di Alessandro Foglio

Si  comincia! In Spagna, si è concluso ieri il “XVII Campionato di Spagna Open Assoluto di Primavera” a Sabadell (vasca da 50 metri) valido per la qualificazione ai Giochi di Rio. I criteri per ottenere il pass per le Olimpiadi sono simili a quelli italiani, con i primi due classificati delle finali che volano a Rio, sempre ammesso che abbiano ottenuto un tempo pari o inferiore a quello imposto dalla Federazione Spagnola. (QUI i tempi limite). A differenza di quanto succede in Italia, in Spagna era possibile nel caso nessuno dei primi due classificati avesse ottenuto il tempo per i Giochi, far valere il crono nuotato in batteria,  con il limite leggermente più alto rispetto a quello della finale. Come vedremo saranno diverse le volte in cui qualche atleta, trovato il pass nelle eliminatorie mattutine, andrà più piano al pomeriggio, a volte nemmeno vincendo.

Scopriamo allora come si muove la nazionale spagnola, che punta tutto sulla sua grande campionessa, la rientrante Mireia Belmonte Garcia, ma anche sul bronzo mondiale dei 200 rana Jessica Vall Montero e su qualche giovane di ottima prospettiva!!!

Il due volte argento a Londra 2012, nei 200 farfalla e negli 800 stile Mireia Belmonte Garcia arriva a Sabadell in ottima forma, dopo essersi tolta la ruggine del lungo periodo di stop forzato per infortunio. Pioggia di pass olimpici per la bella catalana, che parte forte nella prima giornata di gara nuotando il miglior crono mondiale annuale dei 200 farfalla, in 2’06”34, qualificandosi per Rio senza problemi. (QUI il video dalla pagina Facebook “Lacorchera”).

Passano pochi minuti e la Belmonte rientra in acqua, negli 800 stile, dove chiude in 8’27”94, quarto tempo mondiale annuale e pass garantito anche in questa prova. La ritroviamo in acqua il giorno dopo, nei 400 misti, vinti in 4’33”42 a due secondi circa dal suo personale e più lenta in questo 2016 solo della primatista Katinka Hosszu. La qualificazione a Rio non è in discussione e anzi, in Brasile ci vola anche la sua connazionale Maria Vilas Vidal, seconda in 4’38”81.

Tre gare a Rio non le bastano così nella terza giornata arriva anche il quarto pass, nei 200 misti, vinti in 2’11”88, ottavo crono mondiale annuale, prova con cui chiude il suo programma gare. Ricapitolando, vedremo Mireia Belmonte Garcia in acqua a Rio nei 200 farfalla, dove, aspettando i Trials di tutto il mondo, sembra aver ottime possibilità di medaglia, 200 misti, 400 misti (se la giocherà anche qui) e 800 stile, dove si parte in salita, con solo due gradini del podio disponibili, dato che il primo sembra scontato per la “cannibale” Ledecky.

Ma il nuoto spagnolo non è solo Belmonte! Nella prima giornata Fatima Gallardo Carapeto, classe 1997 scrive il nuovo record spagnolo dei 50 stile, nuotando in 25”43, lontana ancora dalla “minima olimpica”, vincendo però anche i 100 in 55”21.

Chi si qualifica per Rio è la ranista Jessica Vall Montero, protagonista a Kazan del clamoroso triplo terzo posto nei 200 rana (con lei sul terzo gradino del podio anche Rikke Pedersen e Shu Jinglin) che prima trova il tempo limite nei 100, nuotati in 1’07”64 in finale ma con già il pass in tasca dalle batterie, dominate in 1’07”40 e poi quello nei 200, dove si comporta in maniera simile, nuotando al mattino 2’24”45 per poi vincere senza troppe fatiche la finale in 2’25”53.

Rimanendo in campo femminile troviamo le due dorsiste Africa Zamorano Sanz e la primatista spagnola dei 200 Duane Da Rocha Marchè volare a Rio anche se in maniera differente. La prima ci riesce grazie al 2’09”96 con cui vince la finale, mentre la Da Rocha, seconda in finale con 2’10”64, era già sicura del posto grazie al 2’09”82 nuotato in batteria al mattino. Per lei, tempo avvicinato anche nei 100 dove tocca in 1’00”33 a soli 4 centesimi dal record spagnolo di 1’00”29 che appartiene a Nina Zhivanevskaya dal 2008.

