aurelia Nuoto, che si impone nei 400 stile in 4’00’’98, 200 dorso in 2’01’’98, e nell’accoppiata 200 e 400 misti con 2’05’’30 e 4’29’’12.
La rana è sempre di Klaudio Agaj (Genova Nuoto My Sport), oro nei 100 e 200 in1’03’’93 e 2’17’’95, mentre Cesare Gagiola (Amatori Nuoto) che conquista il trono dei 100 stile in 51’’86 e dei 100 dorso con 56’’82.
Occhio infine agli squilli singoli dei protagonisti di questa stagione in categoria come Stefano Mogno (Team Veneto) che vince i 100 farfalla in 55’’39 e Diego Wszolek (Heaven Due) oro nei 200 stile 1’53’’18.
Staffette che chiudono come al femminile, ovvero con l’assolo di una sola squadra: l’Aurelia nuoto vince la 4×100 stile in 3’31’’09 grazie a Tufani, Soriani, Bernabucci e Cecconi, quest’ultimo sostituito da Acampora nella vincente 4×200 (7’39’’17). Vincente anche la mista con Acampora, Turcanu, Cecconi e Tufani che chiudono in 3’51’’59.
L’Aurelia nuoto con 12121 vince la classifica a punti davanti a Team Veneto e Leosport.
SwimStats, i Mondiali di Nuoto di Singapore 2025 in 10 punti
Consueto appuntamento statistico post-Mondiale del nuoto in vasca con 10 numeri da ricordare direttamente da Singapore 2025.
Le finali dell’Italia a Singapore
Sono una in più dell’edizione di Budapest 2022. 14 atleti diversi hanno fatto la finale individuale, 7 staffette su 8 si sono qualificate tra le prime otto. Poteva andare anche meglio, se si considerano le esclusioni di centesimi (che però fanno parte dello sport) di Razzetti nei 200 misti, Curtis nei 50 stile e della 4×100 mista donne.
I record italiani assoluti migliorati a Singapore 2025
Sono 7 in gare individuali e 3 in staffetta. Due sono di Simona Quadarella (800-1500 stile libero), due di Thomas Ceccon (50-100 farfalla), uno a testa di Carlos D’Ambrosio (200 stile) e Silvia Di Pietro (50 farfalla). Record anche per tutte le staffette 4×100 stile: maschi, femmine e mixed.
Le medaglie Mondiali di Thomas Ceccon
Collezionate in 3 edizioni, 2022, 2023 e 2025. 1 oro e 2 argenti nei 100 dorso, 1 oro e 1 bronzo nei 50 farfalla, 1 oro nella 4×100 mista, 2 argenti e 1 bronzo nella 4×100 stile.
Le medaglie Mondiali di Simona Quadarella
Quadarella va a podio ininterrottamente da Budapest 2017. 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo nei 1500, 1 oro, 1 argento e 1 bronzo negli 800. Escludendo Katie Ledecky, la mezzofondista più forte e costante degli ultimi 10 anni.
Le medaglie consecutive nei 100 rana di Nicolò Martinenghi
Tra Mondiali e Olimpiadi: bronzo a Tokyo 2020one, oro a Budapest 2022, argento a Fukuoka 2023 e a Doha 2024, oro a Parigi 2024, argento a Singapore 2025. Nell’era post-Peaty, è il ranista più costante al mondo ad alti livelli.
Le medaglie dell’Italia
1 oro 4 argenti e 2 bronzi.
Nel 2024 furono 12, 6 nel 2023; non scendiamo sotto le 5 medaglie dal 2015, e sempre dal 2015 vinciamo almeno un oro.
I podi consecutivi ai Mondiali di benedetta Pilato nei 50 rana
Argento nel 2019 e nel 2022, bronzo nel 2023, 2024 e 2025. Un dato incredibile, se si tiene conto dell’età (20 anni) e del livello delle avversarie incontrate, da Lilly King a Rūta Meilutytė a Tang Quianting, alcune tra le raniste più forti della storia.
