Assaggio di grande nuoto da Marsiglia, dove nel weekend è andata in scena la seconda tappa del Golden Tour-Camille Muffat.

A pochi giorni dall’inizio dei Trials olimpici in buona parte del mondo, la tre giorni francese mette in mostra tanta carne al fuoco, con big da tutta Europa già su livelli di prim’ordine.

Anche i padroni di casa rispondono presente, trovando oltre alle velocissime ragazze, conferme anche dai giovanotti d’Oltralpe.

Difficile dunque trovare un protagonista assoluto, nel dubbio andiamo sul sicuro e giochiamo in casa Italia.

Federica Pellegrini si rivede in vasca lunga, e sicuramente meglio di quando ci aveva lasciati (Campionati Italiani Invernali). La Divina si scalda nei 100 stile, chiusi al quarto posto in 53’’84 alle spalle di tre specialista della velocità come Wattel (53’’32 e quarta prestazione mondiale stagionale), Heemskerk 53’’41 e Bonnet 53’’70.

Il giorno dopo eccola in vasca nei 200, dove scala posizioni e battaglia pari pari proprio con la Bonnet: la francese vince in 1’56’’77 mancando il pass olimpico per pochi centesimi, mentre la Pellegrini chiude in 1’57’’64 dimostrando in vista Assoluti un promettente stato di forma.

Le altre francesi confermano il loro buon momento: Marie Wattel vince i 100 farfalla in 58’’04 mentre Melanie Henique si impone nei 50 in 25’’47.

Successi di marca europea nelle altre prove: Pernille Blume vince i 50 stile in 24’’28 davanti alla Heemskerk con 24’’72 mentre la sua connazionale Kira Toussaint fa triplete nel dorso vincendo i 50 in 27’’87, i 100 in 59’’84 (con 59’’47 in batteria) e i 200 in 2’12’’86.

Doppietta russa invece nel mezzofondo: 400 e 800 vanno ad Anna Egorova rispettivamente in 4’07’’46 e 8’27’’51 in entrambi i casi tallonata da Anastassia Kirpichnikova (4’08’’84 e 8’27’’79).

Fatti di nuoto Weekly: improvvisamente, la vasca corta è diventata cool

Sono bastate un paio di semplici mosse, neanche troppo segrete, per rivitalizzare i Mondiali in vasca da 25, una delle manifestazioni più bistrattate del mondo del nuoto, e riportarli alla luce dei riflettori internazionali. Quali? E sopratutto, basteranno per creare...

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Capitolo uomini: cadono tre primati nazionali!

Yohann Ndoye Brouard riesce nell’impresa di cancellare Benjamin Stasilius dalla storia nei 200 dorso, chiudendo in 1’56’’10 e cancellando l’1’56’’39 del ex stella francese. Il giovane classe 2000 si scatena anche nei 100, dove vince in 52’’97 che gli vale il quarto crono mondiale stagionale e il pass olimpico. Qualifica strappata anche da Mewen Tomac grazie al tempo di 53’’19.

Il secondo primato arriva da Noè Ponti, che ritocca il suo record svizzero dei 50 farfalla nuotando in 23’’39 (prima 23’’48 del 2019) e poi chiude i 100 in 51’’89 dopo aver nuotato in batteria 51’’76 davanti a Metella fermo sul 52’’02.

Altro protagonista è Leon Marchand: lo vediamo prima in acqua nei 200 misti chiusi in 1’58’’97 alle spalle di Jérémy Desplanches che tocca in 1’57’’50 (4° mondiale stagionale), poi trionfare nei 400 misti dove ritocca il suo record nazionale con 4’14’’97 (precedente 4’16’’37 del 2019), per poi chiudere i 200 farfalla in 1’56’’33.

Conferma il suo livello pazzesco Arno Kamminga: l’olandese nuota 2’08’’08 i 200 rana, oltre a conquistare i 100 in 59’’20 dopo il 59’’09 del mattino. La rana parla veloce anche con Szabo Szilagy che nei 50 beffa proprio Kamminga vincendo in 27’’37.

Danas Rapsys conquista i 200 stile in 1’46’’98 deludendo poi nei 400, mentre Damien Joly arriva a un soffio dal pass olimpico dei 1500, chiudendo a 14’55’’94 che gli vale anche il secondo crono mondiale stagionale.

La gara regina chiude la manifestazione: nei 100 stile uomini vince Clement Mignon in 48’’78, ma è nei 50 che arriva il tempo da segnalare. Merito di Florent Manaudou che sale in vetta al ranking mondiale con 21’’72 che gli vale anche il pass olimpico.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4