Fenomeni in acqua in Lussemburgo, dove negli ultimi tre giorni di gennaio si è tenuta la diciottesima edizione dell’ “Euro Meet” al quale hanno preso parte i maggiori nomi del nuoto europeo e anche una delegazione italiana.

Numeri da record, con 38 primati della manifestazione realizzati (MR), meglio ancora del 2009 quando ne caddero ben 32, ma anche graditi ritorni come quello di Mireia Belmonte Garcia, già in buona forma e pronta a rilanciare la sfida a Katinka Hosszu. Iron Lady che si conferma ancora instancabile: dopo le tante gare disputate settimana scorsa al Golden Tour di Nizza, scende in vasca solo per le finali una bellezza di 14 volte, saltando l’appuntamento solamente nei 50 e 100 rana. Gare, quest’ ultime, che hanno visto protagonista Martina Carraro, prima in entrambe le occasioni. Veloce come sempre Laszlo Cseh, mentre sorprende Velimir Stjepanovic e Marco Koch punta al mondiale nei 200 rana.

400 misti
Il primo giorno si apre con la finale diretta dominata da Katinka Hosszu, alla prima delle sue numerose fatiche. La magiara vince in 4’34”33 migliorando il record della manifestazione che le apparteneva in 4’37”93 dal 2014 e siglando il miglior crono dell’anno. Seconda Hannah Miley in 4’40”76, terza Zsuzsanna Jakabos con 4’41”35 mentre si rivede Mireia Belmonte Garcia quarta con 4’42”58.  Tra gli uomini vince senza strafare Laszlo Cseh, primo con l’MR di 4’17”41 ( precedente Drymonakos 4’18”46). Chissà che il magiaro non tenti di ripresentarsi in questa prova anche a Rio, dopo il bronzo di Atene, l’argento di Pechino e il nono posto di Londra.

800 stile libero
Dopo il turno preliminare dei 200 farfalla, riecco in acqua Belmonte e Hosszu: più a suo agio in questa prova la spagnola, che vince in 8’28”82 davanti alla connazionale Maria Vilas (8’31”51) e alla Hosszu, terza in 8’37”59 alla quale strappa anche il record della manifestazione ( 8’29”42 del 2014)

1500 stile libero
Tocca agli uomini, dove a vincere è Mykhailo Romanchuk in 15’06”15, che equivale anche al MR strappato al fondista Thomas Lurz che nel 2008 nuotò 15’13”48.

200 stile libero
Via alla seconda giornata sempre con la Hosszu protagonista: successo e MR in 1’56”81 ( battuto l’1’57”48 di Annika Lurz del 2007). Dietro di lei si vede Melani Costa Schmid in 1’59”20, con la Belmonte quarta in 2’00”91 e Alice Mizzau prima nella finale B con 2’02”02. Grande prova invece tra gli uomini del serbo Velimir Stjepanovic, vicino al suo record nazionale con 1’46”10, con il quale cancella il primato della manifestazione di Paul Biedermann di 1’47”13 nuotato nel 2014 e si piazza al comando della classifica annuale mondiale di questa distanza.

50 rana
Primo squillo azzurro grazie a Martina Carraro. L’atleta del Nuoto Club Azzurra 91′ vince in 31”28 (dopo aver nuotato in qualifica 31”23) più veloce del 31”70 dell’olandese Moniek Nijhuis, allenata da Jon Rudd, il coach di Ruta Meilutyte (che ha rimandato il suo ritorno in gara). In campo maschile vittoria per l’irlandese Alex Murphy che con 27”61 stampa l’MR ( che apparteneva in 27”91 sia a Titenis che a Neumann). Seconda piazza per Andrea Toniato in 28”06 mentre Fabio Scozzoli è quinto con 28”29.

50 farfalla
Altra gara sprint e altro successo con record per la Hosszu, prima in 26”62, migliore del 26”80 di Inge Dekker del 2005. Quinta Ilaria Bianchi con 27”35. Scalda i motori fra gli uomini Ben Proud, già visto in gran forma in patria, primo con 23”26, che gli vale anche il record dei campionati migliorando il 23”66 di Steffen Deibler del 2014. Secondo Laszlo Cseh in 23”50, terzo Konrad Czerniak in 23”60.

100 dorso
Altra gara, solito risultato: Katinka Hosszu non molla un colpo costruendo il suo allenamento gara dopo gara e vittoria dopo vittoria. Qui vince in 1’00”00 migliorando l’1’00”48 nuotato in mattinata che le era valso il nuovo MR. Seconda la giovane promettente Daryna Zevina in 1’00”65. Mancano i grandi nomi in campo maschile, ma non di certo lo spettacolo: Shane Ryan vince in 54”70 davanti a Jan-Philip Glania, secondo in 54”71 al quale porta via anche il primato dei campionati nuotato proprio in mattinata in 54”93.

200 misti
Quarto successo e quarto record di giornata per Katinka Hosszu, prima in 2’10”70, di cinque centesimi meglio di quanto nuotato in mattinata. Presenti anche le altre protagoniste dei misti, con la Jakabos seconda in 2’14”71, terza la Miley in 2’15”41 e quarta la Belmonte con 2’15”80. Si conferma nei misti anche Laszlo Cseh, primo in 1’59”01 (nuovo RM, battuto il suo 2’00”02 del 2014) davanti a Raphael Stacchiotti con 2’00”35.

