Lo sciamano arriva e scruta il cielo di Rio, verso il Pao de Azucar e il Cristo Re. Quello che vede è l’inizio di Londra 2016, ma lo sciamano ricorda l’inizio di Londra invece è quello del 2012! Per fortuna che c’è il gemello diverso. Lo sciamano vede male anche il cambio Ferraioli-Di Pietro, fatto in 0.06. Forse lo sciamano deve scaricare Pokémon Go, oramai disponibile ovunque, anche nei supermercati, dove può trovare anche Vinicius, il Pokémon mascotte.
Vinicius la mascotte di Rio, il pokémon con il potere di tradurre dal portoghese
Intanto Peaty il maghetto-froggy di Hogwarts tradisce lo sciamano, e impara quasi la partenza: le alzatacce mattutine avranno avuto il loro effetto, forse lo Snorky che lo tratteneva sott’acqua (ebbene sì non era un goblin) è stato debellato.
Per i nostri mististi dopo il Piano A , B e C e il piano D (disperazione) suggeriamo il piano S: silenzio stampa. Un totale di almeno 25 secondi di peggioramento in quattro, nessun atleta italiano in finale nei 400 misti dal 1984 epoca di Long John (non Silver, ma Franceschi), anche gli Snorky hanno provato ad aiutarli ma diciamo che meglio non dire altro.

Debellato il nemico che bloccava Peaty in partenza

E il tetto è fatto!
Per fortuna che c’è Gabriele Detti, che dovendo mettere su casa si mette in scia del suo amico Clark Kent Horton e stare in scia di Superman si sa rende. Infatti bronzo e i mattoncini della casa sono pronti. Mack Horton prova ad avvolgere King Kong Sun nel fazzoletto australiano che gli lanciano dagli spalti… ma o la bandiera è troppo piccola o Sun troppo grosso. Poi non sta mai fermo va in giro e lancia souvenir alle sue fans. Fans che non possono in alcun modo competere con le supporter ungheresi, come sempre mie favorite.
Chi ha tanto da dire è Kosuke Hagino… il samurai giapponese danza sull’acqua e la sua katana fende la vasca carioca. Non c’è infortunio stavolta, e neanche il compagno di merende di Phelps può passarlo. Respinto con un fendente.
Frustata dal suo shogun samurai Tosup, IronKati spazza dubbi, incertezze e errori del passato. Cinque secondi alla seconda, DiRadata la concorrenza (e chi vuol capire ha capito). Esulta lo shogun col suo codino da samurai, per stavolta lasciamo fare ma da domani chiamiamo i dottori del Besta di Milano… intanto la Hosszú se Gabri mette su casa può comprare la villa di S. Martino ad Arcore e liberarmi del vicino. Così la invito a mangiare la pizza…anche il marito, va!
La Sjöström gioca facile: in batteria schiera la Siöberg, la sua gemella scarsa, poi in semi si mette in gioco e avvicina il suo record mondiale. Lo sciamano la vede male in partenza, il duo Mecasacchi la vedono bene all’arrivo: lo Snorky sott’acqua non rilascia commenti.
E’ il turno delle ragazze terribili: Perticona Penny, cugina di Piperita Patty, conquista la finale a delfino insieme a Rikako Ikee, cugina di Creamy Mamy, che hanno visto su uno dei carretti di gelati della cerimonia inaugurale.

GELATI!!!
P. P. Oleksiak insieme alla Ruck, ruvidona canadese, spaccano la vasca come la legna degli ontani canadesi e portano irriverenti il Canada al bronzo della veloce…la Ikee col Giappone è ottava, la Steenbergen con l’Olanda quarta… la carica delle 2000, sedici anni vi dice niente? E intanto le sorelle al pistacchio australiano Bronte e Cate sparecchiano la vasca. Ci vediamo al secondo giorno.
(foto copertina: skysport.com)