Con il bronzo d Luca Sacchi al secondo giorno, la spedizione italiana ha già centrato l’obiettivo minimo per i Giochi di Barcellona 1992, andare a podio.

Può sembrare strano, per una Nazionale in netta crescita come quella azzurra, doversi accontentare di una piccola apparizione a medaglia, ma non dobbiamo dimenticare che, storicamente, già l’approdo alla finale olimpica veniva accolto come un grande evento ed ogni medaglia come un’impresa.

Il 28 luglio 1992, alle Piscines Bernat Picornell, entra in acqua Stefano Battistelli, che è l’unico in tutta la Nazionale a poter dire di aver già compiuto l’impresa del podio a cinque cerchi, grazie allo storico bronzo nei 400 misti del 1988. Dopo Seul, Bibi aveva vinto l’oro europeo a Bonn 1989 – nei 200 dorso e nella 4×200 stile – ma da lì in poi la sua carriera aveva subito una brusca frenata.

Alla vigilia delle Olimpiadi, la stampa parla addirittura di “Caso Battistelli”: non vince un titolo assoluto da due anni, salta la World Cup per malattia e la preoccupazione per la sua condizione fisica si aggiunge al panico già esistente per quella di Giorgio Lamberti. Le sensazioni pre olimpiche non sono affatto buone.

Ma, come spesso gli accade, Battistelli riesce a trasformarsi al momento giusto.

Nella batteria mattutina stampa il terzo tempo generale, aggiudicandosi la centrale corsia 3 per la finalissima del pomeriggio e cancellando i dubbi sul suo stato di forma grazie ad un ottimo 1’59”56.

Quella dei 200 dorso, si preannuncia una finale tiratissima: i primi sette in batteria sono racchiusi in 7 decimi, con un favorito d’obbligo, Martin Lopez Zubero – spagnolo residente negli USA, che è anche recordman del mondo – ed almeno altri tre che ambiscono al podio, Salnikov, Schwenk e Itoi.

Battistelli è un outsider: è un atleta esperto, avvezzo ai podi mondiali ma dalla condizione incerta. Se qualcuno ripone in lui speranze di medaglia, queste sembrano svanire subito dopo la partenza.

Singapore 2025 | L’Italia del Nuoto per i Mondiali

A una settimana dal Settecolli, e a tre di distanza dall’inizio dei Mondiali, il DT Cesare Butini ha finalmente reso note le convocazioni per Singapore 2025. Si tratta della prima nazionale post- Olimpica, formata "nel segno della continuità e degli innesti". La più...

Fatti di nuoto Weekly: le 10 Nazionali più attese di Singapore

Ci sarà una giorno che ci limiteremo a una lista di convocati con i nomi più altisonanti per attrarre click a iosa, ma non è oggi quel giorno! (cit.) In attesa delle previsioni di Fatti di nuoto, che arriveranno prossimamente (e saranno ancora più estreme), iniziamo a...

Sette Colli vibes

“Lo Stadio del Nuoto di Roma è la piscina più bella del mondo” Non è per niente strano sentire questa frase, anzi è letteralmente la frase più pronunciata da chi, anno dopo anno, passa dal Foro Italico per assistere al Trofeo Sette Colli. I motivi sono molteplici, e...

Europei Under 23, Popovici e Schwarz in evidenza a Šamorín

Mentre a Roma andava in scena il Sette Colli, Šamorín, in Slovacchia, ospitava i Campionati Europei Under 23. Tre giorni di gare che ha visto scendere in acqua tanti giovani talenti ma anche diverse stelle già affermate, su tutte l’ex primatista mondiale David...

Sette Colli 2025 | Paltrinieri chiude con i suoi 1500, Curtis e D’Ambrosio in grande spolvero

Terza e ultima giornata di finali al 61° Sette Colli di Roma: vediamo come sono andate nel nostro consueto recap!50 stile libero femmineÈ stato il Settecolli anche di Sara Curtis, che continua la sua cavalcata verso l’elite mondiale con prove sempre convincenti. Oggi...

Sette Colli 2025 | Burdisso, Curtis e Viberti illuminano la seconda giornata

Seconda giornata di gare al 61° Sette Colli di Roma: vediamo come sono andate le gare nel nostro consueto recap.100 farfalla femmineVince la tedesca Angelina Koehler, ma per l’Italia buone notizie soprattutto in chiave staffetta: Costanza Cocconcelli nuota 57.72,...

Battistelli non ha nell’avvio la sua arma migliore, ma quello di Barcellona 1992 è davvero pessimo. Anche ad uno sguardo poco attento, si nota immediatamente la distanza tra l’azzurro ed il resto del gruppo, con Zubero che inizia la sua cavalcata vincente e Salnikov che lo insegue dandogli fino all’ultimo del filo da torcere. Ai 150 metri, Battistelli è al settimo posto, staccatissimo e completamente fuori dai giochi per la medaglia.

Le sue grandi seconde parti di gara sono proverbiali almeno quanto la sua grinta agonistica, ma quest’ultima vasca, nuotata con forza, determinazione ed anche un po’ di follia, lo consegna alla storia del nuoto italiano. Gli avversari cadono uno dopo l’altro, prima il tedesco Weber, poi Tripp Schwenk ed infine, al tocco finale, anche il giapponese Hajime Itoi.

Tutti, compreso Sandro Fioravanti alla telecronaca, sono increduli, e per essere sicuri di quanto è appena successo bisogna guardare ripetutamente il tabellone finale, che recita 1’59”40, terzo posto.

È il secondo podio per l’Italia a Barcellona, il secondo bronzo nella carriera di Battistelli, la medaglia più incredibile che il nuoto italiano ricordi ed anche una delle più belle in assoluto.

Battistelli, al rientro dalle Olimpiadi, nuoterà 1’58”37 agli Assoluti di Pesaro, tempo che rimarrà la prima prestazione dell’anno 1992 e con il quale avrebbe vinto l’oro ai Giochi.