Aprono i cancelli della Royal Arena di Copenaghen per l’appuntamento di fine in vasca corta, ovvero i Campionati Europei giunti alla loro 19ª edizione.

Vigilia di questi Campionati che ci regala qualche scoop mica male: Gregorio Paltrinieri dovrà aspettare per diventare il capitano azzurro, perché la fascia durante questi europei starà al braccio di Federico Turrini. Un Paltrinieri che inizialmente sembrava forzatamente costretto a rinunciare alla batterie dei 1500 per una finale diretta, ma a quanto pare l’allarme è rientrato e le batterie delle distanze lunghe si svolgeranno regolarmente.

Scorrendo la start list, sembra una mattina che può sorridere all’Italia. Obbiettivo primario mandare in finale / semifinale, il maggior numero di azzurri al via, con la 4×50 stile maschile a caccia dell’oro perso a Netanya.

Senza copertura televisiva (solo le sessioni pomeridiane in diretta Rai) tocca aspettare qualche minuto davanti al sito ufficiale di Copenhagen 2017 per vedere i risultati della prima gara in vasca!

100 farfalla uomini: campione in carica Laszló Cseh

Il campione uscente e uomo più vincente della storia dei Campionati Europei in corta (leggi la nostra rubrica Swim Stats) parte dalla quarta batteria e si porta dietro Jeremy Stravius nuotando già sul 50’’ alto. Nella serie dopo poco meglio di lui il russo Sadovnikov mentre nell’ultima ecco portacolori azzurri Matteo Rivolta e Piero Codia. È proprio quest’ultimo a stampare il miglior crono di mattina in 50’’40, otto centesimi meglio di Czerniak e quattro decimi meglio di Rivolta, che chiude in 50’’80 (stesso crono di Cseh). Tutti i migliori in semi, nessuna sorpresa.

50 rana donne: campionessa in carica Jenna Laukkanen

Si spinge forte già dalle prime batterie con diversi crono sotto i 31’’. Tocca così rispondere al meglio ad Arianna Castiglioni che dalla terza serie nuota vincendo la batteria in 30’’12, nuovo personal best ma soprattutto record italiano, cancellando il 30’’39 di Lisa Fissneider del 2013! Crono che viene battuto però da ben tre finlandesi con Hulkko e Laukkanen uniche sotto i 30’’ e Kivirinta sul 30’’10, senza dimenticare la Meilutytė sul 30’’ basso. Dentro senza problemi anche Martina Carraro con 30’’30, anche per lei miglior crono personale.

50 rana uomini: campione in carica Damir Dugonjič

I primi squilli di tromba arrivano dalla quarta serie dove lo slovacco Peter John Stevens nuota il nuovo record dei campionati in 26’’05 strappandolo al Terrin del 2009. Record che dura il tempo di una batteria, perché Kiril Prigoda scende di un paio di centesimi e si mette comodo in poltrona aspettando re Peaty. L’inglese volante deve però aspettare, perché stretto nella morsa degli azzurri cede primo posto provvisorio e record dei campionati a Fabio Scozzoli, fantastico in 25’’90, quattro centesimi meglio del britannico. Bene anche Nicolò Martinenghi, che con 26’’43 nuota il nuovo record europeo junior! Entrambi gli azzurri in semifinale.

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400 misti donne: campionessa in carica Katinka Hosszú

Azzurre entrambe nella prima delle due serie previste, vinta dalla francese Grangeon in 4’33’’63. Le rimane vicino Ilaria Cusinato con 4’34’’68 mentre Stefania Pirozzi sonnecchia senza riuscire a brillare e chiude sopra il 4’40’’con scarsissime possibilità di finale. Chance che infatti spariscono quando entra in vasca la seconda serie: in scioltezza la Hosszú con 4’27’’45, cinque secondi abbondanti meglio della Lesaffre seconda. Cusinato in finale con il quarto tempo, out dunque la Pirozzi.

400 stile uomini: campione in carica Peter Bernek

Microplustimig ci lascia per qualche momento e quando torniamo troviamo notizie amare per i colori azzurri. Orfani di Gabriele Detti, nessun italiano riesce ad entrare in finale: il migliore è Gregorio Paltrinieri 15° in 3’44’’70, mentre
Megli e Lombini nuotano intorno al 3’45’’. Bernek guida davanti a Christiansen.

100 dorso donne: campionessa in carica Katinka Hosszú

Belle cose si iniziano a vedere dalla terza batteria. Bellissime se poi Federica Pellegrini mette la mano davanti a Mie Nielsen, bronzo mondiale a Kazan, nuotando in 57’’95, cancellando il suo record personale e avvicinando il record italiano in tessuto della Scalia. Nella serie seguente Zevina e Baumtrova nuotano sopra il 58’’ mentre in prima serie Hosszú stampa un 56’’78 che sembra inavvicinabile per tutte. Bene le azzurre, con Silvia Scalia in 57’’91, Margherita Panziera in 58’’19 e Tania Quaglieri a 59’’72. Panziera che in virtù delle due atlete per nazione qualificate alle semi rimane out (nonostante il personal best), con Pellgrini e Scalia che si giocheranno la finale. Fuori a sorpresa il bronzo di Netanya Eyglo Osk Gustafsdottir.

200 dorso uomini: campione in carica Radoslaw Kawęcki

Non si presenta al meglio il neo platinato Simone Sabbioni, che rimane ingolfato nella seconda serie lontanissimo dal crono nuotato agli italiani. Tempo molto simile a quello di Toumarkin e Rapsys che si qualificano agilmente. Meglio di loro e meglio di tutti poi fa Christian Diener che scende sotto l’1’50’’ con 1’49’’77 mentre in prima serie Kolesnikov nuota 1’50’’ alto. Peggiora sensibilmente anche Mora, out con 1’53’’16. In finale non mancherà il campione uscente Kawęcki.

4×50 stile uomini: campione in carica Russia

Non si smentiscono gli azzurri, specialisti di queste staffette veloci. Primo tempo per Dotto e compagni, con il velocista azzurro che apre in 21’’07 nuotando il suo personale e secondo tempo all time in Italia, seguito da Miressi (21’’43), Vergani
(21’’81) e Zazzeri (21’’02) per un totale di 1’25’’33. Vicino anche il quartetto olandese e quello russo.

800 stile donne: campionessa in carica Jazmin Carlin

Prima serie più lenta nonostante la bella prova della classe 2000 Kirpichnikova, mentre nella seconda Simona Quadarella in 8’20”41 si arrende solo alla tedesca Sarah Koehler che nuota in 8’19”39. Per la finalissima di domani da non dimenticare anche la Kapás.