di Elisa Bellardi

I Criteria sono, per i giovani nuotatori, l’appuntamento culmine della stagione in vasca corta, quello a cui si confrontano con atleti provenienti da ogni parte d’Italia.

Alla vigilia dell’appuntamento, in programma a Riccione da domani venerdì 20 a domenica 22 marzo per le categorie femminili e da lunedì 23 a mercoledì 25 del mese per quelle maschili, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Walter Bolognani, il responsabile tecnico delle Nazionali giovanili.

Che ci ha parlato non solo delle gare imminenti (due numeri, per capirci: più di 2000 atleti per 400 società tra Ragazzi, Cadetti e Juniores), ma anche del cambio di mentalità in fatto di allenamento.

–   Bolognani, qual è lo spirito dei Criterium? Quanto è importante la rassegna per voi tecnici e per gli atleti?

I Criterium sono un appuntamento fondamentale per noi della Federazione, perché ci permettono di monitorare gli atleti e di capirne meglio il livello. Per i ragazzi la manifestazione è il momento che consacra la preparazione invernale. Questo ha purtroppo una conseguenza spiacevole, che chi manca i tempi limite spesso crede che la stagione non abbia avuto significato. Non è così, e nemmeno io valuto il talento di un giovane nuotatore su una singola manifestazione, ma con criteri di misurazione che si basano su un tempo ben più lungo.

–   Per pochi ragazzi, come detto, i Criterium saranno seguiti da gare internazionali. Quali sono gli appuntamenti giovanili di quest’anno?

Dal 23 giugno al 27 giugno si disputeranno i Campionati Europei Juniores a Baku, in Azerbaigian; il 4 e il 5 luglio in Grecia sarà la volta della Coppa Comen, dedicata alla categoria Ragazzi; sempre i Ragazzi si sfideranno nel trofeo Eyoff, a Tiblisi in Georgia, mentre la stagione si chiuderà con i Campionati Mondiali Juniores a Singapore dal 25 al 30 agosto.

  1. Quanto peseranno i Criteria nelle convocazioni a questi eventi internazionali?

Peseranno di certo, così come anche i Campionati Italiani Assoluti (in scena sempre a Riccione dal 14 al 18 aprile, ndr). All’inizio della stagione ho stilato un elenco di atleti da tenere d’occhio, alcuni li ho osservati direttamente, di altri sono a contatto con i tecnici. I Criteria serviranno di certo per farci scovare altri nuotatori finora passati inosservati.

–   Un commento sulla scena natatoria giovanile italiana.

Il momento è molto buono, c’è un bel numero di persone che fanno nuoto agonistico e chi ha delle qualità da esprimere può farlo da qualsiasi punto d’Italia, non solo dalle principali città o dal centro nord. Le manifestazioni internazionali, del resto, danno conferma di questo, con ragazzi, allenatori e genitori (ricordiamoci che non sono nemici ma i nostri primi supporter) spesso soddisfatti.

–   C’è qualcosa, però, che vorrebbe migliorare?

Più che altro c’è qualcosa che stiamo cambiando: la politica del risultato immediato in favore di quella della crescita. Un atleta deve arrivare a fare il salto di qualità a 18, 19, 20 anni, non prima. Il doppio allenamento a 13 anni è completamente inutile, serve solo a spompare i ragazzi, fisicamente e mentalmente. Anche le società si stanno evolvendo in questo senso, certo ci va del tempo.

–   Si sente di fare un pronostico sui Criteria 2015?

Vorrei che fossero una festa, che tanti ragazzi ottenessero soddisfazioni sportive ma soprattutto si divertissero. Mi piacerebbe vedere gente che sorride e non musi lunghi.