La rincorsa al record Italiano in una disciplina del mezzofondo è partita da lontano: lo scorso anno, con il cambio di categoria avevo intuito che Christine Jolly era pronta per questo obiettivo, ma non basta la sola certezza del coach per raggiungere determinati obiettivi, serve soprattutto la consapevolezza e la dedizione dell’atleta, e devo ammettere che non è stato facile incrementare l’autostima di Christine.

In effetti il miglioramento cronometrico di Christine in questi 12 mesi è stato realmente straordinario e nel 2013 pensare al record Italiano era più pratica da sogno che realtà. Quando nel maggio 2014 l’atleta nuotò, alla Scandone di Napoli, il nuovo limite nazionale sugli 800 m stile libero, migliorandosi di oltre 40” (primato poi non omologato come record Italiano perché nuotato in due per corsia), credo sia scattato in Christine la convinzione che le mie parole non erano quelle di un sognatore. Da quel giorno il traguardo del record Italiano è divenuto possibile anche per lei.

Ci abbiamo provato 20 giorni dopo a Riccione, in occasione dei campionati Italiani di nuoto master, non era facile mantenere immutato o addirittura migliorare lo stato di forma per un periodo così lungo, inoltre il calendario gare non ci ha aiutato poiché gli 800 stile libero erano programmati dopo i 200 ed i 400 stile libero. Dopo due ottime gare che l’hanno portata al titolo di campionessa Italiana sui 200 e 400 stile libero, il terzo giorno non siamo riusciti a centrare l’obiettivo principale di ripetere il crono nuotato a Napoli che questa volta sarebbe valso anche il primato nazionale. Christine vinse facile anche gli 800 stile libero, ma si fermò a 10 secondi dal vecchio record Italiano.

La nuova stagione è comunque iniziata nella convinzione comune che questo era l’anno buono. Sono stati limati dettagli tecnici su nuotata e virata e l’occasione propensa di inizio stagione per tentare di impadronirsi dei primati nazionali M65 femminili sulle distanze degli 800 e 1500 stile libero si è presentata nella manifestazione denominata “Distanze Speciali Lazio”: una gara ad hoc per permettere ai fondisti di testarsi e a chi vuole provare a cimentarsi nell’ironmaster (tutte e 18 le gare in piscina in una stagione) di portarsi avanti con il progetto.

Questa volta non è stato commesso l’errore di non dichiarare il tentativo di record, così in una manifestazione “povera” (con soli 100 atleti al via), orfana di cronometraggio automatico e che vedeva gli atleti nuotare in due per corsia, è stato richiesto, come da regolamento F.I.N., di poter nuotare in corsia da sola e con tre cronometristi a controllare il risultato cronometrico, per poter omologare il record.

Il PalaEnel di Civitavecchia, teatro di tante partite di pallanuoto, questa volta ha visto in acqua i nuotatori master più dediti alle gare lunghe in piscina. Sabato 8 novembre Christine ha nuotato gli 800 stile libero in 13’24”40 (-7”16 rispetto al vecchio record Italiano di Monica Breetsch), ma la vera impresa l’ha compiuta domenica 9 novembre quando nuotando con facilità i 1500 stile libero, ha demolito il vecchio record Italiano (sempre di Monica Breetsch) di un minuto, portandolo a 25’26”40. La gioia e l’ammirazione degli atleti e dei tecnici presenti è esplosa in un fragoroso applauso all’annuncio dello speaker del nuovo record Italiano.

Rinnovo i complimenti a Christine per questi traguardi, come ha fatto tutta la LATINA AQUATEAM: è la prima volta che un’atleta di una squadra pontina detiene un primato nazionale master, ma visto che l’appetito vien mangiando invitiamo gli appassionati a Roma il 23 novembre (piscina olimpionica del Salaria sport village), quando in occasione del 4° Trofeo Paolo Costoli, molti atleti della LATINA AQUATEAM scenderanno di nuovo in acqua. Christine proverà a ripetersi nei 100 e nei 400 stile libero: i due primati non sono poi così distanti e con questa nuova convinzione tutto può succedere.

Il coach e presidente della LATINA AQUATEAM
Luca Stipcevich