di Valeria Molfino
La storia del mondo può passare davvero per il costume da nuoto (o da bagno).
Siamo figli della cultura dei film americani e proprio da Hollywood, nel corso degli anni, sono arrivate fino a noi migliaia di immagini di star con indosso il loro swimwear non sempre così sexy, almeno per i nostri canoni attuali.
Sapevate ad esempio che i primi costumi da nuoto negli anni ’20 erano realizzati in lana e, per poter essere indossati in alcune spiagge con precisi regolarmenti, dovevano rispondere ad altrettanto precisi criteri in termini di lunghezza?
Occorrerà attendere gli anni ’30 perché il corpo femminile possa essere veramente mostrato nelle sue forme, con l’introduzione di materiali quali il latex.
Finalmente, poi, nel 1946 arriva il fantastico bikini di Louis Rèard. Il nome Bikini nasce a seguito dei test nucleari nell’atollo Pacifico di Bikini e fu scelto proprio perché il suo inventore si aspettava conseguenze altrettanto esplosive dall’introduzione di questo provocatorio costume in una società ancora impreparata.
Se negli anni ’50 l’icona sexy per eccellenza, Marilyn Monroe, fa tornare a tutte le signore la voglia di indossare l’intero, dagli anni ’60 in poi i costumi continuano a diventare sempre più “small” e con colori sempre più sgargianti.
Ancora una volta è un’attrice, Farrah Fawcett, a diventare il volto dello swimwer anni ’70, grazie ad un poster in cui la protagonista viene ritratta in costume e stampato in 12 milioni di copie nel 1975.
Grazie alla prominente bagnina di Baywatch Pamela Anderson, il costume anni ’90 non sarà mai più soltanto fashion ma anche sporty, con colori luminosi ed una sgambatura da urlo.
Se a leggere questi brevi cenni vi siete incuriosite, vi proponiamo un breve ma divertentissimo video in cui la storia del costume viene descritta in soli 3 minuti. Le protagoniste? Tre simpatiche modelle che ci accompagnano in questo viaggio fatto di moda, tendenza e colore.