L’ultima donna a volare a Rio (per il momento, perché anche gli Europei di Londra saranno validi come qualificazione) è Melanie Costa Schmid che si impone nei 400 stile con il decimo crono mondiale annuale di 4’07”76, (QUI il video della gara) riscattando l’1’58”78 di due giorni prima nei 200 stile, con il quale si era laureata campionessa spagnola ma non aveva staccato il biglietto per i Giochi.

Se dalle donne ci si aspettava molto, sono forse gli uomini a stupire di più: sfiora il tempo limite per 2 centesimi il delfinista, passato anche per gli Assoluti Italiani Invernali di dicembre, Carlos Peralta Gallego che vince i 200 farfalla in 1’56”78.

Chi invece vola direttamente a Rio è Hugo Gonzalez de Oliveira, classe 1999, vincendo la finale dei 200 dorso in 1’57”65 dopo aver fatto ancora meglio in batteria con 1’57″00 (sesto crono mondiale annuale). Il giovane dorsista non riesce poi a ripetersi nei 100, vinti comunque in 54”70.

Altro giovanissimo che sarà presente a Rio è Cesar Castro Valle, anche lui classe 1999 che conquista i 1500 siglando il nuovo record della sua categoria in 15’08”01, decimo crono mondiale e pass per i Giochi conquistato, mentre assapora il sogno anche Marc Sanchez Torres, secondo in 15’09”51 a soli undici centesimi dal tempo limite. Castro si ripete poi nei 200 stile, vinti in 1’49”31 di un solo centesimo più veloce di Albert Puigh, entrambi lontani dal crono necessario per andare alle Olimpiadi.

Chi ci sarà, grazie a una straordinaria prova in batteria è Miguel Duran Navia, che  migliora il suo record spagnolo dei 400 stile di 3’49”76 portandolo a 3’48”96, pass per Rio e decimo crono mondiale annuale, mentre in finale vince con 3’50”82.

Anche i misti regalano due pass agli atleti spagnoli: nei 200 vittoria e qualificazione vanno a Eduardo Solaeche Gomez che vince in 1’59”30 dopo aver chiuso le eliminatorie con il nuovo record spagnolo e tempo limite olimpico di 1’58”80 (sesto crono mondiale del 2016), migliorando il suo primato nazionale di 1’58”99.

Altro protagonista invece nei 400, dove troviamo Juan Lluis Pons Ramon vincere in 4’15”49, strappando il primato spagnolo a Marc Sanchez Torrens che lo deteneva dal 2014 con 4’15”64, oltre che conquistare il pass per i Giochi (QUI il video).

Infine segnaliamo ir isultati di chi a Sabadell non cercava alcun tempo limite, come Konrad Czerniak che però trova risposte confortanti al suo stato di forma: il talento polacco vince nella prima giornata i 50 stile strappando il record dei campionati a Marco Orsi, nuotato l’anno scorso in 21”96, grazie al 21”95 con il quale si prende il quinto posto mondiale annuale. Czerniak fa ancora meglio il giorno dopo nei 100 farfalla, dove trova il tempo più veloce al mondo in questo 2016 di 51”31, non lontano dal suo record polacco di 51”15. (QUI il video). Il gigante polacco nella terza giornata cancella un altro primato dei campionati targato Italia, quel 48”62 nei 100 stile di Filippo Magnini del 2008, toccando in 48”56 per il settimo mondiale annuale, mentre chiude le sue fatiche con la vittoria in 23”37 nei 50 farfalla.

Parte della squadra spagnola è dunque fatta, con qualche nome che probabilmente arricchirà ancora la rosa degli iberici, che si confermano comunque una nazionale in crescita. L’unico oro olimpico della storia spagnola è quello nei 200 dorso maschili di Martin Lopez-Zubero a Barcellona 1992 e difficilmente ne vedremo un altro a Rio, con le sole possibilità riposte nella Belmonte Garcia. Ma se la squadra femminile, come già detto non è una novità, con almeno tre atlete di esperienza internazionale, impressionano gli uomini, con tanti giovani molto veloci, che magari in Brasile non risulteranno tra i migliori ma di sicuro potranno far parlare di loro in un futuro non troppo lontano.

RISULTATI completi

(foto copertina: sportv.globo.com )