Due giorni di festeggiamenti, ed eccomi qua di nuovo con voi. Comunque le tigelle del Fogliani hanno egregiamente fatto il loro dovere, mazzolando chi dovevano e premiando con il loro ripieno i meritevoli.
Cosa dire dei nostri? Una bella scuola di dialettica sarebbe l’ideale per i nostri giovani, come alternative alle frasi consuete. Cito qui alcuni leitmotiv:
“è il mio miglior tempo del mattino!” come alternativa “al mattino non ho mai reso benissimo”
“non mi spiego questa prestazione mi sentivo bene”
“la condizione non c’è e si vede”
Si potrebbe fare un corso federale di interviste, in cui mettere insieme curiose interpretazioni della propria prestazione:
“se avessi il turbo potrei inserirlo la seconda vasca”
“ ho perso le gambe ma le ho ritrovate all’arrivo!”
“avevo le braccia a pezzi e una me la hanno pure rubata”
Intanto non ha bisogno di scuse Peaty che si bacia la Carraro a fine gara della mista: era il suo obiettivo di questi Europei e ce l’ha fatta, adesso può puntare a Rio e tornare ad allenarsi alle 3 del mattino con questo bel ricordo… La Carraro non so se avrà bei ricordi delle onde sollevate dal maremoto Peaty: però potremmo chiederle cosa lo ferma sott’acqua… magari lei lo ha visto!
Lacourt non ha bisogno di baciare nessuna, lui ha Miss Francia, e allora che volere di più? Ci si può permettere di chiamare la figlia Jazz… ma anche Soul… bravissimi!
Nessuna scusa per gli organizzatori, che non sono riusciti a riempire il palazzetto di un Europeo dell’anno Olimpico anche smontando le ali super delle tribune. E allora via, chiamiamo gli studenti di Hogwarts compagni di scuola del maghetto Peaty per riempire gli spazi vuoti… per magia poi si vedono centinaia di bambini tutti uguali agitare i gonfiabili e salutare la telecamera.
Non cercano scuse i campioni. Siccome un oro al giorno toglie il medico di torno la nazione scissionista Hosszu si prende i suoi mitili dorati: a lei le cozze piacciono di più al sugo, ma va bene così. Né la cerca la Sjöström che invece di accusare la sua alter ego Sjöberg di mangiargli le medaglie dice che bisogna lavorare per Rio, ma che andare forte qui non le dispiace! E scuse non ne ha László… ma non ne ha bisogno.
Non si può scusare la virata di Vazaios, il greco campione europeo dei misti: una gambata a rana fuori dall’acqua e lo schianto a muro dei 150 sono peggio solo della virata della Panziera: che ieri hanno visto fare le virate in vaschetta lavapiedi per punizione!
Infine scusatemi voi, cari lettori, se sono stato assente per ben due giorni, ma le ova con gli asparagi vincono su tutto: anche sui 1500 stile libero. Non accadrà più.