Gli argenti conquistati dal’Italia in vasca
… che aggiunti ai 6 delle open water fanno cifra tonda. Ha aperto la staffetta 4×100 stile maschi, che ha sfiorato la vittoria alle spalle dell’Australia, poi i campioni Olimpici Martinenghi e Ceccon nelle loro gare (100 rana e dorso) e infine Simona Quadarella nei 1500.
Le “medaglie di legno” dell’Italia in vasca
Anita Bottazzo, quarta nei 50 rana per 7 centesimi, Leonardo Deplano, quarto nei 50 stile per 6 centesimi e la 4×100 stile mixed, quarta a 13 centesimi dalla Francia.
I Record europei di Simona Quadarella
800 e 1500 stile: con 15.31.79 batte il 15.38.88 di Lotte Friis del 2013, mentre con 8.12.81 batte l’8.14.10 di Rebecca Adlington del 2008.
Oro per l’Italia
Quello di Simone Cerasuolo nei 50 rana. È il 27° oro ai Mondiali per l’Italia, il 14° nuotatore che riesce a vincere una gara individuale, il primo in assoluto a vincere i 50 rana.
Foto: Fabio Cetti | Corsia4
Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day8 recap: chiusura con Pilato al bronzo
Si chiude il Mondiale di Singapore con il bronzo di Bendetta Pilato: 7 podi conquistati per l’Italia del Nuoto (1 oro, 4 argenti 2 bronzi). Vediamo il recap diq uest’ultima giornata.
Batterie day 8
Nell’ultima giornata di batterie Mondiali la stanchezza, sia fisica che psicologica, si fa sentire e purtroppo si può incappare in controprestazioni.
È accaduto ai nostri mististi, Alberto Razzetti e Sara Franceschi, che nuotano ben al di sopra dei rispettivi personali e mancano così l’ingresso a una finale che, negli ultimi anni, li aveva visti spesso protagonisti. A Razzetti bastava un secondo in meno rispetto al 4.14.52 che gli ha consegnato la 12ª piazza e un Mondiale, come dice lui stesso, forse un pò al di sotto delle aspettative. Franceschi invece ha nuotato completamente fuori gara ed è finita 17ª in 4.50.23. Peccato.
Non benissimo nemmeno la staffetta 4×100 mista donne, che finisce purtroppo al decimo posto, unica staffetta italiana non qualificata alla finale di questi Mondiali. Il totale è 4.00.12, i parziali: Gastaldi 1.00.95, Angiolini 1.07.45, Cocconcelli 57.60, Menicucci 54.14. L’ottavo posto era 76 centesimi meno.
Unica nota positiva è quindi la staffetta mista maschile, dove fa notizia soprattutto l’eliminazione della Cina campione Olimpica in carica, che nonostante abbia schierato tutti i titolari è fuori di 15 centesimi. Buona notizia per l’’Italia che si qualifica col terzo crono, dietro USA e Russia, e non era per niente scontato visto le ultime e clamorose eliminazioni Mondiali e Olimpiche. Il tempo è 3.30.40: Bacico 53.34, Viberti 58.65, Burdisso 50.69, Frigo 47.72. Nel pomeriggio entreranno Ceccon, Martinenghi e D’Ambrosio.
50 dorso uomini
Il re torna sul suo trono. Kliment Kolesnikov, visibilmente emozionato, vince finalmente al Mondiale la gara che più lo contraddistingue, con un 23.68 maestoso. Argento parimerito per Samusenko e Coetze, che va a podio in tutte le distanze del dorso.
Podio: Kliment Kolesnikov NAB 23.68 #CR
Pieter Coetze
24.17 #AF
Pavel Samusenko NAB 24.17
50 rana donne
Rūta Meilutytė non si batte: è la migliore al mondo nella vasca secca e ci rimarrà, forse fono a LA2028. Dietro il suo 29.55 c’è il vuoto, e poi Tang Qianting (30.03) e Benedetta Pilato, che con 30.14 si porta a casa un bronzo che, più di ogni cosa, fa gran morale. Per lei, che ricordiamolo ha 20 anni, è il quinto podio consecutivo ai Mondiali in questa gara: chapeau. Quarta piazza di grande spessore per Anita Bottazzo, 30.21, che suggella un Mondiale davvero positivo. Applausi per Lilly King che chiude una carriera fantastica.
