Se c’è un Italnuoto dei grandi che ci ha abituato fin troppo bene e ci ha lasciato un pizzico di rammarico dopo il Mundial giapponese, c’è anche chi ormai è garanzia di risultato, e questo è il gruppo dei più giovani.

A Maribor infatti si è svolta la XVII edizione dell’European Youth Olimpic Festival, una sorta di Olimpiade Europea Giovanile. È stato un dominio azzurro e a certificarlo è il medagliere finale che vede il gruppo di coach Marco Menichelli uscire vincente con 7 ori, 4 argenti e 7 bronzi, per un totale di 18 medaglie abbondantemente davanti a Romania e Gran Bretagna. Il tutto condito anche da due record della manifestazione.

Dopo gli EuroJunior l’ennesima dimostrazione della solidità del settore giovanile azzurro.

D&D

Come le iniziali di Daniele Del Signore e Carlos D’Ambrosio. I due azzurrini sono protagonisti assoluti, conquistando singolarmente e in staffetta la bellezza di sette ori, ovvero il quantitativo totale della spedizione nostrana.

A pancia in su Daniele Del Signore è dominatore: vince 100 e 200 dorso rispettivamente in 55’’38 e 1’59’’84, e apre le staffette vincenti 4×100 mista maschile con 55’’56 e la 4×100 mistaffetta mista con 56’’04.

D’Ambrosio eccellente nella gara in cui fino ad ora ha dimostrato il meglio, ovvero i 100 stile: vince la gara singola in 49’’78, crono che gli vale anche il nuovo record della manifestazione strappandolo niente popo di meno che a un certo David Popovici che nel 2019 timbrava 49’’82. Non male anche nei 200 dove chiude secondo in 1’50’’35.

Il classe 2007 fa incetta poi di medaglie con le staffette, con le quali vince gli ori nella 4×100 stile e 4×100 mista, nuotando l’ultima frazione rispettivamente in 50’’00 e 49’’38, ma anche nelle mistaffette dove gira in 49’’73 la mistaffetta stile e scendendo in vasca a farfalla nella mistaffetta mista, chiudendo in 54’’06.

La forza si fa in 4!

Le staffette sono state protagoniste come abbiamo visto: quattro ori, con un record della manifestazione. Vincono la 4×100 stile uomini con Daniele Del Signore, Luca Antonio Scampicchio, Alberto Ferrazza e Carlos D’Ambrosio che nuotano in 3’24’’94 a pochi decimi dal primato della manifestazione nuotato proprio lo scorso anno dagli azzurri.

Oro anche nella mista maschile, qui con Del Signore a dorso, Lorenzo Fuschini a rana, Riccardo Santiago Osio a farfalla e D’Ambrosio a stile, primi a 3’42’’41, qui sì al primato strappato alla Russia che nel 2017 nuotava 3’43’’01.

Doppio oro anche dalle mistaffette: la stile vince con l’innesto oltre dei già citati Del Signore e D’Ambrosio di Lucrezia Domina e Caterina Santambrogio grazie al crono di 3’33’’88, mentre la mista si impone in 3’55’’89 con la formazione per tre quarti identica alla stile e l’inserimento di Lucrezia Mancini a rana.

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Profondità e belle speranze

Sette ori riempiono la bocca, ma sono tanti i protagonisti azzurri. Oltre all’argento di D’Ambrosio troviamo anche due squilli al femminile con Lucrezia Mancini, seconda nei 200 rana in 2’31’’25 e Clarissa Savoldi, che nei 400 misti tocca in 4’49’’77 seconda solo all’ungherese Jackl. Ma il colpaccio lo fanno anche le ragazze della 4×100 stile, che con Lucrezia Domina, Valentina Procaccini, Bendetta Boscaro e Caterina Santambrogio nuotano in 3’49’’88, ex aequo della Gran Bretagna e si prendono l’argento.

Le quattro sono anche protagoniste a livello individuale: con altrettanti bronzi: Valentina Procaccini nei 200 stile in 2’03’’15, Lucrezia Domina nei 400 stile in 4’16’’58, Benedetta Boscaro nei 100 dorso con 1’02’’30, Caterina Santambrogio nei 200 dorso in 2’16’’61. In chiusura bronzo anche per Rebecca Ongaro nei 100 farfalla con 1’00’’99, che oltre quello individuale si prende anche quello della staffetta 4×100 mista, chiusa dall’Italia in 4’11’’10 alle spalle di Germania e Gran Bretagna con Boscaro, Mancini, Ongaro e Santambrogio.

L’ultimo bronzo della spedizione arriva per mano di Alberto Ferrazza, bravo con il personale a chiudere terzo nei 400 stile in 3’58’’35.

Nuovi Record!

Oltre a quelli azzurri, questa edizione ci ha regalato altri spunti interessanti, in particolar modo quando si è trattato di vedere cadere record della manifestazione.

In un albo dei primati che vede impressi nomi importanti come quelli di Nicolò Martinenghi, Andrej Minakov e Ilya Borodin al maschile o Rūta Meilutytė e Evgenia Chikunova al femminile, ecco arrivare due squilli made in Turchia: Kuzey Tunçelli nuota i 1500 stile in 14’54’’16 prendendosi il nuovo primato che apparteneva a Franko Grgic in 15’04’’75 dal 2019 mentre Emir Batur Albayrak lima quello dei 400 stile chiudendo 3’51’’29 poco meglio del 3’51’’98 nuotato da Hugo Sagnes nel 2017.

Infine chiude il giro dei primati il rumeno Robert Andrei Badei, che lo strappa a Ilya Borodin nei 400 misti nuotando un eccellente 4’18’’80 contro il 4’20’’05 del campione europeo.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4