di Roberto Voce

nir

Se penso ad un collegamento tra musica e nuoto, non so perché, ma mi viene subito in mente la parola Nirvana. E non mi riferisco alla colonna sonora, prodotta da Mauro Pagani e Federico De Robertis, dell’onirico film di Gabriele Salvatores (1997), per quanto uno dei personaggi, Lisa, ad un certo punto affermi: “A volte penso che sarebbe bello sciogliermi nell’acqua, sparire lentamente in questo tepore. Un giorno arriverai, vedrai la vasca piena d’acqua, toglierai il tappo. L’acqua scorrerà via dal fondo e io con lei”.

Mi torna bensì subito alla mente la copertina dell’epocale/rivoluzionario album “Nevermind” (1991) della band di Kurt Cobain che vanta il primato di 400.000 copie vendute a settimana negli States nel periodo natalizio. Forse perché anche il mio allenatore, pur di farmi tuffare in acqua, sarebbe disposto a cospargere di banconote la nostra piscina?

Sarà?! Sta di fatto che siamo ai nastri di partenza di una nuova entusiasmante stagione natatoria che vede subito una novità di spicco. Alla classica doppietta inaugurale di fine ottobre, composta dai trofei di Verolanuova e Rovigo, quest’anno si è aggiunta un’ulteriore “proposta”, quella degli Amici del Nuoto di Firenze nella vasca lunga di Bellariva. E allora via a prendere l’aereo, l’auto o, magari, il treno per scendere a “Firenze Santa Maria Novella” e fare “la colazione con i bomboloni e guai a chi parla male di Antognoni” (lo so, era scontata questa citazione di Enzo Ghinazzi in arte Pupo, ma è stato più forte di me, ho dovuto farla anche solo per ricordare cotanta licenza poetica!).

Parlando di Firenze da un punto di vista musicale non si può non ricordare il “nuovo Rinascimento rock” che vide, negli anni Ottanta, la nascita delle prime etichette indipendenti ed un’esplosione di band, progetti, collaborazioni e festival tale da richiamare l’attenzione dei media nazionali ed europei, con Firenze crocevia d’arte e cultura a livello continentale. Storici divennero alcuni locali (dal Tenax – nome di un gel per capelli! – di via Pratese al Manila di Campi Bisenzio, dal Banana Moon in Borgo Albizi alla rockoteca Brighton a Settignano, tanto per citarne alcuni) e, accanto all’esibizione di gruppi di fama internazionale, iniziarono ad affermarsi realtà cittadine, tipo Litfiba, Diaframma, Neon, solo i primi capaci, commercializzandosi non poco, a farsi conoscere su tutto il territorio nazionale.

Dalla new wave fiorentina – il passo è lunghissimo – alla cosiddetta “scuola fiorentina” che ruota attorno al duo Beppe Dati/Giancarlo Bigazzi (componente degli Squallor, oltre che compositore), autori, tra gli altri, di alcuni brani portati al successo da cantanti del posto come l’adottato Raf (compresa la celeberrima “Self Control”, nata al rientro dalla parentesi londinese in cui aveva dato vita, assieme al futuro chitarrista dei Litfiba Ghigo Renzulli, al gruppo punk dei Cafè Caracas!), Marco Masini (che, tra vaffanculo e belle stronze, ben si è allontanato dal Dolce Stil Novo dei suoi avi), Pallesi (“mera” abbreviazione di Paolo Vallesi). Aleandro Baldi (“Non amarmi per il gusto di qualcosa di diverso, ma tu credi che sia giusto stare insieme a tempo perso?”), Alessandro Canino (vincitore con “Brutta” di un Telegatto come rivelazione musicale dell’anno nel ’92, anno in cui pubblicò il suo primo album cui prese parte, come corista, un’Irene Grandi agli esordi musicali, particolare questo “stranamente” non riportato nelle note biografiche del sito ufficiale della cantautrice fiorentina).

Come direbbero da quelle parti “Vien via, nini, falla po’o lunga”, perciò, citando il “toro loco” Piero, cari nuotatori di tutta Italia, “Lacio Drom” a tutti per un’altra annata ricca di soddisfazioni e, soprattutto, divertimento!