Podio: Ruta Meilutyte
29.95
Tang Qianting
30.03
Benedetta Pilato
30.14
50 stile libero donne
La scelta di puntare tutto sulla vasca secca continua a pagare per Meg Harris, che vince il Mondiale di potenza in 24.02. Ammutolite le altre a centro vasca, da Walsh quarta a Wasick addirittura ottava: al podio ci vanno le due cinesi, Wu (24.26) e Cheng (24.28).
Podio: Meg Harris
24.02
Wu Qingfeng
24.26
Cheng Yujie
24.28
1500 stile libero uomini
Numero incredibile di Ahmend Jaouadi, che chiude la doppietta del mezzofondo vincendo il miglio in vasca con una gara pazzesca, chiusa in 14.34.41. Niente da fare per Schwarz e Finke, che si devono arrendere alla vera rivelazione dei Mondiali di Singapore. Se ci fosse stato Greg…
Podio: Ahmed Jaouadi
14.34.41
Sven Schwarz
14.35.69
Bobby Finke
14.36.60
400 misti uomini
Primo alla uno! Nonostante la corsia lateralissima, Léon Marchand vince l’oro più scontato del Mondiale, nuotando anche un bel 4.07.73 che conferma la supremazia totale del francese. Matsushita batte Borodin per la piazza d’onore, con il tempo di 4.08.32.
Podio: Leon Marchand
4.04.73
Tomoyuky Matsushita
4.08.32
Ilia Borodin NAB 4.09.16
400 misti donne
Sono quattro, gli ori individuali di questo Mondiale per Summer McIntosh (4.25.78), indubbiamente la protagonista della settimana, in positivo ma anche in negativo, per il modo quantomeno poco elegante in cui ha reagito alle delusioni. Ci sarà tempo di crescere anche per una fuoriclasse come lei, sempre che non cresca prima Yu Zidi (ancora quarta)…
Podio: Summer McIntosh
4.25.78
Jenna Forrester
4.33.26
Mio Narita
4.33.26
4×100 misti uomini
Il ritorno dei russi, primi col record europeo, e il miglioramento della Francia, che accanto a Marchand ha trovato Grousset e Ndoye-Brouard, spingono gli USA al terzo gradino del podio, conquistato in gran parte per il 45.95 con cui Alexy ha chiuso a stile. A farne le spese è proprio l’Italia, 3.28.72, quarta per 1 decimo – Ceccon 51.80, Martinenghi 58.42, Burdisso 51.17, D’Ambrosio 47.33: è più la felicità per essere tornati competitivi o il rammarico per la mancata medaglia?
Podio: Atleti Neutrali B NAB 3.26.93 #ER #CR
Francia
3.27.96
USA
3.28.62
4×00 misti donne
Si chiude con l’oro agli USA, la medaglia che proprio non potevano perdere, con un quartetto spaziale: Smith, Douglass, Walsh, Huske, finalmente sane, dominano su Australia e Cina e fanno pure il record del mondo in 3.49.34.
Podio: USA
3.49.34 #WR
Australia
3.52.67
Cina
3.54.77
Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day7 recap: immensa Quadarella
Ultimi due giorni di gare in vasca ai Mondiali di Singapore, con gli azzurri sempre a caccia del miglior risultato possibile. Vediamo il recap della settima giornata.
Batterie day 7
Nella penultima giornata di batterie, ci sono quattro atleti e una staffetta qualificati per i turni successivi per l’Italia
Ci riesce Christian Bacico, che nei 50 dorso passa per 1 centesimo nuotando 24.89 e confermando la sua splendida forma perfino nella gara che meno preferisce. Un suo utilizzo nella batteria della 4×100 mista è sicuro, ma non è da escludere anche la conferma in finale, con Ceccon spostato a delfino.
Nei 50 passano alle semi anche le due raniste, Anita Bottazzo (30.46) e Benedetta Pilato (30.42), che ha così esordito a questo Mondiale. In un periodo complicato di un biennio ancor più complicato, la campionessa tarantina può comunque dire la sua nella vasca secca: obiettivo finale.
