Tom Shields src=Domenica e lunedì la World Cup 2013 ha fatto tappa in Qatar e nella piscina che ospiterà la prossima edizione dei Mondiali in vasca corta si sono registrati molti risultati di assoluto rilievo.
Nelle gare individuali merita senza dubbio la prima pagina il mondiale in tessuto e record americano nei 100 farfalla di Thomas Shields: 48’’80 è il tempo dello statunitense, che è il terzo nuotatore della storia a scendere sotto il muro dei 49 secondi dopo il russo Korotyškin (48’’48 Berlino 2009, quindi con il costume in poliuretano) e il sudafricano Le Clos (48’’82 Istanbul 2012).
Altro limite abbattuto a Doha è stato quello dei 23 secondi nei 50 dorso: a riuscire nell’impresa è stato Jérémy Stravius con un 22’’99, che è ovviamente record di Francia ma soprattutto il secondo crono mai nuotato in tessuto (meglio di lui solo il 22’’74 di Donets a Eindhoven 2010).
Record nazionali con prestazioni di caratura mondiale sono quelli realizzati dalla russa Yulija Efimova nei 50 rana (29’’22, 4° posto nel ranking all-time) e dall’australiano Kenneth To nei 100 misti (51’’19, che vale anche il record continentale e lo colloca al 7° posto nel ranking all-time).
A Doha sono stati migliorati anche due record mondiali: sono quelli delle staffette formate da due uomini e due donne che chiudono il programma delle due giornate di gare della World Cup.
La Francia detiene ora i record mondiali delle due staffette miste, la 4×50 mista con 1’39’’54 (Stravius, Perez Dortona, Henique, Santamans), e la 4×50 stile libero con 1’31’’14 (Manaudou, Stravius, Henique, Santamans).
Va comunque precisato che questi record sono tali solo perché la FINA ha riconosciuto ufficialmente le staffette miste solo dal 25 settembre 2013: sempre la Francia infatti vanta un primato di 1’38’’74 nella 4×50 mista, ottenuto agli Europei di Chartres 2012, e un 1’29’’64 nella 4×50 stile libero sempre nella rassegna continentale di vasca corta dello scorso novembre. Mentre nel primo caso nessuna nazione ha fatto finora meglio, nella staffetta mista a stile libero la migliore prestazione mai nuotata è in realtà quella dell’Australia nella tappa di Eindhoven ad agosto (1’29’’31).
Come a Dubai, anche a Doha era presente una rappresentativa della nazionale italiana guidata dal CT Cesare Butini: Ilaria Bianchi, Luca Dotto e Gregorio Paltrinieri hanno fornito prestazioni decisamente positive.
Gregorio Paltrinieri src=Gregorio Paltrinieri è salito ancora una volta sul podio (terzo in 14’39’’18) nella gara dei 1500 stile, che lo ha visto trionfare in questa edizione di Coppa del Mondo per ben tre volte (Eindhoven, Berlino e Dubai), con la soddisfazione di aver stabilito anche il record della competizione nella tappa olandese (14’27’’65).
Ilaria Bianchi è stata ottava nei 100 farfalla (59’’07), gara nella quale è la campionessa mondiale in carica, ma ha sfiorato il podio nella distanza doppia, che ha nuotato in 2’07’’68 polverizzando il suo primato personale e salendo al quinto posto della graduatoria italiana di specialità.
Primato personale e quarto posto anche per Luca Dotto nella distanza dello stile libero per lui meno consueta, i 200 m, chiusi in un ottimo 1’45’’56. Nelle gare a lui più congeniali, Dotto ha fatto segnare 22’’15 nei 50 (in batteria) e 47’’68 nei 100 (quinto in finale).
Il circuito della World Cup si sposta ora in Estremo Oriente, per l’ultimo segmento che prevede le tre tappe di Singapore, Tokyo e Pechino nelle prime due settimane di novembre, al termine delle quali verranno decretati i vincitori dell’edizione 2013.
Dopo le gare di Doha la classifica generale vede al primo posto l’ungherese Katinka Hosszú (579 punti; seconda, a distanza incolmabile, la spagnola Mireia Belmonte con 187) e il sudafricano Chad Le Clos (332 punti, davanti al russo Morozov con 231).

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