Per la rubrica “le interviste di Master Swim” , ecco la seconda ed attesissima intervista ad Andrea Prayer, responsabile e consigliere nazionale della federazione Italiana nuoto settore Master.

Sentiamo un pò cosa ha da dirci alla vigilia di questi campionati di Riccione:

intervista prayer andrea from Master Swim on Vimeo.

 

 

  • Il mondo master sta crescendo sempre di più. Quali sono le sue previsioni, come numeri e livello, tra dieci anni?

Stabilire numeri è un po’ difficile, ma è indubbio che il movimento è in crescita. Adesso siamo intorno alle 24-25 mila presenze. La Federazione sta facendo un buon lavoro di promozione, per cui non poniamo limiti.

  • Pensa che il fatto della carriera natatoria si sta allungando possa penalizzare il mondo master?

Direi di no, anche perché non vorrei che il mondo master fosse composto solo d ex agonisti ma, come succede, da amatori, che nuotano innanzitutto per passione e per star bene con sé stessi.

  • Dal 24 al 28 giugno si svolgeranno a Riccione i Campionati Italiani Master. Quanti partecipanti si prevedono?

Si parla di numeri importanti, tra i 4 e i 5 mila. Riccione dopo i due Mondiali Master, soprattutto quelli del 2012, ha dimostrato una capacità organizzativa non indifferente.

  •  Parliamo di un tema scottante: il defibrillatore, che diventerà obbligatorio dal 2015. Dopo i recenti incidenti a Torino e Pontedera, ci sarà in questi italiani? 

Sì, c’è sempre stato anche ai Mondiali. Noi da tempo lo richiediamo. Il defibrillatore è una scelta fondamentale, può salvare delle vite, noi non potremmo farne a meno già da oggi e mi raccomando sempre con gli organizzatori delle manifestazioni che ci sia, ma non basta. Servono anche persone in grado di saperlo usare.

  • A partire da questa edizione degli Italiani, per una modifica del regolamento, non si fare più di una gara per turno. Qual è la motivazione? 

La scelta è stata quella di distribuire le gare, evitando prove a distanza ravvicinata o sovrapposte. In ogni caso è un esperimento, niente è definitivo.

  • La manifestazione è aperta agli atleti stranieri e chiusa agli under 25, una scelta che molti trovano immotivata. Qual è il motivo di questa politica? Quando pensa che potremo veder gareggiare la nostra categoria più giovane?

La scelta è legata all’europeizzazione, è arrivata dal Comune Nazioni. Ci è sembrata una decisione giusta e politicamente corretta. Gli Under 25 non sono stati inseriti per motivi di numeri, ma stiamo studiando perché diventi possibile.

  • I Campionati Italiani di nuoto di fondo, in programma a seguire il 28 e il 29 giugno, sono stati spostati da Riccione. Ci può spiegare il perché di tale scelta, che ha già suscitato tante polemiche? 

La scelta di fare le gare di fondo a Riccione era stata fatta per venire incontro a chi partecipa anche agli Italiani in vasca. Purtroppo per problemi amministrativi locali non ci è stato concesso l’uso del lido, con nostro grande dispiacere. Siamo stati costretti all’ultimo momento a trovare la scelta alternativa di Scarno e abbiamo scelto le date del 2 e del 3 agosto perché erano le uniche disponibili nel calendario.

  • Perché il pagamento delle staffette non può essere saldato precedentemente all’inizio dei Campionati Italiani tramite bonifico e/o online e si è costretti a farlo sul piano vasca durante la manifestazione?

Per le numerose assenze degli atleti Master, quindi così si rendono possibili cambiamenti dell’ultimo minuto. È un modo per facilitare le società e fare in modo che non ci sia uno spreco di denaro.

  • Per finire, qualche pronostico: chi sono i superfavoriti di questa edizione? Chi le promesse?

Penso che i favoriti saranno, ancora una volta, i siciliani. Le promesse sono tante, vedremo. Noi in ogni caso vogliamo che tutti siano contenti e che nello spirito master sia premiato l’amatore. Troppo stress e agonismo mi spaventa un po’, non erano queste le premesse iniziali, incentrate sul divertimento.