Ben più della finale, invece, è l’obiettivo di Sara Curtis nei 50 stile, gara in cui stamattina ha già nuotato il record italiano (24.41, terzo crono) e dove è evidente il margine di miglioramento. Invece che essere appagata dalla finale di ieri nei 100, dove è giunta ottava, la piemontese ha ributtato in acqua tutta la sua insoddisfazione, rilanciando le sue ambizioni: atteggiamento da campionessa.
L’Italia sarà in finale anche nella 4×100 stile-mista, la staffetta meno nobile ma forse più divertente, sesto crono: 3.24.84, Frigo 48.47, Zazzeri 48.46, Tarantino 54.43, Menicucci 53.28 (la migliore).
50 delfino donne
Non poteva che finire così, con la vittoria di Gretchen Walsh e un sub 25 che solo lei (oltre a Sjöström) riesce a nuotare. Dietro si scannano per le medaglie, e Silvia Di Pietro rimane un pò nelle onde: il suo settimo posto, 25.64, è comunque un risultato incredibile. Un appello: se ti va, Silvia, non smettere di farci sognare. Altrimenti, semplicemente GRAZIE.
Podio: Gretchen Walsh
24.82
Alexandria Perkins
25.31
Roos Vanotterdijk
25.42
50 stile libero uomini
Partiamo da Cam McEvoy: come si fa a non essere innamorati della storia di questo atleta, che sembrava essere sulla strada del ritiro e invece vince i 50 stile in un modo che, per eleganza, ricorda Alexandr Popov? (prove me wrong). E poi, passiamo a Leonardo Deplano: come si fa a non essere innamorati di questo velocista solido, positivo e anche un pochino sfortunato, che però ci rappresenta con forza ormai in ogni finale? Oggi è legno (per 4 centesimi, 21.52), domani vedremo.
Podio: Cameron McEvoy
21.14
Benjamin Proud
21.26
Jack Alexy
21.46
200 dorso donne
Che te lo dico a fare? [cit.] Vince Kaylee McKeown, 2.03.33 (CR), e seconda arriva Regan Smith, che ormai deve aver interiorizzato l’argento tanto da considerarlo normale. Scherzi a parte, due mega campionesse.
Podio: Kaylee McKeown
2.03.33 #CR
Regan Smith
2.04.29
Claire Curzan
2.06.04
50 rana donne – semi
Benedetta Pilato (30.20) e Anita Bottazzo (30.31) passano il turno e vanno in finale con il terzo e settimo tempo generale. Là davanti, Ruta Meilutyte unica sotto i 30, 29.54: domani si nuota per l’argento.
Finale: Meilutytte, Tang, Pilato, King, Jefimova, Gorbenko, Bottazzo, Kivirinta
100 delfino uomini
Finale dal livello quasi incredibile, con Ponti che soffre ancora la tensione e non riesce a battere un Grousset imponente: 49.62 per il francese, 49.83 per lo svizzero. Scontro fratricida canadese per il bronzo, con Kharun (50.07) che secca di 2 centesimi Liendo, mentre Ceccon è ottavo in 51.12. Non vorrà preparare la gara individuale, e ci sta, ma per la staffetta mista io terrei in caldo la distanza.
Podio: Maxime Grousset
49.62 #ER
Noè Ponti
49.83
Ilya Kharun
50.07
50 stile libero donne – semi
La migliore impressione, per ora, è della polacca Wasick, ma lascerei aperte quasi tutte le strade per la finale di domani. Non ci sarà Sara Curtis, che nuota 24.49 ed è fuori per soli 3 centesimi, persi forse nel tuffo impreciso: ci sta. Bene così, avanti tutta.
Finale: Wasick, van Wijk, Walsh, Harris, Cheng, Wu, Huske, Gaspard
5o dorso uomini – semi
Kliment Kolesnikov può solo perdere la finale di domani: 24.19 e sensazione di netta supremazia su tutti, Bacico nuota 24.90 e finisce 15° : non possiamo chiedere di più al Mondiale del dorsista esordiente.