200 rana
Primo posto, questa volta senza primato, per la spagnola bronzo mondiale Jessica Vall che vince in 2’27’’50 con la Hosszu nona in 2’36’’88. Tra gli uomini fenomenale Marco Koch che avvicina il suo record nazionale, nuotando in 2’07’’69 ( nuovo primato dei campionati, precedente 2’09’’61 suo del 2014). Un tempo pazzesco considerato il periodo dell’anno, con il record mondiale che potrebbe davvero cadere a breve e tornare ad un protagonista meritevole delle scene internazionali.

200 farfalla
Primo posto con MR per la campionessa europea in carica di vasca corta Franziska Hentke, che vince in 2’08’’64 beffando la spagnola Judith Ignacio che in mattinata aveva fatto registrare il primato della manifestazione con 2’09’’54. Terza piazza per la Jakabos con 2’10’’32, quarta la Belmonte in 2’11’’02 mentre chiude ultima e senza forze la Hosszu, in 2’20’’39. In campo maschile altra vittoria con primato per Laszlo Cseh, che convince con un buon 1’56’’58, cancellando l’ 1’56’’89 di Victor Bromer del 2015. Tempo che è rimasto il più veloce dell’anno a livello mondiale per poche ore, perchè in Giappone Seto e Sakai sono andati rispettivamente sotto e al limite dell’1’56’’.

50 stile libero
Lo sprint puro chiude la seconda giornata: tra le donne vince senza clamori Dorothea Brandt in 25’’22 (Hosszu ancora in acqua, 7^ in 25’’72) mentre tra gli uomini grade prova di Ben Proud che tocca davanti a tutti scendendo sotto ai 22’’, primo in 21’’95 dopo aver nuotato già al mattino 22’’11 migliorando l’MR di Alain Bernard di 22’’14 del 2011. Presente anche Luca Leonardi, nono in 23’’39.

400 stile libero
La terza ed ultima giornata si apre con la conferma di Mireia Belmonte Garcia, che attualmente sembra brillar maggiormente proprio nello stile. Per lei primo posto in 4’07’’94 con tanto di primato dei campionati strappato nuovamente a Katinka Hosszu (precedente era 4’08’’61 della magiara del 2014). Hosszu che chiude seconda in 4’10’’45. Chissà dunque se a Rio potremo rivedere il duello, anche a distanza, fra queste due campionesse, interrotto dopo il mondiale in corta di Doha 2014 proprio per l’infortunio della spagnola! Intanto fra gli uomoni Stjepanovic si conferma in buona forma vincendo in 3’48’’70 ( RM, precedente di Christian Kubusch di 3’50’’74 del 2009).

50 dorso
Sorpresa tra le donne, con la spagnola Mercedes Peris che vince in 28’’12 mettendo la mano davanti alla Hosszu ( seconda in 28’’34) e portandole via il primato dei campionati nuotato in mattinata in 28’’80. In campo maschile vince ancora Shane Ryan con 25’’29.

100 farfalla
Altre gioie per gli azzurri: Ilaria Bianchi tira fuori una grande prova, vincendo in 58’’59 e siglando il nuovo MR, battendo il suo 59’’27 nuotato al mattino. Un tempo eccezzionale visto il momento e considerando che l’emiliana a Kazan nuotò solo un decimo meno. Più indietro le altre big, con Jakabos 4^ in 59’’73 e Hentke 5^ in 1’00’’10. Velocissimo anche Laszlo Cseh che vince in 51’’40 nuotando il miglior crono dell’anno e siglando l’ennesimo MR ( meglio del suo 52’’57 del 2015).

100 rana
Ancora Italia, e grazie nuovamente a Martina Carraro che si impone in 1’08’’11 davanti a Jessica Vall che chiude in 1’08’’16. Tra gli uomini successo per Marco Koch che migliora il suo primato della manifestazione ( 1’00’’64 del 2014) nuotando in 1’00’’45 e mettendosi alle spalle Giedrius Titenis che chiude in 1’01’’11. Così così gli azzurri, con Fabio Scozzoli quarto in 1’01’’44 e Andrea Toniato settimo in 1’02’’12, ma il carico di allenamento è alto e non è certo questo il momento di andar forte.

100 stile libero
Si passa alla gara regina che viene vinta appunto dalla “regina” della vasca, ovvero l’Iron Lady Katinka Hosszu, prima in 54’’58 e leggermente più lenta di quanto nuotato ad Austin due settimane prima ( 4’’35) ma comunque sufficente per far segnare il nuovo MR (battuto il 54’’78 di Amy Smith del 2012). In campo maschile duello fra Stjepanovic e Proud con il serbo che ha la meglio stampando il crono più veloce dell’anno e nuovo MR di 48’’50 ( precedente 49’’20 di Bernard nel 2011). Secondo Proud in 49’’15.

200 dorso
Il programma si chiude con la vittoria della russa Daryna Zevina prima in 2’09’’95 con tanto di primato della manifestazione migliorato (nuotato da lei stessa in mattinata in 2’10’’17). Si chiude con un secondo posto questa tre giorni intensa per la Hosszu, con 2’12’’80. Occhio alla russa perchè potrebbe dire la sua per un posto importante quest’estate. Gabor Balog vince invece tra gli uomini, riscattando le prove di 50 e 100 in cui non era brillato e nuotando in 2’01’’81.

RISULTATI completi

(photo credit: FB Katinka Hosszu)