Finale: Kolesnikov, Samusenko, Cetze, Masiuk, Christou, Kos, McCarty, Cooper
800 stile libero donne
LEDECKY IS GOD! Nonostante la pressione della vigilia, nonostante Pallister e McIntosh l’abbiano marcata da vicino, lei ha chiuso ogni porta e decretato la sua sentenza: semplicemente imbattibile (8.05.62). In una gara dal livello incredibile, dove il bronzo era a 8.07.29, Simona Quadarella mette in bacheca un altro record europeo, 8.12.81: SUPERBA.
Podio: Katie Ledecky
8.05.62 #CR
Lani Pallister
8.05.98 #OC
Summer McIntosh
8.07.29
4×100 stile libero mista
Senza l’Australia, via libera agli USA con il record del mondo, 3.18.48. L’Italia è quarta per 13 centesimi in 3.21.48: stavolta è mancata forse un pò di fortuna. Frigo 48.18, D’Ambrosio 47.34, Curtis 52.40, Menicucci 53.56.
Podio: USA
3.14.48 #WR
Atleti Neutrali B NAB 3.19.68 #ER
Francia
3.21.35
Singapore 2025 | Mondiali di Nuoto day6 recap: Ceccon da record, super Di Pietro
Si avvicina lentamente il gran finale dei Mondiali di Singapore, ma anche al termine di una lunga settimana di gare resta intatta la voglia di far bene tra le corsie, sia di chi si tuffa per la prima volta sia di chi invece ha già ampiamente nuotato.
Vediamo il recap di questa quinta giornata.
Batterie day6
Gli esordi brillanti sono stati di Leonardo Deplano, quinto tempo nei 50 stile in 21.62, ma soprattutto di Silvia Di Pietro, che nei 50 farfalla nuota un 25.49 che ha dell’incredibile. Record italiano frantumato (era 25.78 del 2014), qualificazione col terzo tempo dietro Walsh e Perkins e forma atletica e mentale smagliante: IMMENSA.
Passaggio sereno anche per chi aveva già nuotato, come Lorenzo Zazzeri, che per entrare in finale dovrà migliorare il 21.87 nei 50 stile, e come Simona Quadarella, che negli 800 ha nuotato un tranquillo 8.20.47 (finale domani: Ledecky, Pallister, McIntosh, Gose, Quadarella, Fairweather, Li, Kajimoto).
Bella gara anche per Thomas Ceccon, che nei 100 farfalla nuota un 51.36 valido per un sereno passaggio del turno (Burdisso 51.59, fuori per 1 centesimo). Come ha giustamente ricordato nell’intervista RAI, resta il rammarico per la disattenzione nei 200 dorso, ma anche la curiosità per vedere dove può arrivare in questa gara (c’è sempre lo slot della 4×100 mista da riempire, eventualmente).
Si qualifica per la finale anche la 4×200 maschi, quarto tempo generale in 7.05.17: D’Ambrosio 1.45.89, Megli 1.46.37, De Tullio 1.46.69, Di Cola 1.46.22.
100 stile libero donne
La vittoria di Marrit Steenbergen (52.55) era nell’aria, così come non era sembrata al 100% Mollie O’Callaghan, argento di 12 centesimi. Si aspettava forse qualcosa di più da sé stessa Sara Curtis (ottava 53.41), che deve invece essere super contenta: ha sfatato il tabù della finale nei 100 stile, ha dimostrato che a quel livello ci può già stare e in più ha il futuro dalla sua parte.
Podio: Marrit Steenbergen
52.55
Mollie O’Callaghan
52.67
Torri Huske
52.89
100 delfino uomini – semi
Thomas Ceccon non aveva preparato questa gara, alla quale era iscritto come riserva dei 200 dorso, e ora si trova in finale, con il record italiano (50.42) e con il quinto tempo. Certo, Ponti, Liendo e Grousset sembrano più forti, però… Va ribadita la speranza di vedere Ceccon nuotare con la mente libera.
Finale: Ponti, Liendo, Grousset, Kharun, Ceccon, Temple, Minakov, Bicher
200 dorso donne – semi
Di tutte le gare, questa mi è sembrata quella dove se la sono presa più comoda. 2.09.09 per entrare in finale, è un peccato non avere una dorsista da piazzare.
Finale: Peng, Shkurdai, McKeoown, Smith, Seidel, Liu, Molnar
50 stile libero uomini – semi
Zazzeri un pò sottotono, out in 21.87, Deplano impreciso ma comunque in finale, quinto in 21.59 (dentro anche Condorelli, 21.68). Alexy e McEvoy sembrano irraggiungibili, ma per il bronzo ci sono chance.
Finale: McEvoy, Alexy, Barna, Kornev, Deplano, Proud, Condorelli, Ji
200 rana uomini
Qin Haiyang, che quando vince sorride e sembra anche simpatico, infila l’accoppiata 100-200 con una gara in rimonta, 2.07.41 dalla 8. Sono morti tutti, prima Pouch, poi Prigoda e poi Watanabe (che comunque resta il più bello da vedere) e nell’ultimo 50 il cinese ha dato la scossa definitiva.
Podio: Qin Haiyang
2.07.41
Ippei Watanabe
2.07.70
Caspar Corbeau
2.07.73
200 dorso uomini
Gara sublime: Kos e Coetze si esprimono in una gara pazzesca, con l’ungherese che chiude in 1.53.19 (record europeo) e il sudafricano che arriva 17 centesimi dietro (record africano).
Podio: Hubert Kos
1.53.19 #ER
Pieter Coetze
1.53.36 #AF
Yohann Ndoye-Brouard
1.54.62
200 rana donne
La regina è Kate Douglass, che nuota un super 2.18.50 (record americano) e annichilisce le ambizioni di una spenta Chikunova. Vale sempre l’adagio “un conto è fare il record del mondo, un conto è farlo nella finale mondiale”.
Podio: Kate Douglass
2.18.50 #AM #CR
Evgeniia Chikunova NAB 2.19.96
Kaylene Corbett
2.23.52
Alina Zmushka NAA 2.23.52
50 delfino donne – semi
Se Gretchen Walsh è fuori categoria, tra la seconda e l’ottava ci sono 30 centesimi. In mezzo, alla sesta posizione, c’è Silvia Di Pietro con 25.58. Domani la finale più meritata dell’intera spedizione azzurra.
Finale: Walsh, Vanotterdijk, Gallagher, Perkins, Surkova, Di Pietro, Price, Kohler
4×200 stile libero uomini
Spettacolare lotta che vede andare in testa prima Australia, poi Cina, USA e infine il Regno Unito, che poi vince confermando il potere nella distanza. Settimi, 7.05.54, gli italiani: D’Ambrosio 1.45.75, Megli 1.45.91, De Tullio 1.46.52, Di Cola 1.47.36 (si poteva fare qualcosina meglio).
Podio: Gran Bretagna
6.59.84
Cina
7.00.91
Australia
7.00.98
Notizie migliori arrivano dai 200 dorso donne, dove Margherita Panziera spalleggia con le migliori ed entra in finale con il terzo tempo. 2’10’’50 è un buon crono, ma per la medaglia servirà almeno quanto nuotato a Budapest (2’09’’43) perché la concorrenza è alta.
L’ultima semifinale di giornata sono i 50 farfalla uomini, con il dominio del bronzo di mondiale Andrii Govorov, primo senza affanni in 23’’17. A spessore internazionale solo Konrad Czerniak può infastidirlo, ma il polacco non sembra al meglio ed è dentro solo con l’ottavo crono in 23’’76. Per l’Italia out Carini in batteria, fuori anche Andrea Vergani, che trova la semi chiusa al 14° posto in 24’’20.
Chiudono le ragazze della 4×100 stile: il Canada con Katerine Savard in apertura vince in 3’39’’21, due decimi meno della Russia e poco meno di un secondo più veloce degli USA. L’Italia con Aglaia Pezzato, Paola Biagioli, Rachele Ceracchi e capitan Laura Letrari chiude settimana in 3’42’’71.
Oggi la seconda giornata con le finali a partire dalle 13.02 italiane!!
(foto copertina: Federnuoto.it)